jaroslav
un gioco da ragazzi, infilarsi dietro uno degli inquilini ubriachi che rientravano a notte fonda, non facendosi notare e sgaiattolare dentro il portone. una rampa di scale e poi porte tutte uguali, una delle quali sperava lo avrebbe introdotto in un bengodi fatto di televisore al plasma, radiolettoreciddìemmeppittrè spaziale, un orologio d'oro, magari un rolex, bracciali ed anelli, argenteria, e se fosse stato davvero fortunato avrebbe trovato i contanti nascosti in qualche vecchia padella riposta insieme alle scope e ai barattoli di conserva. qualche difficoltà invece la porta, scelta sulla base di nonsisacquale ragionamento, la diede, eccome. raccolse coraggio e incoscienza, le agitò insieme ad un bel po' d'energia e con un calcio secco la sfondò.
gianluigi
capelli corvini e poca dimestichezza con divieti e proibizioni, si aggiunga a ciò uno spirito giovane e battagliero. quella sera tornato a casa stanco, dopo una giornata di lavoro in cucina come cuoco, desiderava solo togliere le scarpe e un paio di foglie da una delle sue piante di marijuana, metter su un po' di buona musica, i piedi poggiati sul puff di fronte al divano, birra gelata e una tromba a due cartine. giunto nell'atrio sentì le voci degli inquilini al piano di sopra, il suo piano, fece rapido le scale mentre le voci diventavano sempre più comprensibili. "...ladri..sfondato la porta...carabinieri...arrivando.." distinse più chiaramente, "occazzo il mio appartamento.." pensò ad alta voce quando vide com'era ridotta la porta. "le piante di ganja.." rabbrividì.
il capitano rivelli
scapolo, calvo precoce, mente pronta e moralità elastica. Dopo aver prestato servizio per qualche anno in un paesino dell'entroterra ligure, aveva chiesto il trasferimento. Non perchè si trovasse male, intendiamoci, anzi era conosciuto ed apprezzato da tutti, ma, quando metteva su un posto di blocco vicino la statale ed alzava la paletta per fermare gli automobilisti, questi che ben lo conoscevano, credendo che stesse salutando, ricambiavano con sonore strombazzate, senza naturalmente fermarsi. Lui, che comunque avrebbe dovuto fare rapporto su quanti e quali automobilisti aveva fermato e controllato, disperato, finiva al bar davanti ad un triste biancosarti senza scorza di limone. Quella sera, finalmente, era al suo primo intervento dopo il trasferimento in città. "Un semplice caso di furto con scasso.." pensava, mentre l'appuntato Gargiulo alla guida della gazzella sembrava stesse correndo in soccorso di una qualche principessa aggredita magari da un drago sputafòco. "Gargiù, checcazzo, mica è morto qualcuno..rallenta!" disse perentorio.
epilogo
Gli inquilini ascoltarono quello strampalato dialogo a tre voci sul pianerottolo senza capire bene perchè i carabinieri volessero portare in questura il giovane gianluigi, tantomeno comprendendo il motivo per cui questi ultimi fossero giunti a piedi, trafelati e discutendo animatamente tra loro.
"Ma sono io la vittima del furto con scasso..."
"Se lei non rileva l'assenza di alcun oggetto non possiamo parlare di furto.."
"Ci spieghi piuttosto perchè questi vasi sono coperti con le buste dell'immondizia.."
"Capita'..ma questa pianta non è..?"
"Gargiulo stai al tuo posto chè hai combinato abbastanza casini per stasera.."
"..ehmm..ma non è mica un reato, non vado in giro a venderla..è per me, sapete io un lavoro ce l'ho.."
"Queste vengono in centrale..e pure tu, magari sei stato sfortunato, ma non possiamo far finta di niente.."
"Capita'..ma come ce lo portiamo in centrale che la macchina è distrutta?"
"Se trovo lo stronzo che mi ha sfondato la porta di casa mettendomi in questo casino lo ammazzo.."
"Bravo..così poi ti dànno pure omicidio preterintenzionale oltre a detenzione di sostanze stupefacenti.."
"Gargiulo..non gli daranno niente, stattene tranquillo..chiama piuttosto la centrale..che mandino un'altra auto a prenderci e un carrattrezzi a recuperare la gazzella..quanto a te..in centrale per accertamenti ci vieni..e con le piante."
ringraziamenti
Lo zingaro Jaroslav ringrazia il personale medico e paramedico del pronto soccorso, in ispecial modo il reparto ortopedico e la sala gessi, dove con perizia, dopo aver ridotto una frattura del terzo distale del perone, lo dotavano di gambaletto gessato per 30 gg. Gianluigi ringrazia il capitano Rivelli, il quale compresa la situazione delicata, valutata la cospicua sfortuna del malcapitato giovane, lasciava cadere le accuse di detenzione e provvedeva all'immediato rilascio nonchè ad ordinare la distruzione delle piante. Il capitano Rivelli ringrazia Gargiulo, il quale in preda al senso di colpa conseguente all'incidente dovuto all'alta velocità, lo invitava a cena in casa propria. Il caso, ancora lui, voleva che contestualmente fosse ivi presente l'avvenente Marisa, sorella della moglie nonchè sua cognata, anch'ella da sempre sensibile al fascino della divisa. Gargiulo ringrazia le piante...la loro distruzione và a rilento: un po' alla volta, diciamo un paio di foglie.
... e qui, per dirti che bastano poche delle tue note una in fila all'altra e la mancanza svanisce, in una nuvola di appagante letteraria felicità.
RispondiEliminaBentornato Still.
Baci.
alkanette..i tuoi commenti sono apprezzati, sappilo. inoltre mi scuso per l'immotivata assenza, ma questioni indipendenti dalla mia volontà mi hanno impedito il ritorno a roma nei fine settimana, e a castelguidone m'è stato impossibile rimediare una connessione. ringrazio comunque i ladri che m'hanno svaligiato casa, costretto ad un anticipato rientro e finito di rovinare un'estate non partita col piede giusto. mai racconto fu più profetico...dannazione!
RispondiEliminaciao still. bentornato.
RispondiEliminaHaha! Ma sei bravo a scrivere... & tutto è bene quel che finisce bene!
RispondiEliminaPeccato per le piante però.
Bellissimo Still! Che storia..ritorno alla grande il tuo. Evviva.
RispondiEliminaStill sei sempre una garanzia, bentornato, io per cause di forza maggiore ho dovuto arrangiarmi e il tempo per venire a Roma è stato un lampo, giusto il tempo per stare con mio nipote in partenza per la Norvegia, vedere due persone care e poi di nuovo in partenza.
RispondiEliminaLa prossima volta che verrò a Roma (e stavolta non passeranno anni), ti contatterò sicuramente.
Grande Still
K
kappa..ti aspetto col cavaturaccioli pronto.
RispondiEliminazygadena..il ritorno era inopinato, ma tutto sommato va bene così.
jojoy..benvenuto, le piante poi ricrescono..
zumal..grazie, un abbraccio anche a te.
Bellissimo racconto Still, sei proprio forte... Gargiullo, eh, chi se lo aspettava.
RispondiEliminaHyero