Ci sono cose più difficili che rollare una sigaretta in spiaggia controvento. Una di queste, ad esempio, è accenderla.
Nella testa ho appena tre note portate dal vento, rubate a chissà quale radio, chissà che canzone.
Ma girano
girano
girano in tondo
casca il mondo
casca la terra
vola la sabbia nei miei occhi.
Guardo la linea dell'orizzonte, il mare più azzurro che il cielo. Gli occhi è come se volessero uscire fuori a raggiungerla.
Ed è un po' avere un'esperienza extracorporea:
mi vedo seduto al sole, sul bagnasciuga, raggi di luce che si riflettono e si scompongono non appena attraversano le piccole gocce d'acqua sulla pelle. Poi mi vedo fare un gran sospiro, mi sento quasi gemere o appena come un piccolo lamento. Infine controvoglia rientro dentro me, cioè l'altro me, quello col ballo di sanvito, lo sguardo ormai fisso all'orizzonte e la faccia un po' da ebete, solo quando siamo insieme, riuniti, riusciamo a fare la pipì.
Sì, spesso la cosa più difficile é rientrare....
RispondiEliminaA volte ho giocato... a camminare verso l'orizzonte, ma mi sono sempre fermata!!!
ero io!!!!!!!
RispondiEliminanon che cambi molto...ma l'anonimo ero io, sempre molto negata per queste cose!!!
RispondiEliminaè per questo che mi viene spesso la cistite..non riesco a riunirle troppo spesso le due me. O tre. O quattro. Ma quante sono?!
RispondiEliminabello stare qui e insieme essere lì.
RispondiElimina(tranquillo, quando facevi la pipì non guardavo! :)
Un connubbio vincente.
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