qui la prima parte..
..e qui la seconda
Dietro la porta della stanza da letto dove la zia pensava d'averlo lasciato addormentato, stava il bambino, sveglio, invece. Ascoltava quel che la suora raccontava, neanche un rumore, il benchè minimo singhiozzo per non farsi scoprire. Solo due grosse lacrime che gli rigavano il viso magro, ma silenziose. "..dicono che a Milano ne hanno fucilati quindici, tre erano di quelli partiti di qui. C'era anche l'amico di tuo nipote.." Il 10 agosto del '44 a piazzale Loreto furono uccisi alcuni partigiani, i loro corpi in terra tutto il giorno per esser visti dai passanti. Montavano la guardia militi fascisti, a impedire che chiunque rendesse omaggio, deponesse un fiore, dicesse una preghiera. La zia, appena la suora fu uscita, andò in camera e lo trovò nel letto, gli occhi chiusi. Si avvicinò, gli accarezzò i capelli e lo sentì tremare leggermente, comprese che aveva ascoltato tutto. Comprese anche, qualche mese più tardi, che era giusto lasciarlo partire insieme a Maria, giunta da Milano solo per lui. Li vide passeggiare l'uno accanto all'altro per le campagne, leggere insieme le lettere di Francesco, andare alla messa sottobraccio, addormentarsi quieti finalmente, la testa del bambino sul grembo di lei, di sera.
leggere questo mi riporta indietro a quei "quando passava il fronte.." della panzernonna.
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Last goodbye di Buckley è bellissima, quella di shepherd è diversa, ci sono legato per diversi motivi a quella canzone.
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Still qua tra post, musica e una pacca sulle spalle mi sa che una serata al pub, non basterebbe!
K
La zia, la suora, l'infanzia..un bellissimo sapore..
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