31 dicembre 2008

sitting bull

camminava cadendo di continuo in maniera molto naturale, quasi fosse per lui un normale andare.
mi guardò
mentre lo guardavo
i segni sotto i suoi occhi non sembravano più rughe, erano invece pitture di guerra indiane.
si rialzò ancora una volta come se brandisse un'ascia dentro.


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jeff buckley : : back in NYC (genesis cover)

26 dicembre 2008

you make me so real




quando improvvisamente si spensero i lampioni prima dell'alba la strada bagnata brillò di luce propria, così diffusa, così irreale, ogni singola goccia di pioggia non cadeva, pareva invece danzare portata dal vento freddo.
prima di prendere un caffè ogni singolo pensiero che mi passava per la testa era una stilettata tra le orecchie, un lampo  negli occhi, una scossa lungo la schiena ma camminavo diritto, a testa alta, per non dare soddisfazione a quella parte di me che continuava a torturarsi rifiutando di dormire, la notte.


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meredith fierke : : make you real

25 dicembre 2008

skimmin' wheel

riservo un sorriso speciale
a chi scosta i capelli dagli occhi soffiandoli via
mi ricorda di te
di quando poi sorridevi.


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bobby bare jr : : where is my mind

16 dicembre 2008

fall on me

metereosenziente
precipito insieme a tutta questa pioggia
trasciniamo via fango
goccia dopo goccia.


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POZitve ORchestra : : smoke on the water

13 dicembre 2008

stato di calamità

il rumore di tacchi veloci sul selciato dietro di lui lo distolse da pensieri oziosi, si girò, la guardò.
vide solo un'espressione torva, estremamente contrariata. la bocca era una piega sul viso cogli angoli che guardavano in giù. due polpacci duri e muscolosi, segno di un andare sempre aggredendo la terra, facevano capolino dalla gonna, coi gomiti larghi tra i passanti, urtava spingendo e sbuffando. ogni tanto guardava il cielo con la fronte un po' più aggrottata.

"signora .. vabbene, ha ricominciato a piove, però .. è solo 'n pòdd'acqua!"

disse er Cicala, riprendendo immediatamente per i capelli i suoi pensieri dopo aver tirato su il bavero e sistemato meglio il cappelletto da baseball con la visiera al contrario sulla testa.



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grant lee phillips : : so. central rain (rem cover)

8 dicembre 2008

racconto di natale





- giro per la città e vado come avessi il pilota automatico oramai, le strade le conosce lui, il traffico pure, sa dove svoltare prima ancora d'incontrare il muro di auto che aspetta sempre dietro l'angolo. gli piace guidare, mentre canto dentro le vecchie canzoni di elvis. ho un discreto vibrato sui toni bassi e un taxi bianco immacolato -

§


- .. lo stronzo! "chiamati un taxi, io non ti posso portare all'aeroporto, mia moglie sta per partorire .." scopa me poi tiene la mano alla moglie in sala parto .. pezzodimmerda! -

§


- c'avessi 'n TIR capirebbe pure che devi da fà le curve larghe, ma stai cor carello a fà la spesa a la coppe!* -

il signor ercole, tenendosi la gamba che cominciava a sanguinare attraverso i pantaloni, si rivolse duramente verso la signora gina, colpevole di averlo violentemente urtato mentre distratta dalle cose in "offerta speciale primo prezzo più basso di così non si può" girava l'angolo tra i pelati e la pasta fresca. dura la vita per una pensionata al minimo, vedova e senza la reversibilità, la testa perennemente occupata a fare conti. che non tornano mai. non tornano mai.

- oddio quanto me dispiace, 'spetti che provo a .. no mejo si chiamamo 'n ambulanza -

- signora, non si preoccupi - il direttore del supermercato prontamente scese dal suo trespolo dietro la vetrata dell'ufficio

- c'è già la panda dell'azienda fuori, lasci fare noi, bendiamo la ferita alla meglio e portiamo subito il signore al pronto soccorso .. è a nemmeno mezzo chilometro da qui -

contrita e dispiaciuta la signora gina uscì, fece appena in tempo a vedere all'angolo della strada una donna, molto bella, di quelle che gli uomini sbattono il muso contro i pali per girarsi e guardare. era agitata, talmente agitata da non accorgersi del pacchetto cadutole mentre saliva sul taxi. la signora gina si sbracciò per fermare il mezzo, provò ad attirare l'attenzione gridando, ma niente da fare. non le restò che raccogliere la piccola scatola infagottata in carta dorata e col fiocchetto sopra.

§


- a che ora ha il check in? -
- tra meno di due ore, crede che faremo in tempo? -
- è quasi natale e c'è traffico, ma .. lasci fare a me -

lei si lasciò finalmente andare ad un sospiro e poggiò le spalle al sedile, reclinò appena la testa indietro, guardò fuori le luci e la prima sera piena di macchine sulle strade.
lui fece un fischio interiore al suo pilota automatico, la guardò rapido dallo specchietto, cominciò a cantarsi elvis.

§


- ossantocielooo !! .. questo varrà almeno .. almeno non so, ma tanto, tanti soldi, oddiooo! -
la signora gina riuscì a non svenire in cucina dopo aver spacchettato un grosso bracciale d'oro e cominciò ad andare su e giù per il corridoio senza sapere cosa fare, rideva poi piangeva poi rideva ancora, si fermava un attimo, le mani sul viso, si stropicciava un po' gli occhi e ricominciava a camminare più svelta verso il bagno o la camera da letto.

§


- vorrei fare un prelievo se permette - disse il giovane medico di servizio al pronto soccorso
- perchè .. ? - chiese preoccupato il signor ercole
- ha un sangue molto denso, e l'elettrocardiogramma suggerisce l'analisi degli enzimi -
- ma .. -
- potrebbe essere in infarto silente, asintomatico, lei è diabetico? -
- sì .. ma crede che mi salverò? -
- mi lasci fare un prelievo, stia tranquillo ora, è in buone mani -

§


lui continuò a guardarla, era davvero bellissima e sperò per un attimo che il pilota automatico giocasse a suo favore arrivando in aeroporto troppo tardi, perché non avrebbe voluto lasciarla andare via, adesso.
lei s'accorse di aver perduto il regalo di natale che il suo amante tornato all'ovile le aveva lasciato sul comodino in camera da letto, incrociò lo sguardo del tassista nello specchietto e sentì dentro vibrare un suono basso, un'armonia che conosceva senza ricordare cosa fosse di preciso. 


* la coop (sei tu)


on air/

eels : : can't help falling in love (elvis cover)

infantArt : : sofia

7 dicembre 2008

time is tight

non sopportava l'idea di dover tornare per poi subito ripartire, preferiva allora restare nascosto a guardare le case e la gente, salutarli dentro di se, anche senza nemmeno un sorriso in cambio.


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thao nguyen : : bag of hammers

obi best : : nothing can come between us



5 dicembre 2008

fulcrum one

ruoto
mi svincolo e m'abbasso
diffondono vettori
ondeggiando i baricentri costantemente inversi
e s'oscilla così
perché l'equilibrio è solo un'idea
si acquista perdendolo di continuo.

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marta sui tubi : : 31 lune
(link temporaneo)

4 dicembre 2008

everything that dies someday comes back

albe scure si susseguivano invano
aveva giorni lievi davanti
che si dissolvevano
incrociando l'enigma del rosso
di tramonti così luminosi.


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tom thumb : : atlantic city (springsteen cover)

2 dicembre 2008

feedback

un cane si morde la coda
come io ho paura di avere paura
ma lui non fa sul serio.
prediligo luci basse
bastevoli appena,
per non urtare il mio lato oscuro.


on air

ladytron : : destroy everything you touch (curtis vodka remix)