15 gennaio 2007

cicalamix

zompetta intruppa e saltella
col podcast der cicala...

playlist/
philo::eau to be scared
the dirty dozen brass band::what's going on
ladytron::soft power
de la soul::co. kane flow
istituto mexicano del sonido::chachacha
michele wylen::sweet subtlety
ghostface::my iron lung remix

12 gennaio 2007

che tu non vincerai non è così ovvio


alibi di giuliano dottori l'avevo linkata definendola "una cosa bellissima" qualche tempo fa, e non ero l'unico a pensarla così.
ma il dubbio che il resto del disco potesse non essere all'altezza del singolo è stato immediato. giuliano è un ragazzo di origine canadese come gli arcade fire, fisicamente somigliante a jeff buckley, milanese che non sopporta milano e che non riesce ad allontanersene, ha un bel blog molto ordinato dove scrive cose di musica dalle quali puoi capire con quanta passione suoni.
e il dubbio comincia a vacillare fin quando mi ritrovo il suo disco per le mani e a questo punto si dilegua definitivamente.
rancori e segreti, in apertura, è un gran pezzo. inizialmente mi ricorda certi incastri armonici degli album leaf per poi salire verso toni più pop anche se tempi dispari e un quintetto di clarinetti tengono alto il tiro. poi la ricercata psichedelia di ogni giorno, o nel cuore del vulcano nella quale emerge a mio avviso il tributo ai radiohead di amnesiac. la stessa lucida, la titletrack, giocata sull'alternanza maggiore-minore, come fece Nick Drake con river man, ricorda lo stesso giuliano.
il resto del disco bisogna ascoltarlo ripetutamente, come quei vecchi dischi di cui si parlava qualche post orsono. bisogna dargli tempo e spazio, e attenzione perchè questo è un disco fatto di sfumature e di cura dei particolari, di chiaroscuri, di dolore e speranza. ed è un bel disco..

giuliano dottori su myspace

9 gennaio 2007

the wall

"bei jeans" pensò tra sè er cicala con lo sguardo incollato alla generosa porzione di fondoschiena mista ad un appena intravisibile perizoma nero entrambi palesati dall'antica quanto di nuovo in auge moda di lacerarsi i pantaloni.
la ragazza era intenta, cosa davvero inusuale, a fotografare il muro grigio di una falegnameria ormai in stato di abbandono.
tra insulti romanisti e cancellature laziali, falcemmartelli e svastiche scrostate, faceva capolino un piccolo "betta ti amo", a riassumere quella che era diventata da qualche anno la tendenza contenutistica dei graffiti romani in quella zona della città. era ormai passato il tempo dei "co' sto caldo ce voleva un bel governo ombra" o "isolation intellectuelle" o del mai decifrato "rachel ani oevotka" che qualcuno, forse per condividere la frustrazione della curiosità mai soddisfatta, aveva copiato da un muro dell'isola tiberina.
inforcati gli occhiali da sole, abbassato il volume dell'i-pod, sistemato il berretto, er cicala indossò il miglior sorriso che aveva, con passo sicuro si avvicinò e chiese: "..betta?"

nell'i-pod der cicala mentre zompetta con passo da adescatore/
liquid spy network::down to the minimal

8 gennaio 2007

ennàmo

laCeciarelli scrive: namastè!

stillpoint scrive: riconosci il divino ch'è in me?

laCeciarelli scrive: no..daje che famo tardi.


on air/tuck and patti::love is the key

(dedicata a chi ogni tanto va un po' così)

7 gennaio 2007

la canzone di ofelia e piccoli segreti

l'antica arte di tenere un segreto non è solo saper stare in silenzio, anzi l'esatto contrario. z-painful non se ne sta lì buono a custodire le sue inquietudini come fossero gioielli o vergogne, le lascia uscire in forma di piccoli movimenti delle dita sulle corde di una chitarra che in breve si trasformano in pennellate sonore lente, sensuali, profonde.
e tutto il blues ascoltato sul vecchio mangianastri dell'auto di sera col freddo e i vetri appannati ritorna a galla, ma con una sensibilità classica che ricorda steve hackett e l'urgenza punk di suonarlo subito, adesso, quel segreto. l'antica arte consiste nel rivelarlo ma che al contempo risulti impossibile a decifrarsi fino in fondo.

z-painful su myspace



i musetta hanno preso una loro canzone, registrato la parte vocale, rilasciata in CC e data in pasto a CCmixter.
è piaciuta talmente che ne sono state rifatte ben 16 versioni diverse..

questo è il seme

e questi i frutti che mi sono piaciuti di più

stephubik::ophelia's song (botany bay remix)
difra::ophelia's song

6 gennaio 2007

pointbreak

stringe parole tra i denti
le dita intrecciate in falsa preghiera
in ginocchio
respira
in attesa paziente
che diventino grida

on air/
numero6::rinascere
non voglio che clara::cary grant
anonimo ftp::lo sguardo al cielo
ronin::I'm just like you

dei ronin se ne parlò qui tanto tempo fa, il 17 gennaio esce il disco nuovo, lemmings.. (che mi piace tanto pensare anche fossero un milione non è detto debbano per forza aver ragione loro)

3 gennaio 2007

more songs (& infant art)



infant art :: sofia

jomi scrive: "nel 1999 mi sentivo come se facessi musica senza pensare, le regole erano semplici: non guardare o sentire al passato, e non pensare al futuro. emotional punk?"

on air/

jomi massage::I see those who died

e ancora

amanda rogers::my golden thread
ojos de brujo::todo tiende

1 gennaio 2007

in the middle of the age

giovanissimo passante n°1: che palle ieri, perchè non mi siete venuti a chiamare?

g. p. n°2: eh..stavo a casa co' tutti vecchi..

g. p. n°3: pure io, c'avranno avuto tutti almeno quarant'anni

g. p. n°1: cazzo de capodanno co' i vecchi

still affacciato in finestra: scusate.. siete tutti amici e svelti?

g. p. n°3: sì.. perchè?

s.a.i.f.: per sapere quanto ci mettete ad andare da qui affanculo tuttettrè insieme!

on air/(tranquille tranquille)
matti paalanen::here comes the rain
fridge::cutup piano and xylophone
lumen::3

er cicala bonus/
CEX::earth shaking event