28 ottobre 2006

thru

quel che conta è il viaggio interiore
ed è così che andiamo scansando buche
alla luce di una luna eventuale.
a discrezione delle nuvole.
o del vento che le muove.


on air/the black keys::grown so ugly

26 ottobre 2006

l'evoluzione naturale dei pesci

impara a credere
impara a scordare
impara a guardare
la luce
impara a nuotare

queste poche righe campeggiano al centro della prima pagina della mia tesi di osteopatia sui liquidi, il materialismo, la teleologia, riassumendone il contenuto e tracciando le linee successive del mio percorso.
nel bene così come nel male.
e non scrivo di lui perchè è un mio amico o perchè ha sposato un'amica mia che è tra le donne più belle e divertenti dell'universo.
nè perchè ho la fissa della musica "altra",
è proprio perchè lui scrive canzoni come nessuno.
ed è dal primo giorno di questo blog che il suo sito è tra i links qui accanto
ed ora ha anche uno spazio su myspace.
gli auguro tutto il bene possibile..



nell'aria a commuovermi ancora/filippo gatti::l'evoluzione naturale dei pesci

supersonic

c'era un tempo in cui, dopo aver messo su il vinile, non avevo la presunzione di poter dire se un disco mi piacesse o meno se non dopo averlo ascoltato per l'intero pomeriggio. mentre studiavo lasciavo che i suoni mi attraversassero lasciandomi dentro frazioni, atomi del disegno globale, del loro senso compiuto, finchè pian piano qualcosa dentro mi diceva che quel disco era bello davvero.
i milanesi ellissi nel cerchio mi hanno riportato con la memoria a quei giorni insieme all'esigenza di riprendere tempo e fiato.
non aspettarsi nulla dal primo ascolto è l'unico approccio possibile, solo lasciar fare.
alle esplosioni sonore, ai controtempi, ad una voce immatura, forse, ma dalle grandi potenzialità. 
solo dare il tempo di emergere a piccole scintille nascoste nei testi

schiva tutti i colpi inferti dal destino
vedi di trovarti un angolo
magari in uno sgabuzzino
non avvicinarti mai ad un'eiaculazione
costa fatica
movimento
forse un'umiliazione
onestamente credo che l'attrito dia soddisfazione
meglio magari raschiare
rischiare
un'abrasione

dentro lunghi brani progressive.
forse sbaglio o esagero, ma questo disco è un piccolo gioiello.

on air/ellissi nel cerchio::interferenze

23 ottobre 2006

stop the pigeon

segnato nel volto da profonde occhiaie, si affacciò alla finestra immergendosi nella quiete serale di bar, agenzia scommesse e mercato rionale, tutti rigorosamente chiusi.
la signora del piano di sopra, terminata la cena, al solito sgrullò la tovaglia fuori dalla finestra.
si ritrovò il capo ricoperto di molliche ed un piccione si avvicinò cautamente.
l'immondo volatile avrebbe anche potuto pasteggiare tra i suoi capelli, quella sera.

il blog compie due anni, trascorsi tra facezie e cose serie, celie e psicodrammi, in compagnia di pesci rossi, cani e gatti, casalinghe col sinale e mariti che si grattano il culo, lestofanti, piccoli spacciatori e rapinatori sfigati, vigilesse laziali, piccoli tifosi della roma ed un giovane perditempo con le cuffiette nelle orecchie ma un cervello ben funzionante tra quest'ultime.
e poi la musica, tanta e si spera gradita, un blog che ancora non ha deciso cosa vuol fare da grande anche perchè forse non lo diventerà mai, perfettamente in linea col suo curatore..

questo pensò

poi fece un cartuccetto con un foglio del venerdì di repubblica, la pagina della posta del cuore della aspesi, prese la cerbottana e ritrovato il sorriso mirò al piccione..

alzate il volumeeeee/the ettes::no more surprises

20 ottobre 2006

la prima regola è..

..se ti senti stronzo, lo sei.

l'inizio del ritornello attira la mia attenzione mentre sofia trova la scusa per rallentare i preparativi prima di andare a scuola

"non le voglio sentire le parolacce, eppoi quella cosa lì la dice sempre lorenzo che non lo sopporto proprio" dice stringendo le manine sulle orecchie

"aspetta.."
le dico inutilmente
"sentiamo le altre"


seconda regola evita il mistico,
ci sarà un momento per rincorrere le religioni e lo supererai,
la terza regola è tu  puoi dire quello che vuoi,
la quarta regola parla poco in pubblico,
ci sarà un momento per confonderti agli idioti
e lo rimpiangerai

sono in quattro, intelligenti, ironici e romani, i carpacho suonano un pop semplice e divertente,a tratti stralunato, forse.
musica ggiovane per i ggiovani..direi.

scrivono di loro stessi:
la batteria non tiene il tempo, il cantante è sempre malato, ma le ragazzine si innamorano come nespole e gli altri due non ne approfittano.

non hanno ancora il potere taumaturgico di guarire mia figlia dall'asilosi..


on air/carpacho::regole per un cervello (il link porta al loro myspace)
altre notizie su sporco impossibile

18 ottobre 2006

morning lights

con estrema accuratezza sofia tiene il polsino della maglia tra le dita e il tallone della mano mentre la aiuto ad infilare il grembiulino.
non sia mai che si debba andare poi a risalire la manica fino al gomito per risistemare le cose con, inevitabilmente la mattina presto, le dita fredde.
mi riporta all'infanzia, e un po' mi emoziona, è un gesto che contiene molta poesia.
credo.


altra infanzia e poesia nell'aria/maya de luna::je suis une fèe

17 ottobre 2006

propoli e contropoli

Louis Pasteur diceva che il microbo non è niente. Il terreno è tutto.
..adesso mi spiego la sensazione di avere tanti piccoli trattori all'opera nella mia gola.

on air/EHMA::pizzicato

13 ottobre 2006

cosa trattiene le spire di kundalini?

certe idee costeggiano di notte, di nascosto, strade comunque poco battute.
per definizione, quando peschi nel torbido non sai mai cosa viene fuori.

on air/steven dunston::360 degrees

12 ottobre 2006

AmyCanBe

sporco impossibile è "una struttura permanente di management temporaneo" ossia un progetto che promuove gruppi emergenti selezionandone ogni tre mesi due dall'area romana e due dalla scena nazionale. ne amplifica la presenza ed il seguito in rete avvalendosi del blog e della collaborazione di blog amici (come questo). organizza infine una serata live in un locale romano che riunisce bands e pubblico.

 



la tromba senza vibrato all'inizio di yellow suit mi ha subito riportato alla mente l'atmosfera di shipbuilding di elvis costello feat. chet baker, e forse per aver fatto leva su questo mio imprinting decido per ripetuti ascolti. e pian piano cresce la convinzione che il loro primo EP sia un prodotto maturo e originale. il disco degli amycanbe suona delicato come i colori della copertina, educato e a modo come il font utilizzato sulla stessa ma con una personalità ben strutturata e la capacità di portare chi ascolta in territori non facili da evocare.
da sentire.

on air (in loop)/amycanbe::my ring

11 ottobre 2006

due cose

blogsoup

c'è chi scrive di america meritando attenta lettura, chi invece rovista tra le bozze  e tira fuori style forse un po' sgualcito, ma che a me piace ancora di più.
chi vuole chiudere, o mi auguro solo rimescolare un po' le carte e chi scatta foto sempre più belle.
io pare che comincerò a scrivere di musica insieme a lui lei e questo strano pesonaggio, o, tuttalpiù, coltivare cipolle rosse di tropea non si sa bene dove.

stillradio

ho raggruppato in una playlist le canzoni più carine che mi ero segnato sul biglietto del tram, sull'agenda, il notes del cellulare e su un kleenex usato. tutta musica da jamendo, creative commons.
poi se non vi piace vi mando un barattolo di marmellata di cipolle rosse che insieme al pecorino di fossa e un dito di passito di pantelleria vi aggiusta la giornata..

10 ottobre 2006

fulcrum

sospeso tra terra e cielo
e se il cuore è un ponte
meglio non portare macigni

on air/manuok::untitled n°1 (vaka) sigur ròs cover

6 ottobre 2006

mmh..

certi uomini fanno la storia
poi la storia si fa tutti gli altri

on air/vavrek::peace on earth

the wire cd: rip. sample. mash. share.

5 ottobre 2006

Aj'& oio

volevo scrivere un post sul web 2.0, il social bookmarking, myspace, jamendo, il diritto d'autore e tutte queste cose qui, ma le ricerche, le letture ed una certa mia naturale predisposizione mi hanno messo fame.
quindi scriverò per la prima, e forse unica volta, di cucina.
per motivi tassonomici, folkonomici e di semplicità di preparazione scodellerò (daje..) tutte le mie competenze nella preparazione degli ormai noti in tutto il mondo "du' spaghi".
occorrente:
una pila d'acqua
sale q.b.
spaghettini o vermicellini più indicati con sughi minimali a base d'olio
olio (quello buono, contadino e franto a freddo)
peperoncino seccato intero
aglio


preparazione:
prima di mettere la pila sul fuoco, pranate l'acqua.
ehm..sì come dimostrato dagli studi e dalle foto di masaru emoto, vengono meglio.
ringraziatela, anche solo con l'intenzione, e ditele che l'amate, poi, sembra brutto ma non lo è, mettete la pila sul fuoco.
una presa e mezza di sale marino grosso e coprite la pila, che bolle prima.
l'olio invece in una terrina insieme all'aglio che non avrete spellato, ossia l'aglio va messo sul ripiano del lavandino, uno o due spicchi, e percosso con un pugno secco con tutta la buccia, che così mantiene meglio l'aroma.
anche l'aglio, in quanto composto d'acqua andrebbe ringraziato..se avete difficoltà in questo pensate ai vampiri, poi dategli una crocca e mettetelo nell'olio, che nel frattempo avrà cominciato a sfrigolare.
ora, i maschietti stiano bene attenti a mettere i guanti o usare un canavaccio (o cencio come direbbe scantini) per sgretolare il peperoncino nell'olio con l'aglio, oppure facciano la pipì prima di tale operazione e se per caso non avessero soddisfatto alcuna di queste regole comportamentali, si ricordino almeno di farla da seduti. per il proprio bene.
lasciate andare a fuoco allegro l'olio fin quando l'aglio non comincia ad imbiondire. (no, non come il colore del tevere, vuol dire che l'aglio è andato a male..ricominciate daccapo)
quando l'acqua bolle buttate la pasta, la scolate al dente e la condite in una scifa (quella di plastica no..vi prego).

questa è la base dalla quale potrete sbizzarrirvi anche in audaci, scoppiettanti e fantasiose varianti:
io ad esempio ci grattugio sopra un po' di pecorino, ma potrete aggiungere all'acqua di cottura dei broccoli, ricchi di magnesio se siete stressati, oppure unire qualche pomodoro pachino, mezzo limone spremuto e cacio pecorino (che la vitamina C fa bene al tessuto connettivo).
fate voi, ma fatelo sempre con amore che è la cosa più importante. buon pranzo..


on air/tim fite::away from the snakes

4 ottobre 2006

ipnotico solare sofferto intenso

si parte con naferone, ti rimbomba dentro di echi soul, recitativo circolare, sale e t'assale e annoda la gola, commovente, consapevole. finisce brutale in crescendo.
shal'um è africa, caldo umido ma impossibile restare col piedino fermo.
con ak'an friso, di voce acidula che ricorda i cypress hill, continua la corsa nella foresta tropicale.
lo stop arriva con oyu'mande, ipnotiche le voci che fanno la ritmica, jazz minimo e rallentato come nel migliore trip-hop d'oltremanica, e la splendida wouan de sono ali che si aprono ad un vento lieve...il resto di questo gran disco scopritelo da soli, ma senza fretta.


CraZyH rt Jèzinho::premis n°1 su jamendo

3 ottobre 2006

iskra

nodi che al pettine scioglievano il profumo dei suoi capelli.

on air/arthur cravan::mi dispiace devo andare

(arthur cravan su jamendo)

joe strummer, louis armstrong & la tromba (*)

in un tardo pomeriggio di primavera,‭ ‬di quelle che stordiscono la città di profumi e farfalle variopinte, due uomini seduti fianco a fianco dividevano la panchina sulla riva del laghetto nel parco.
c'erano cani impermeabili al richiamo del bastone lanciato dai rispettivi padroni a causa dell'estro di cagnette vagabonde e ‬con la lingua fuori scorazzavano insieme, ansimanti, confusi, tra mamme, joggers e passeggini.
"incantevole.."
disse il più giovane, arrotolando un pezzo del biglietto dell'autobus.
"non trova?"
"vero.." rispose l'uomo di colore più anziano.
davanti a loro passò una coppia teneramente avvinghiata. l'uomo più giovane abbassò lo sguardo e accese la sigaretta. Una voluta di fumo si alzò verso il cielo cangiante all'approssimarsi del tramonto.
"è un mondo meraviglioso.."
canticchiò il più giovane, viso rilassato, voce roca ed ispirata.
"anche di più, se passasse quella canna.." sospirò il più anziano.

(*) riscrittura di un incontro impossibile

on air/gautam sen::howrah station       (su jamendo tutto l'album)