1 giugno 2008

let it flows (autoanalisi biblica)

adesso che ci penso in casa mia c'erano un sacco di cose, cacciaviti, martelli, spine e cavi, un saldatore, la spianatora per la polenta, la lucidatrice, un trapano a manovella, la macchinetta per fare la pasta, una macchina per cucire singer appartenuta a mia nonna, compreso un infernale marchingegno per applicare i tappi alle bottiglie di birra da 3/4 riutilizzate per i pomodori. c'era di tutto fuorchè un libro.
o meglio, per me che da bambino divoravo qualsiasi cosa, da leggere ce n'era: l'enciclopedia per ragazzi "conoscere" che qualcuno aveva consigliato ai miei, l'enciclopedia per bambini "i quindici" molto in voga negli anni '60, ornai consunta da milioni di riletture, e l'"enciclopedia della donna" inizialmente ad esclusivo appannaggio di mia madre e che a seguito di ardite manovre diversive riuscii col tempo a fare mia (l'enciclopedia, obviously); anche se a tutt'oggi mi sfugge il senso della gran parte delle cose ivi descritte, dalle ricette delle pastasciutte dove la dannatissima panna la faceva da padrona, ad alcuni passaggi vagamente erotici concernenti tecniche di conquista/mantenimento dell'uomo da parte di donne da poco emancipatesi ma abbigliate, truccate ed acconciate in maniera improbabile e che già all'epoca, otto/novenne forse, mi parevano contro ogni umana tentazione.
credendolo funzionale alla mia idiosincrasia nei confronti della piscina, mio padre rimediò una sorta di manualetto in stile proto-for dummies dal titolo "saper nuotare", il cui incipit, "nuotare è facile come camminare", a mio avviso è una stronzata seconda solo alla frase "bisogna imparare a convivere con la mafia", e precede l'altrettanto cialtrona "256 kilobite di memoria saranno sufficenti per molto molto tempo" pronunciata da bill gates dopo il rilascio del DOS 6.0.
grazie a complesse manovre di aggiramento giunsi infine a mettere mano sull'ambitissima, spolveratissima (almeno una volta la settimana), altissima sull'ultimo ripiano della libreria del salotto, "enciclopedia medica": colma d'immagini truculente di corpi sezionati, arti smembrati, crani aperti corredate da altrettanto inquietanti didascalie descrittive patologie mortali o tristemente invalidanti, finchè uno zio, resosi conto del pericolo che correva la mia salute psichica mi regalò in serie "viaggio al centro della terra", "20.000 leghe sotto i mari", "il giro del mondo in 80 giorni" e l'intiera epopea della tigre di mompracem.
complice la contemporanea iscrizione al minibasket finalmente la mia vita onirica conobbe momenti decenti.
i libri di scuola mi piacevano, specie le antologie, anche se un po' meno che leggere tex, giocare a pallacanestro o lumare le pupe.
poi le cugine grandi e gli amici, anche loro più grandi di me, cominciarono a prestarmi i dischi, "linus" e riviste alternativissime tipo "muzak" o "re nudo".
il primo libro che ricordo di aver voluto, scelto ed acquistato in totale autonomia fu "porci con le ali" a 14 anni.

adesso alcune cose mi sono più chiare..

secret owl sociey : : walking life

qui tutto l'EP

7 commenti:

  1. divertente questo amarcord enciclopedico.. :) da bambina ricordo che mi piaceva leggere una specie di enciclopedia per ragazzi; lo facevo la mattina appena sveglia, era un modo per prendere confidenza con la giornata, moto mentale e non fisico. ancora oggi appena sveglia ho l'istinto di leggere, più che di alzarmi dal letto.. primo libro comprato volontariamente "bagna i fiori e aspettami" di Lidia Ravera.

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  2. porci con le ali lo trovai un giorno a casa. lo lessi la prima volta un po' di nascosto un po' no. mi colpì la storia del gianduiotto gigante... sarà stata la mia torinesità!

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  3. si conoscere, si i quindici, si l'enciclopedia medica, si la singer, no la pastamatic, si il passapelati. primo libro se non ricordo male fu un harmony pecoreccio, il diario di anna frank come secondo. ma non so dire quale mi sia piaciuto di più. forse il primo fantozzi.

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  4. azz cecia..me l'ero dimenticato, paolo villaggio l'opera omnia e il manuale delle giovani marmotte

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  5. "sapere oggi" 12 volumi racchiusi nella vetrinetta del salotto...

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  6. deve essere bello portare a spasso le idee come fai te... a presto

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  7. quando non alzano la zampa sulla serranda del norcino..

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