intanto in questi giorni freddi e duri provo a scrivere sulla panchina al parco di mattina, in libreria di pomeriggio, al computer di sera e sui muri nei bagni dell'autogrill può essere la prossima frontiera.
c'è da pensarci, accanto a numeri di telefono e proposte di prestazioni sessuali, una poesia, due righe disarmanti che costringano il lettore, coll'arnese in mano intento a non farla fuori, a un sospiro, un piccolo gemito, l'ultimo schizzo sul bordo.
certo non è poetica come immagine, nel senso canonico, ma, in quello canonico potrebbe essere uno scatto meritevole. Tipo.
on air/
Nessun commento:
Posta un commento