23 luglio 2005

natura morta senza più picchio



I villeggianti non sopportavano il volume esageratamente alto della sua radio soprattutto negli orari canonicamente dedicati al riposo. Come non bastasse fragorose risate accompagnavano ora gorgheggi di cantanti liriche, ora incomprensibili notiziari di radio macedonia. Alle minacciose richieste dell'intervento dei carabinieri, reagiva sempre allo stesso modo, dapprima spaventato, spegneva del tutto la radio per poi, rinfrancatosi e ripreso coraggio, riaccenderla ai medesimi orari e al medesimo volume poco tempo dopo. Di giorno vagabondava, non di rado parlando da solo ad alta voce di cose che solo lui sapeva; alla sera, seduto al bar sorseggiando una canadese, salutava chiunque passasse di lì, la mano alta e ben aperta, un sorriso male abbinato con la luce di follia che inondava i suoi occhi. La previdenza sociale gli garantiva una piccola pensione di invalidità che regolarmente si faceva bastare in sigarette e canadesi per i due mesi che lo separavano dal successivo assegno postale. A volte giovani freschi di patente e caldi nella testa lo puntavano con le loro macchine, fari abbaglianti accesi, mettendolo in un angolo, seduto con la sua canadese senza potersi più muovere. Ed allora i suoi occhi azzurri si facevano un po' più stretti, a fissarli. Sembrava che la nebbia, inconsueta in luglio, lo circondasse la sera quando rincasava, incurante della musica ad alto volume che dalla piazza andava su per il paese durante le feste di santi o di partiti politici. Incomprensibilmente lo accompagnava accostandolo.

questa cosa è stata scritta lo scorso anno di questi tempi. picchio se n'è andato a novembre.
prosit, a te.

on air/
sufjan stevens::chicago live

8 commenti:

  1. Ciao Picchio, guardaci con pazienza.

    Mi ricorda un uomo di Robella che non c'è più, viveva con 6 euro al giorno che gli passava i lfratello ed andava a fare qualche lavoretto in un ristorante che in cambio gli forniva il vino (suo unico nutrimento)

    nella nebbia scopava le foglie secche con un'enorme pelliccia di volpe bianca e sotto petto nudo.

    Un motorino dipinto di rosa.

    Casa sua chiusa con un boa di struzzo nero.

    Era eccezionale.

    Ciao Still

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  2. I personaggi come Picchio non muoiono, ma sono qui, di personaggi come Picchio ne esistono purtroppo pochi perchè tante volte siamo noi che non gli consentiamo di vivere. Da vivi, intendo..

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  3. un saluto breve........

    a presto! :)

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  4. "Agosto è il mese più freddo dell'anno".. si , è proprio vero. Gli addii non esistono.

    Un abbraccio Still

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  5. salute, sempre.

    Still purtroppo Roma è stata toccata e fuga tra scooter in giro e incontri a cui non potevo non mancare, ma ho gettato le basi per un inverno in cui a Roma capiterò spesso, le conoscenze si allargano.

    Un abbraccio

    K

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  6. TORNAAAAAAAAAAAA

    Still ma come si fa senza di teeeeeee?

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