23 agosto 2005
eros & autobus
Quella mattina lui aveva gli occhi incollati alle goccioline di pioggia sul vetro mentre fuori il traffico scorreva lento. La sentì arrivare piano alle sue spalle, provò ad immaginare un capo d'abbigliamento che cadeva a terra ad ogni metro che s'avvicinava, camicetta, gonna, quella bluette della divisa del supermercato dove faceva la cassiera, l'aveva vista proprio lì la prima volta, poi i collant. Ben nascosto tra clacson e rumori riuscì a sentire il suono del gancio del reggiseno che si slacciava, si morse un labbro ed un brivido profondo lo scosse. Quando sentì realmente il suo profumo diffondersi intorno a lui, si accorse che i pantaloni contenevano a stento ormai la sua erezione, lei era davvero speciale, se n'era accorto immediatamente e per questo l'aveva seguita, subito. Lei bisbigliò qualcosa al suo orecchio, lui non comprese, sentì solo il calore del suo alito sulla pelle ancora fresca di dopobarba e questo lo portò ad un punto di non ritorno. Infine lei lieve lo toccò su una spalla, lui inaspettatamente venne. Lei chiese dolcemente: "mi scusi, scende alla prossima?"
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ehm... mi verrebbe da aggiungere..
RispondiEliminaLui non riuscì più a sentirla...
Era già "sceso"...
(sorry... ;)
buongiorno still...
nessun problema per il terremoto?
alla faccia dell'eiaculazione precoce..e.l.e.n.a...
RispondiEliminaStill, sarò sincera. Appena finito di leggere, ho subito pensato: 'sto tizio ha bisogno di un bravo sessuologo.
RispondiElimina...
Ma non tu, eh! Il protagonista del racconto, of course. :-P
alkanette..il tizio era molto "apasionado"
RispondiEliminae.l.e.n.a...nemmeno l'ho sentito il terremoto.
ciao still! :)
RispondiEliminaun passaggio fugace... e una domanda.
Ma quando le pensi queste storielle? :)))
scrìc..le leggo negli occhi delle persone, talvolta capisco al contrario ma fa niente.
RispondiEliminaAh ah ah , diciamo che ci sono dragoni e dragoni ;-)
RispondiEliminaè bello il post, ma è meravigliosa questa tua ultima risposta, still.
RispondiEliminasi, meraviglosa.
RispondiEliminasoprattutto ammettendo che si possa sbagliare. tanto la trama l'hai già intrecciata...
Io ormai sono andato sotto con "Olsen Olsen", il basso all'inizio è ai livelli del gancio del reggiseno che si sgancia.
RispondiEliminaStill te l'ho detto , sei sempre 'na garanzia.
K
kappa..uh..olsen olsen! bella...
RispondiEliminascrìc..'nfatti.
pdc..troppo buona
ciao still,
RispondiEliminatornato a casa? anche a me succede qualche volta: m'incanto a fissare le persone, cerco di sbirciare dietro i loro occhi, immagino di poter ricostruire le loro storie e cosa pensano osservando molto attentamente, lasciando che la mia intuizione capti le informazioni dai loro vestiti, dai loro gesti, dalle loro scarpe... attingo alla mia esperienza e automaticamente collego similitudi a fatti, assonanze a ad anni, età a periodi storici o esperenziali... invidio la tua (e di qualcun altro) capacità di tradurre pensieri in parole così chiaramente e velocemente...
hyero
no, scendo al capolinea.
RispondiEliminahyero..la vita reale resta sempre meglio di quella virtuale, nevvero?
RispondiEliminamilford..chi c'è al capolinea? (domanda mooolto 'mpegnativa)