- giro per la città e vado come avessi il pilota automatico oramai, le strade le conosce lui, il traffico pure, sa dove svoltare prima ancora d'incontrare il muro di auto che aspetta sempre dietro l'angolo. gli piace guidare, mentre canto dentro le vecchie canzoni di elvis. ho un discreto vibrato sui toni bassi e un taxi bianco immacolato -
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- .. lo stronzo! "chiamati un taxi, io non ti posso portare all'aeroporto, mia moglie sta per partorire .." scopa me poi tiene la mano alla moglie in sala parto .. pezzodimmerda! -
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- c'avessi 'n TIR capirebbe pure che devi da fà le curve larghe, ma stai cor carello a fà la spesa a la coppe!* -
il signor ercole, tenendosi la gamba che cominciava a sanguinare attraverso i pantaloni, si rivolse duramente verso la signora gina, colpevole di averlo violentemente urtato mentre distratta dalle cose in "offerta speciale primo prezzo più basso di così non si può" girava l'angolo tra i pelati e la pasta fresca. dura la vita per una pensionata al minimo, vedova e senza la reversibilità, la testa perennemente occupata a fare conti. che non tornano mai. non tornano mai.
- oddio quanto me dispiace, 'spetti che provo a .. no mejo si chiamamo 'n ambulanza -
- signora, non si preoccupi - il direttore del supermercato prontamente scese dal suo trespolo dietro la vetrata dell'ufficio
- c'è già la panda dell'azienda fuori, lasci fare noi, bendiamo la ferita alla meglio e portiamo subito il signore al pronto soccorso .. è a nemmeno mezzo chilometro da qui -
contrita e dispiaciuta la signora gina uscì, fece appena in tempo a vedere all'angolo della strada una donna, molto bella, di quelle che gli uomini sbattono il muso contro i pali per girarsi e guardare. era agitata, talmente agitata da non accorgersi del pacchetto cadutole mentre saliva sul taxi. la signora gina si sbracciò per fermare il mezzo, provò ad attirare l'attenzione gridando, ma niente da fare. non le restò che raccogliere la piccola scatola infagottata in carta dorata e col fiocchetto sopra.
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- a che ora ha il check in? -
- tra meno di due ore, crede che faremo in tempo? -
- è quasi natale e c'è traffico, ma .. lasci fare a me -
lei si lasciò finalmente andare ad un sospiro e poggiò le spalle al sedile, reclinò appena la testa indietro, guardò fuori le luci e la prima sera piena di macchine sulle strade.
lui fece un fischio interiore al suo pilota automatico, la guardò rapido dallo specchietto, cominciò a cantarsi elvis.
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- ossantocielooo !! .. questo varrà almeno .. almeno non so, ma tanto, tanti soldi, oddiooo! -
la signora gina riuscì a non svenire in cucina dopo aver spacchettato un grosso bracciale d'oro e cominciò ad andare su e giù per il corridoio senza sapere cosa fare, rideva poi piangeva poi rideva ancora, si fermava un attimo, le mani sul viso, si stropicciava un po' gli occhi e ricominciava a camminare più svelta verso il bagno o la camera da letto.
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- vorrei fare un prelievo se permette - disse il giovane medico di servizio al pronto soccorso
- perchè .. ? - chiese preoccupato il signor ercole
- ha un sangue molto denso, e l'elettrocardiogramma suggerisce l'analisi degli enzimi -
- ma .. -
- potrebbe essere in infarto silente, asintomatico, lei è diabetico? -
- sì .. ma crede che mi salverò? -
- mi lasci fare un prelievo, stia tranquillo ora, è in buone mani -
§
lui continuò a guardarla, era davvero bellissima e sperò per un attimo che il pilota automatico giocasse a suo favore arrivando in aeroporto troppo tardi, perché non avrebbe voluto lasciarla andare via, adesso.
lei s'accorse di aver perduto il regalo di natale che il suo amante tornato all'ovile le aveva lasciato sul comodino in camera da letto, incrociò lo sguardo del tassista nello specchietto e sentì dentro vibrare un suono basso, un'armonia che conosceva senza ricordare cosa fosse di preciso.
* la coop (sei tu)
on air/
eels : : can't help falling in love (elvis cover)
infantArt : : sofia
gli intrecci della vita... li adoro.
RispondiEliminae poi te sei davvero bravo a tessere....
iovolevo .. grazie, e non perchè sono il papà, ma l'infant art di sofia secondo me è bellissimo.
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