31 dicembre 2004

tsunamihelp

tsunamihelp


per provare a moltiplicare le voci, aiutare..in qualche modo.




accroccare un capodanno di fortuna

mi si prospettano lenticchie, piadine farcite, teroldego rotaliano e la visione di "mucche alla riscossa" in dvd...vorrei che tutti provassero la sensazione di pace interiore di cui sono pervaso in virtù di tal programma.

felice anno nuovo

27 dicembre 2004

disagi funzionali

se il mal di stomaco viene perchè non si riesce proprio a digerirle certe situazioni, la schiena allora duole se si è gli unici a sostenerlo.

25 dicembre 2004

la milic alla radio con quella voce che m'attizza..

è quasi finito, ce l'ho fatta anche stavolta, travolto da (nell'ordine):

capitone, sarda, alici marinate, insalata di mare, impepata di cozze.

broccoletti, carciofi, mele, zucchine, baccalà e fiori di zucca rigorosamente fritti.

spaghetti alle vongole.

peperoncini sott'olio farciti con tonno e capperi (piccanterrimi..l'esofagite ringrazia), olive verdi amare sott'olio e alici.

panettone, pandoro, torrone bianco, nero, morbido, duro, noci, nocchie, fichi secchi e datteri...

il pranzo di oggi ho temuto mi potesse essere fatale con la pasta al forno, così non è stato, stasera training (ossia niente cibo) per il pranzo di s.stefano dalla mamma..

mi ripeto: cannelloni al forno, giovani, che non hanno ancora imparato a nuotare nella besciamella e quindi tenderanno ad annegare..sarà bellissimo lanciargli una forchettata di salvataggio.


diNotte0.1 (unstable) è online, è natale, come dice PdC "con tutti i pro e contro", ed allora mi regalo un pro, un altro blog dove raccogliere tutto il materiale, i commenti, le collaborazioni, il lavoro magari collettivo, per una strana novella. In mail i contatti e le informazioni per chi ha voglia di scrivere insieme a me e a chissacchìaltro.


meglio il natale quando c'è prince faster a RadioRock che svaria da miles davis alle sigle dei cartoni animati. un saluto al prence repentino, qualora avesse ad avventurarsi nella blogosfera, dj storico..da sentire.


IMHO buone feste a tutti..


(on air soffuso & sornione: sigur ròs/BaBaTiKiDiDo

24 dicembre 2004

a natale la scuola materna chiude

estate 2001

vince - "..poi in fondo un figlio ti cambia la vita, ma in meglio.."

io - "..e se fosse..una figlia?"

vince - "...."

io - " ...."

vince - "un altro goccio?"

23 dicembre 2004

destabilizzante è..

..convincersi che la tecnologia non è solo matematica, bensì anche letteratura, dopo aver fatto funzionare una stampante retriva ad ogni tentativo scientifico di riconfigurazione, semplicemente minacciando, cattivo, la cartuccia b/n in separata sede.


..sofia (3 anni) che mi ha detto se potevo chiedere allo stuppetto (41) se vuole essere il suo fidanzatino..non so per chi temere maggiormente.


..scaricare la compilation di wired, politically correct, e veder abbattuto 1/4 delle foreste pluviali per la carta occorsa alla stampa di una copertina decente.


..sofia che ha ricevuto una tastiera musicale ed un flauto dolce.. per babbo natale: se ti prendo ti soffoco col sacco dei doni, incampana!

22 dicembre 2004

buon natale a tutti..

l'intensità del desiderio di mandare

affanculo il mondo intero è ormai ai livelli di guardia..ed il 22 dicembre è appena cominciato, spero che una renna intruppi nella cometa ed insieme a babbo natale cadano sul centro commerciale sotto casa, spero anche, se non in un coccolone, almeno in una temporanea perdita delle facoltà motorie degli zampognari appena entrati nel cortile a far casino...

...basta, vado dallo stuppino!

malìe (io pogo da solo)

la gola stride

suoni rimbalzano negli occhi

voli rauchi

traiettorie di brividi nello stomaco

e si tuffano nel cuore

aprono le spalle come ali

ritmo di pioggie pomeridiane

si distende sul cemento

ferro e foglie

toniche dominanti

su un mondo di spazzatura


(on air a cannone/divide & conquer::husker du)

21 dicembre 2004

e de tu' nonno

stò cor veleno addosso

er natale viene adesso

biastimo, còro, penzo

e nun me 'llumino d'immenzo

20 dicembre 2004

le mani cercano

risposte pulsanti

a domande fibrotiche di vita migliore

sangue che scorre nel lavandino

non più così giovane

non più che pioggia che scende

le magnolie dormono ancora

sognando al mio posto la risposta

accostarsi ai sentimenti intimi

profondi

è sempre così difficile

o più semplicemente indispensabile?

19 dicembre 2004

giro di voci

Qui c'è il file torrent di una compilation creata da wired, tutti brani con licenza CreativeCommons. c'è anche la copertina... non mi ricordo come ci sono arrivato, sono partito dal blog della domenica.

cinque (un antefatto)

Il sole cresceva e scendendo lungo il sentiero che lo avrebbe portato alla piccola piazza antistante il monastero, il frate aveva già incontrato cadaveri e rovine ancora fumanti, ma lo spettacolo triste di centinaia di morti tra i resti carbonizzati di mobili, portoni, vetri rotti e carri rovesciati lo lasciò di sasso. Un senso d'impotenza, insieme alla luce che saliva, lo invase fin nel profondo, non riusciva più a muovere un passo nè in avanti nè in altra direzione, non riusciva nemmeno a piangere, non un suono usciva dalla gola ormai serrata, cadde in ginocchio quando si rese conto che non respirava quasi più. Cadde in ginocchio accanto ad una donna anziana, di quelle che vedeva in preghiera ogni giorno all'ora dei vespri raccolta insieme ad altre uguali a lei, davanti all'altare della piccola cappella appena fuori l'abitato. Toccò quel corpo grigio e freddo, sentì la sua rigidità e l'assenza di vita, si persuase che non sentiva più nulla, niente di quell'orrore che lui stava invece vivendo ed allora riprese a catturare aria, a trattenerla assaporandola. Non appena la respirazione si fece maggiormente profonda il suo grido di dolore risuonò tra le modeste case, rimbalzò sulle spesse mura del monastero, scese sull'acciottolato della piazza e si sciolse sfumando in un' eco tra gli alberi e il batter d'ali di corvi irretiti.

Scelse velocemente di non occuparsi dei morti e delle cose che non erano più, pensò di recuperare in fretta quanto possibile di ciò che rimaneva nel laboratorio, entrò nel fabbricato che ospitava le piccole celle dei frati e le stanze dei monaci, scese nel seminterrato dove era l'officina dello speziale ed in un sacco riuscì a mettere parte degli alambicchi e delle fiale scampati alla furia distruttrice. Risalì poi verso la stanza del monaco suo maestro e si rese conto che tutti i libri e le pergamene erano troppo per il suo misero sacco. Uscì alla ricerca di qualcosa di più capiente e fu allora, con sorpresa che sentì uno scalpiccìo di zoccoli, un asino era tornato dopo esser fuggito chissà dove. Caricò il basto di tutto ciò che potè, recuperando l'intero archivio dell'alchimista ed una buona parte delle attrezzature. Fu così che si trovò a spostare sulla montagna, irraggiungibile, tutti i suoi studi ed sperimenti, le sue alchimie, la sua intera vita .

Giorni di cammino insieme all'asino, percorrendo sentieri segreti, tra boschi e radure che cpme d'incanto s'aprivano sorprendendoli entrambi, li condussero infine tra le rovine nascoste dalla vegetazione, di un antico tempietto italico. Un luogo ritenuto magico ed evocativo già dai primi abitanti di quelle zone, un luogo considerato maledetto, in seguito, eluso e quindi dimenticato dai pastori e dagli agricoltori che preferirono vivere a valle, vicino al fiume. Grotte misteriose seminascoste dagli alberi, davano accesso all'intimità della montagna, che donava loro riparo dagli elementi e dagli uomini. Una sorgente poco più su, garantiva da bere, qualche ora dedicata alla raccolta di frutta selvatica, alla ricerca ed al saccheggio di nidi di uccelli e di api, alla sistemazione di trappole rudimentali, dava la possibiltà di un sufficente sostentamento. Il resto del tempo il frate lo passava cercando d'interpretare gli scritti del monaco. La ricerca di elementi naturali atti alla sintesi di nuove sostanze, completava le giornate che si chiudevano immancabilmente in preghiera. Il ringraziamento per quella vita dura e frugale, forse, ma che certamente lo stimolava. Non ringraziava Iddio solo perchè era sopravvissuto, ora lo ringraziava anche per quei giorni cui si sentiva destinato. Era uno strumento nelle mani non del fato, nè del caso, era certo di essere parte importante di un piano prestabilito da un'entità superiore. Aveva un ruolo. Sapeva di averlo, non conosceva il piano ma sentiva che ora si avvicinava pian piano a compimento. Non conoscendo il significato della parola teleologia, la viveva ogni giorno sempre più chiaramente.

16 dicembre 2004

il vero senso dell'urbanizzazione

secondo il filosofo Gadamer "l'essere che può venir compreso è puro linguaggio”, io non mi avventurerei nell'interpretazione di tale affermazione..al mattino, quando pieno di buoni propositi esco di casa, non riesco nemmeno a capire dove cazzo ho parcheggiato la sera prima..

15 dicembre 2004

trarre auspici dallo spazzolino da denti

ho consapevolezza dell'esistenza di dio quando al mattino, mentre mi accingo a lavarmi i denti, l'ultima setola dello spazzolino mi rimanda, catapultando nell'occhio, frazioni, atomi di dentifricio. poca roba, ma che brucia così tanto da farmi intuire che una giornata storta s'approssima...ed allora son bestemmie.

14 dicembre 2004

ecoprassìe di un uomo

In riva al mare un vecchio uomo era seduto, una sciarpa nera al collo e un milione di ricordi a stringere il cuore. Il ritmo regolare delle onde sembrava lenire un dolore profondo e sordo, prese così a dondolare lieve, come cullato da una madre compassionevole quanto invisibile. Rilassò pian piano i muscoli e la testa sembrò sgusciare dalle spalle non più chiuse, come fosse una tartaruga ormai al sicuro. Distese infine lo sguardo. l'orizzonte era confuso, al solito, dallo scambiarsi di ruoli e colori tra cielo e mare. Caricò minuziosamente ed accese la pipa senza smettere di guardare in fondo, senza smettere di dondolarsi un po', senza smettere di ricordare. Si scoprì con una lacrima sfuggita al controllo, mentre un'onda più lunga, si racconta fosse la settima, lo convinse ad alzarsi e camminare. Ancora un po'. Con uno scopo, ancora.

Vagare lungo la battigia alla ricerca della conchiglia perfetta, ed un sorriso si fece spazio tra le rughe. Un sorriso ad illuminare il suo viso e a far risplendere mille scintille negli occhi ancora umidi. Lo stesso colore, gli stessi lampi, stesse curiosità e medesime malinconie, come tanto tempo prima.

13 dicembre 2004

placebo dell'ironia

per una strana associazione leggendo l'ultimo post di pensieridicarta, mi trovo a ricordare dell'episodio, in un'era ormai remota, in cui, militare, mi accorsi con sgomento che stavo perdendo i capelli. presi rapidamente la decisione di farmi visitare presso un famoso ospedale di roma, noto per la dermatologia. atteso con pazienza il mio turno, venni chiamato da un'avvenente infermiera che mi condusse al cospetto di un burbero e maturo medico, il quale distrattamente mi chiese di esporre il problema. notai immediatamente che era completamente calvo e il mio sistema neurovegetativo tradì immediatamente i miei pensieri.."perchè è arrossito?"..chiese alzando lo sguardo e guardandomi in viso. presi coraggio e dissi balbettando dell'incipiente stempiatura, ma non riuscii a trattenere il riso, alla fine. scoppiò anch'egli e ci ritrovammo entrambi a condividere l'ironia della situazione, lui non più burbero ed io molto più tranquillo...i capelli comunque, non mi caddero più...ma le palle continuarono a girarmi fino al congedo.

12 dicembre 2004

trovato grazie ad anomaliagrafica il sito (quasi un blog) di cristina donà che scrive.." "Un insetto, simile ad uno scarabeo, con le antenne a forma di pettinino per capelli si agita sul dorso cercando un appiglio per girarsi. Abbraccia la penna che gli porgo come fosse un ramo gentile abbassatosi per salvarlo...e se volesse approfittarne per scrivere qualcosa?"..

scopro beatrIX, una distribuzione linux/live (cioè che gira da cd e non ha bisogno d'installazione), sorprendente...in meno di 200 mega c'è il meglio del software open source per un utente medio, uno come me insomma.. si può anche installare su disco fisso e tramite rete ampliare con programmi presi dal repository di ubuntu o di debian.

il mio amico dracs mi ha fatto ascoltare i 22-20s..belli..carino anche il sito dove si possono ascoltare delle anteprime.

stò scaricando da lulu un po' di musichetta per farci delle compilation per natale, facile, economico, legale...per le copertine vado a cercare un blog di foto e grafica con licenza creative commons.

9 dicembre 2004

fenomeno(B)logia/1

un giorno una mia amica di penna telematica ebbe a chiedermi del perchè avessi messo su un blog..in effetti la domanda, così, nuda e cruda, mi fece l'effetto di arrabbattare una risposta molto poco convincente ed oltremodo poco comprensibile. tentennai un attimo poi iniziai a balbettare alla tastiera riuscendo nel tentativo di scrivere qualcosa tipo: "lkjsd o-o-ouyA *-*N-F-F-Fjou-y-y-ygf,f-ffeMmynE!"...tornato in me e realizzata l'assoluta assenza di senso in una risposta quantomeno poco opportuna, mentii giustificandomi con..."sai, anche da piccolo avevo un diario e che tutto sommato un blog è la stessa cosa, e poi se uno scrive tutti i giorni poi parla anche meglio.."

adesso che ci ragiono su, uno dei primi post di ogni blogger che si rispetti è dedicato alla giustificazione di tale attività, una sorta di "manifesto": io, naturalmente, ci arrivo dopo circa un mese e mezzo, ma per un diesel come me è normale. decido quindi di fare uno strillo nella rete e chiedere.."perchè un blog?"..."che d'è 'nblogghe?"..chiede la mia dirimpettaia, irretita dall'urlo propagatosi per la tromba delle scale e rimbalzato fino ai gatti del giardino, che smettono di sonnecchiare ed annusano l'aria preoccupati. "Mi sono fatta anch'io un blog, pare essere di moda. Ma non l'ho fatto per questo. L'ho fatto per non implodere." riconosco la voce di pulsatilla, alla quale fà eco "è una cosa che mi serve per cercare di capire"..chiedo: "chi sei?" "renton!"...fà lui. e poi una cascata di voci che si sovrappongono come al "processo di biscardi"...(continua)

8 dicembre 2004

quattro (una mail di marv)

Subject: at night

From: marv luisetti

To: marylea



corro e non so dove cadere,‭ ‬già l'odore del mattino m'impedisce di dormire ed è ancora notte fresca.‭ ‬solo pazzo come le mie mani e le mie intenzioni,‭ ‬ma è follia che cura e mi regala talvolta distorte epifanie di dei ed antiche civiltà,‭ ‬luci che si riflettono sul lago lasciando intuire il respiro degli amanti sulle sue rive.‭ ‬alberi e fronde mi nascondono al cielo e al suo sguardo magnanimo,‭ ‬malaventura per chi si avvicina alle radici di quelle fatali verità chè nongià nascere,‭ ‬ma negarsi,‭ ‬è morire.‭ ‬pazzo come un uccello felice delle sue ossa cave e leggere,‭ ‬come foglia che implori il vento affinchè la porti via da un albero che non l'ama più,‭ ‬come l'acqua che salta e rumoreggia,‭ ‬come un granello di sabbia nel deserto che scopre di non essere il solo a non sopportare più tutto quel silenzio...tutto questo silenzio senza acqua nè sole,‭ ‬sono ancora il lupo che s'aggira di notte in cerca di droga,‭ ‬sono farfalla inutilmente inseguita da una foglia innamorata‭ (‬in ultima analisi è la terra che l'attira‭) ‬e che il vento non considera,‭ ‬sono il vento che illude la foglia di fughe d'amore,‭ ‬sono il bruco che ero e che di foglie si nutriva per poi volare via,‭ ‬sono la malìa dei colori delle ali di farfalle che innamorano foglie.‭ ‬non il vento le asciuga nè il mare conosce le mie lacrime benchè ne siano figlie,‭ ‬stesso sale a bruciare ferite così profonde che è difficile vedere.‭ ‬tutti i miei sensi a raccolta questa notte,‭ ‬per capire qualcosa,‭ ‬per carpire parole e suoni dall'universo e metterli qui,‭ ‬in ordine,‭ ‬a guardia del mio cuore,‭ ‬a parar devastazioni,‭ ‬barbare invasioni e cicliche,‭ ‬tornano e spasmi e urla e risvegli sudati e stanche mattine e notti di sogni che si sciolgono sul cuscino,‭ ‬acqua che scorre e rumoreggia il mio sangue nelle vene,‭ ‬sento che batte forte e puro malgrado l'aria che respiro,‭ ‬selvaggio,‭ ‬è questa la foresta e questo è l'orrore.‭ ‬corro pazzo di notte,‭ ‬volando di fiore in fiore,‭ ‬cadendo talvolta e lieve mi poso,‭ ‬per poi alzarmi violento a spazzare le onde del mare incuranti se piango...e quando il sole scompare,‭ ‬misteriose rivoluzioni,‭ ‬si leva il mio grido,‭ ‬alto a spaventare chi domattina si alzerà a malincuore ma lo farà comunque,‭ ‬chi non cambierà canale,‭ ‬chi avendolo accanto non farà l'amore.‭ ‬sono il bastone che il cane non vuole rincorrere,‭ ‬sono lo sguardo feroce del suo‭ ‬padrone che così non si diverte,‭ ‬sono le scarpe che

calpestano foglie,‭ ‬ne sono il rumore ed il divertimento,‭ ‬sono la scritta sul muro che nessuno cancella,‭ ‬sono la falce,‭ ‬sono il martello e sono ancora il lupo che s'aggira di notte in cerca di droga...

7 dicembre 2004

perchè non capisco mai subito quello che succede?

...commentai un bel racconto di zop, subito dopo herzog scrisse un commento che io, naturalmente equivocai clamorosamente, ritenendomi invitato a scrivere qualcosa su di un incontro improbabile tra due scrittori...non potendomi più tirare indietro è uscito fuori questo...






from: ammaniti@pulp.org

to: ballestrera@antò.net


silvia ballestra wrote:


>ho fatto un sogno,

>eravamo in un vivaio ed io mangiavo un iris (mi pare fosse)


..anch'io,

vivevamo in un eremo ed io mangiavo le tette di Iris (o pere forse)


niccolò

6 dicembre 2004

da grandi poteri derivano grandi responsabilità

oggi pomeriggio con lo stup si pensava al fatto che in realtà, come tutti gli x-men, supereroi mutanti, anche noi ci si rese conto già dalla pubertà di avere poteri speciali, una sorta di magnetismo...avevamo il potere di respingere le donne.

5 dicembre 2004

linx

percorsi imperscrutabili del destino e della rete ebbero a farmi conoscere trentamarlboro i cui collegamenti mi agganciarono e fecero girare come un proiettile verso il blog divertentissimo di chiaraaa, i cui commenti mi rimandarono a pensieridicarta, che fra i link definisce "che scrive bene e che fa bene leggere" malinverno..il quale a sua volta a me smuove una voglia inconsulta di rimettere il panno sopra la tastiera ed evitare di scrivere ancora. ma poi mi convinco che è comunque divertente scrivere, e che magari prima o poi imparo pure io..

4 dicembre 2004

tre (dialogo)

Casa di un fumetto famoso, ideato da Gibbons & Moore, ormai introvabile in Italia:


R. : "Cosa stà facendo?"

C. : "E' al computer.."

R. : "...e..?

C. : "...cosa?"

R. : "...cosa fà al computer?"

C. : "Non saprei, ho la visuale disturbata da tutte queste bolle.."

R. : "Preferiresti soffocare?"

C. : "..io? Figurarsi! Sei tu la curiosa..anzi a me queste bolle fanno anche compagnia..comunque mi sembra che sia di nuovo spiando le email di quei due umani.."

R. (sospirando): "Sono così..romantici?"

C. : "Non saprei, non ho mai avuto modo...te ti hanno buttata qui dentro un giorno, insieme ad una certa quantità di acqua fredda. Figurati che per un po' ti ho anche odiata.."

R. : "..poi?"

C. : "..cosa?.."

R. : "..mi hai odiata per un po', poi..?"

C. : "..beh..tutte quelle squame che rilucevano sotto la luce dell'abat-jour, quegli occhioni, e poi quando mi hai ceduto l'ultima larva di mosca disidratata..diciamo che mi sei piaciuta un po' di più.."

R. : "..tutto qui..?"

C. : "..occhèi..mi sono innamorato proprio..mi sentivo...come dire..più pesce..più rosso..ecco..da quando nuotiamo insieme in tondo qui dentro, ogni giorno mi sento di un rosso differente."

R. : "Ora và meglio...controlla di nuovo cosa fà, non vorrei si mettesse nei guai.."

C. : " Lui? Non si mette nei guai, lui li risolve..lui è un Watchmen...lui è Rorshach!"

3 dicembre 2004

il corpo è il giardino dell'anima (la si pianti con quel tosaerba!)

terza ed ultima parte di angels in america: harper sulla terrazza, scalza e bagnata, davanti a manhattan dice a joe (all'incirca).."non sarà l'acqua, la gente rimane comunque a galla, il fuoco, sarà il fuoco il segno dell'apocalisse, l'inizio della fine"..sullo sfondo due profetiche torri gemelle non censurate. il dialogo finale della strana combriccola (un ex-profeta che da 5 anni sopravvive all'aids, un infermiere/angelo omosessuale di colore, il fidanzato ebreo dell'ex-profeta e la mamma mormona di joe) riguarda le aspettative vissute all'inizio degli anni novanta, la perestrojka, il crollo del muro..si conclude con la donna che ripone le sue speranze nella jugoslavia.

le ultime righe di "54" dei wu ming, pagina 666 val bene di sottolineare, recitano.."iniziato nel maggio '99, durante i bombardamenti NATO su belgrado. consegnato all'editore il 21 settembre 2001, in attesa dell'escalation."..

l'11 settembre 2001 ero completamente fuori dal mondo, mentre molti si affannavano a capire, o invocavano bombardamenti sulla striscia di gaza, comunque inghiottiti dall'orrore di quel giorno e di quelli che sarebbero seguiti, io preparavo la stanza di sofia, sarebbe stata dimessa dall'ospedale dopo 25 giorni in unità di terapia intensiva neonatale. ero di un altro pianeta, altri sentimenti, totalmente opposti a quelli della maggior parte del globo, mi nuovevano. e scrissi..

negli occhi l'acqua e il sole

nelle membra roccia

fuoco nel cuore

nuvole ad inquietarti

e vento

a disperderle presto

tutto non scorre sempre e comunque

alcune cose tornano

come onde


...onde..acqua...ma non sarà l'acqua, almeno a giudizio di harper.




2 dicembre 2004

due (un antefatto)

I saraceni si allontanano alla ricerca di altri fuggitivi scampati all'attacco improvviso in quell'alba di un giorno d'ottobre. Il frate tremante rimane nascosto mentre una pioggia lieve e fredda comincia a cadere, poi, ormai zuppo, decide di uscire rimanendo nella vegetazione al lato del sentiero. Lentamente si avvicina al corpo di Memmo, riverso in una fanghiglia rosa, gli occhi ad un cielo, metallico e freddo come la punta di una freccia saracena, il frate lo tocca sul viso e chiude quegli occhi, ormai pieni di pioggia.

L'attacco saraceno al monastero costò la vita a più di quattrocento frati e seicento tra i lavoranti delle varie fabbriche monastiche e le loro famiglie. Anche coloro che tradirono i monaci furono uccisi dagli arabi, dopo aver loro promesso salva la vita e la libertà, li sgozzarono senza mantenere l'impegno. Qualche decina di frati riuscì comunque a fuggire, riparando a Capua. Successivamente tornati a Castel San Vincenzo ricostruiranno dieci anni dopo il monastero, al di là del fiume, più protetto e facilmente difendibile.

Trascorse due giorni e due notti nel bosco, il frate, solo e affamato, bevve al fiume al primo chiarore e raccolse qualche bacca. Nascosto ebbe tutto il tempo di pensare. Ai suoi genitori, a lui obbligato a vestire il saio, al suo fratello maggiore che diventava l'erede di tutti i beni di famiglia, alla sua curiosità ed alla passione per la farmacopea, al monaco responsabile del piccolo laboratorio dove si trasformavano le erbe e le piante officinali in pozioni e polveri, a come gli altri monaci lo guardassero sempre con un po' di diffidenza, erano in bilico perenne tra la magìa e la medicina, in quel laboratorio dove infezioni e cattive digestioni trovavano rimedio e conforto, dove l'occhio inquisitore di monaci spaventati da ciò che non comprendevano, cadeva sempre più spesso. Quel vecchio monaco lo aveva preso a ben volere e gli aveva affidato non solo i rudimenti dell'arte fitoterapica, ma di nascosto lo aveva iniziato verso quella alchemica, ed il frate sempre più spesso si trovava distante dal monastero in cerca di materie prime, piante, rocce, acque minerali che sgorgavano in pozze remote sulle montagne. Era felice per questo, un moto di ulteriore felicità lo scosse dal torpore quando realizzò che il suo compito di cercare materia l'aveva salvato dall'aggressione saracena, si mise in movimento, tornò verso il monastero, sperando che gli arabi fossero già andati via dopo il saccheggio, consapevole che il suo spirito non avrebbe retto al triste spettacolo che si accingeva ad avere dinnanzi.

Consuetudine araba era di far bottino non solo di beni materiali, ma anche di giovani donne e bambine, future schiave, amanti e fattrici per nuovi saraceni.

lulu, angeli & blogs

scoperta lulu grazie a ziobudda, un sacco di musica indie, da un'idea del vecchio manager di red hat.

seconda puntata di angels in america..commenti contrastanti in rete, trentamarlboro mi par di capire abbia una mano nel pacchetto dei popcorns ed una sui coglioni, a me fà impazzire, ma io non faccio testo...6 feet under m'era già piaciuto parecchio.
quasi quasi non mi dispiace di dover pagare il canone..come dite? angels è su la7? 6feetunder su italia1? ..vabbè ma montalbano...cos'è questa storia che rai2 ne ha bloccato la produzione?

splinder ha cambiato interfaccia..non male ma le iconcine non mi piacciono, aderisco come uno sturalavandini alla protesta anch'io ed alto si leva il mio grido: non sono un blogger puccipucci.

30 novembre 2004

sette (7)

come i peccati capitali, i nani & i colli, i re di roma, per fare la primiera e i brani della compilation entro i quali scrivo. giocare col tempo sottovalutandolo è diventata la mia specialità, mettere le mani e il pensiero sul dolore degli altri facendomi a pezzi con naturalezza il mio numero migliore, avendo tutti i numeri per condurre la mia vita nel porto che preferisco, tra quelli ancora disponibili. come quando, adolescente, le parole e i baci non mi bastavano mai, non bastano due rughe in più a farmi cambiare opinione. settimo brano, paranoid android per piano solo live di brad mehldau...applausi...fine della canzone...fine




interpol/slowhand

ludovico einaudi/i giorni

husker du/chartered trip

cristina donà/goccia

ronin/nada

elettrojoice/aliante








28 novembre 2004

sofia..

m'impedisce di scrivere quel che vorrei e come vorrei...provo a distrarla con i colori & un foglio bianco, allah voglia che disegni la più bella del reame impiegando almeno 5 minuti...allah è grande ma non così grande, dopo 2 minuti eccola che torna alla carica: "è bellissima, brava...ma ora colora i capelli col marrone.."..non ci casca, dice che è bella così e che io non capisco l'arte infantile e che dovrei fare un post graduate per papà matusa (il tutto me lo dice con un solo sguardo). rabbrividisco un po' ma me ne faccio una ragione, poi si dilegua e torna col pongo atossico..mi guarda sdegnata e traffica sul suo tavolino con pentole, coltelli di plastica e formine...con l'impegno che profonde potrebbe tirare fuori la pietra filosofale.




26 novembre 2004

uno (un antefatto)

Anno ottocentottanta dopo cristo, all'incirca. Interno del molise. Passata l'alba.



Sulle rive del fiume Volturno nei pressi di Castel San Vincenzo, un frate, scalzo e magro, cerca ingredienti per le sue alchimie fra cespugli e rocce. Lento raccoglie alcuni rametti di una pianta che, dopo aver accuratamente esaminata, annusata, assaggiata, ripone nella piccola bisaccia legata alla vita. Un forte rumore lo scuote d'improvviso, si rialza guardando verso il monastero dietro la collina. Come un cane annusa l'aria, cercando con tutti i suoi sensi di capire cosa stia succedendo. Un secondo rumore, forte, come di schianto, seguito dall'approssimarsi di voci e grida, sempre più forti, sempre più vicine, allertano il frate e lo convincono a tornare verso il sentiero che conduce alla collina che separa il fiume dal monastero. Corre, salta cespugli e rocce, incurante dei rovi e dei cardi che gli feriscono le gambe, infine sul ciglio del sentiero, quando le grida, i rumori e le voci diventano ormai chiare, si ripara dentro un piccolo gruppo di arbusti fitto a sufficenza per nasconderlo. Il giorno che inizia dà luce abbastanza per vedere l'orrore. Le voci sono sempre più forti, incomprensibili, le urla sempre di meno, lo sfondo sonoro è fatto invece di lamenti, fiochi e lontani, e rumori di tonfi e schianti ovattati che il frate riconosce rabbrividendo e chiudendosi ancora un po' di più nella vegetazione. Riconosce Memmo, che corre spuntando da una curva del sentiero, Memmo che corre verso il fiume, scomposto e sconvolto, il contrario di come il frate aveva sempre visto il mastro vetraio Memmo, sereno e chino a disegnare e progettare grandi finestre per chiese e palazzi, con le immagini dei santi e degli angeli e tutti quei colori che cambiavano ad ogni ora del giorno, ad ogni stagione, a seconda della luce che le attraversavano. Memmo che ora corre, che ora cade, come fulminato dall'ira di déi malevoli. Raggiunto invece da una freccia alla schiena, il frate ora la vede, piantata alla base del collo, dopo averne sentito il rumore sordo, rumore di carne e di ossa e di sangue che scorre. Riconosce Memmo che ora ha smesso di muoversi e respirare, raggiunto infine dal suo assassino che lo gira con un piede, si china su di lui e strappa la piccola borsa di pelle legata alla cintura. Non conosce quell'uomo, tantomeno l'altro che arriva subito dopo, non conosce il loro idioma, nè i loro vestiti, non ha mai visto quei turbanti e non capisce cosa si stiano dicendo, ma impallidisce comunque, non possono essere altro che Saraceni. Arabi spietati e sanguinari, che saccheggiano, uccidono e fuggono, che attaccano e danno alle fiamme al servizio del duca vescovo di Napoli.

quer pasticciaccio brutto de via merulana?

nell'armadio tengo sempre nascosta una giornata come questa per le emergenze, mentre piove mi trastullo, bighellono, smanetto al computer (venerandi dice che senza le donne gli uomini sarebbero in balia dei computer), lurko it.fan.culo. i pazienti che disdicono gli appuntamenti qualche ora prima io li odio! avrei potuto fare una improvvisata a qualche amico che non frequento da tempo, bottiglia di vino bianco, pistacchi e giu' a parlare di roma, figa, se siamo davvero innocenti perchè 'sta condanna di berlusconi? eppoi del basket che non e' piu' quello di una volta..invece a casa ad aggiustare il blog, ci metto le categorie, titoli di romanzi, a ovest di roma di john fante, un giorno dopo l'altro di lucarelli e il mio...ci provo...graditi commenti & collaborazioni.


19 novembre 2004

(made with) gEdit

vago nello spazio cibernetico ormai da un po' e m'imbatto in personaggi con improbabili nicknames e signatures da oscar tele(gatto)matico, blogs ridondanti di parole ..alla faccia di chi profetizzava la morte della scrittura con l'avvento della multimedialita'...su carta o su schermo o scritte col polpastrello su un vetro appannato col fiato, sempre quello sono...parole che evocano immagini. ho lanciato il mio editor preferito, un programmillo umile che non crasha nemmeno se gli dai del word, in una finestra ridotta che mi permette di vedere in periferia quel che succede sul mailer. ho scoperto il retrocomputing, lo facevo da tempo senza saperlo, rifar funzionare vecchie macchine pare che non sia solo qualcosa per semplici appassionati bensì la spia di patogie piu' gravi.. secondo autorevoli esponenti di questo hobby...

secondo me innanzitutto non e' un 286 nel culo.




18 novembre 2004

attesa

è come quando si sente improvvisamente a maggio o giugno, o comunque quando meno te lo aspetti, un odore di natale, di foglie morte...dolce e destabilizzante al contempo..non perchè quell'odore sia reale, ma solo perchè per una strana associazione, misteri sinaptici, tra "qualcosa" ed il natale colpiscono nel profondo...e quale cosa è più profonda e ancestrale di un odore?..e quell'odore a sua volta innesca una ridda di pensieri più o meno collegati tra loro (stai alla larga cortex), ed i pensieri e le idee in maniera naturale e inconsapevole (cortex dove sei?) conducono verso desideri e umori mutevoli..proprio ciò che accade a natale...giorni di riposo e di confusione per le strade e di preti che cianciano di natività e di massaie nei mercati, di bimbi felici e padri depressi, di pubblicità in tv, del disco nuovo che ti hanno regalato per natale, di parenti, di fritti e di dolci e pessimi spumanti,odore di quella donna,odore in realtà di prodromo di fine anno, ogni attesa è un odore di natale che nasconde un desiderio di capodanno.




17 novembre 2004

il diaframma & la corazza

E' solo il gusto (molto incoscente) di battere le dita al ritmo della musica che ho scelto e lasciar fluire le parole, come fare una passeggiata con la testa tra le nuvole ed i piedi sugli scogli: non e' importante dove vai ma il ritmo che metti nel poggiarti ogni volta su di una sporgenza differente, evitando di cadere ma senza rallentare. e' tutto li', in quell'attimo, quel solo secondo in cui potresti cadere e farti davvero del male, in quel lasso di tempo in cui realizzi che la dissonanza che potrebbe infastidire su minerva dei deftones e' in realta' una tonica dominante col potere di accendere, ed io decido di abbandonarmici in maniera molto poco zen, convinto fin nel profondo che e' comunque irrilevante....




8 novembre 2004

smanetto & smadonno

giorni che cerco di far funzionare un modem ethernet adsl sotto linux, la libertà informatica ha un prezzo, la mia ignoranza informatica nessun limite.

5 novembre 2004

notte nel termitaio TV

arafat cerebralmente morto, altri 4 anni, la telecronaca di pistocchi della roma in coppa, bobo craxi & la vedova almirante a 12° round...decido di farmi ancora più male e scopro che antonella elìa è straordinaria sull'isola dei famosi: personalità strutturata, provocatoria, quasi fastidiosa, elegante quando si muove o nuota. non saprei dire quanta oscurità sia piombata sul mio spirito davanti alla televisione...il metronotte è l'unità di misura del buio?


4 novembre 2004

un pianeta sconfitto (4 more years)

con la testa altrove

giro intorno

il tempo di guardare un cane che corre a riprendere nessun bastone

per gioco calpesto foglie

2 novembre 2004

castel s.vincenzo

malìe si rincorrono


rimbalzano e vibrano


su pietre antiche


dure


rosse di sangue che fu


pioggia inutile ne bagna l'asprezza


feroce


senza tempo nè domande


sudore che il vento raggela


il mare è lontano


fuga remota


il sole ed il vento


pelle dura antica e rossa


di sangue


feroce


gela.


1 novembre 2004

hai fame o sete? sei spaventato e disilluso? certe volte ti senti il cuore nelle scarpe e tuttavia non puoi fare a meno di camminarci sopra? voci che si sovrappongono rendendosi incomprensibili a vicenda, mani che battono un ritmo che cresce insieme al battito del cuore, e' solo un cuore che diventa un applauso, e' un diluvio avvolto da notte e coperte, e' un diluvio di un solo secondo , ormai lo riconosco, scivolo veloce nell'oscurita' e mi abbandono e penso che carne e sangue e il resto come il tutto, e' irrilevante. fuori tutto brucia e non riesco piu' a scaldarmi, unghie che graffiano l'asfalto e muri che crescono germogliando intorno, mentre guardo a quanto cielo ci rimane. quello che sento e' una voce che mi chiede se ho fame o sete ma io non so nulla e tutto immagino, il resto posso solo sognarlo, per questo andro' a dormire.

26 ottobre 2004

due ore impreviste ritagliate a pranzo con il miei amici stuppetto e paolino, da tonino a cinecittà lo stup ha comprato l'ultimo di fossati, paolino leonard cohen...non mi piace, triste con quel vocione. io a 18 e 90 ci sono cascato coi sigur ròs (a dx c'è il link al sito, mp3 legali)...li volevo originali..l'album è () ossia le parentesi, senza parole...nè scritte sul disco nè chi lo ascolta. molti progetti & idee ..bell'autunno.




25 ottobre 2004

"mai dire grande fratello" la domenica sera non c'è più...ricordare! in compenso è cominciato il nuovo della dandini su rai3: pulito, composto ed educato nella sua "cattiveria", banda osiris e vergassola, ospiti interessanti, qualche marchetta di troppo, geniale la coda col musico questuante che spara a raffica contro tutti davanti al "delle vittorie". sono indeciso sulla terza icona della storia d'italia del '900...totò?...abatantuono che spara alla carrà nel televisore su "puerto escondido"?...graditi suggerimenti

24 ottobre 2004

pranzo luculliano al "casale di farfa", agriturismo sulla strada ternana circa 7 km dopo il bivio dalla salaria. antipasto di terra con frittata alle erbette, strozzapreti, sublimi gnocchetti, piùcchedecenti pappardelle, formaggio di pecora alla piastra con miele & pere, dolce alle pere e cioccolato...burp! strano questo caldo alla fine di ottobre...strano il doppio palo di totti col palermo...a cena solo acqua, due castagne davanti a " mai dire grande fratello" e a dormire presto...

23 ottobre 2004

auchan...deprecabile centro commerciale che condiziona le dinamiche sociali e della viabilità del quartiere, ha dato il via alla prima "festa del vino": centinaia di bottiglie di buona qualità provenienti da tutto il paese a pochi euri...cannonau sella&mosca 1197 a 4 e 95 ...devastante nella combinazione con saltimbocca e bitto della valtellina. pasto concluso con cioccolato al peperoncino "cuore nero" 90 % cacao. ci voleva per superare la rotogenitociclosi causata dalla puntata di porta a porta" su mussolini "bravo ragazzo" di qualche sera orsono.