Piccolo e giallo, dal dorso compattato da almeno altri dieci libri il doppio di lui, mi guardava da sotto l'orrendo foco che ne avrebbe fatto di quella pila. sosteneva il peso di parole invendute, di erronee strategie di mercato editoriale, occhieggiava sofferente in cerca di qualcuno che lo togliesse da quell'imbarazzante compressione cartacea. Con calma e perizia riuscii a far cadere sui piedi della commessa addetta alla pesa, Fulvio Tomizza, Carlo Sgorlon e l'opera omnia della dottoressa Tirone (quella della triade più bestemmiata degli anni '80 insieme a Rosanna Lambertucci e S. Maria Goretti), prima di riuscire ad estrarlo. Scusatomi rapidamente con la sventurata, raccolti i libri crollati e sistematili alla bellemmeglio (si scriverà così?), presi in consegna casualmente altri due tomi, insieme al piccoletto giallo, che chiameremo "il cinese" per brevità e in onore a Cofferati. "Arcipelago web" di David Weinberger, mi sembrò subito la chiave di volta per attirare le attenzioni della signorina coi capelli biondi, un vestito scollato anni '50, calze velate nere e scarpe da femmina, che nel frattempo stordiva i clienti del reparto "dvd al litro, vuoto a rendere", col suo profumo celestiale e diabolico al contempo. Mentre "il cammino della magia" di Deepak Chopra me lo ritrovai inopinatamente fra le mani. "ohh..lei ha trovato Deepak Chopra!" fece la bionda mentre cercavo un posto libero sullo scaffale per rimetterlo a posto. Avevo infatti pensato che quel libro oltre ad avere un titolo discutibile, avesse anche una copertina brutta di libro fantasy per ragazzi brufolosi e ipomotori di troppa playstation. E mi accingevo a ributtarlo nel mezzo. Le sue parole furono una scudisciata, preso nel vortice di un repentino rewind, seppi solo dire: "Non ho mai letto nulla di suo, ma me ne hanno parlato bene, eppoi pesa poco.." "Lo sa che è considerato il più grande profeta del benessere corpo-mente-anima?" Continuò lei: "Lui è un medico indiano...ma ha studiato e vive tutt'ora in America." "Questo non lo nobilita di certo, ma lo leggerò.." Risposi, consapevole di giocarmi qualsivolesse chance di conquista della bionda, ma contestualmente liberandomi d'un fardello. Lei disgustata mi voltò le spalle preferendomi "Nuove Tecniche per un'ottima zuppa canavesana" di suor Gertrude in edizione cartonata. Decisi così di ritirarmi in buon ordine alla volta della cassa e successivamente di una panchina libera, non lorda di mozzarella e pomodoro, dove in santa pace poter soddisfare la curiosità che il cinese vieppiù mi suscitava.
Manu si chiederà: "Ma..il coregone?" In realtà i fatti che mi han portato ad urlare nel corridoio del centro commerciale "nessuno tocchi il coregone...one...one..one!", con risonanze eco_logiche, sono in effetti così complessi e strutturati, che mi sa che non ce la faccio ad esporli neanche con un altro post. (continua)
:)))) aspetta, ora mi riprendo...:)))))
RispondiEliminaci sono quasi...:)
P.S: però Chopra no, no no. Forse vivere in America è l'unica cosa buona che ha. Kiss.
hai urlato davvero quella frase nel cerntro commerciale? ..ardito!
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