La luna si muove lenta, ma attraversa la città
sottile energia liquida che bagna recessi nascosti
distaccato ora guardo
neutrale ascolto
e sono solo io a negoziare il mio tempo e il mio spazio
il rumore di fondo del sangue nelle tempie s'acquieta già
scende il respiro fin dove incontro la terra
trampolino insaguinato per il cielo
tagliente di mille guerre
e più rasoi
risale passivo il diaframma
che separa il desiderio dal dolore
lo spleen s'accomoda
mi fascicola l'anima, vibra senza volere ormai
zitti tutti!
solo i tessuti sanno.
on air/ronin::nada
vengo a ringraziarti anche di qua. non sai QUANTO, davvero. :-) la sera dell'otto marzo sarò a roma, zona san lorenzo, perché un'attrice reciterà il mio let it bleed. vieni? manu
RispondiEliminahai ascoltato il respiro della vita e scoperto i suoi recessi più profondi.
RispondiEliminae quella ricerca in google l'ho fatta.
e ascolto spesso il mio respiro e quello degli altri, ne comprendo i colori ed i significati, ma mi fa paura regolarlo o controllarlo, l'idea non mi distende, mi angoscia e fa salire l'ansia a mille...
il mio respiro lo lascio rotolare fuori da me, leggero e disteso o pesante e affannoso, lo ascolto e a volte impreco contro di lui, a volte gli chiedo di fare il bravo.