quiete
con la "q" di "squalo"
non con la "c" di "scuola"
forse perchè è sfuggente come una preda
o perchè nessuno te la insegna
on air/art in manila : : the sweat descend
19 giugno 2007
16 giugno 2007
ol' skool
dico la mia quanto a certa moseka
..e aggiungo un po' del testo
"I'm sick of bitches shakin' asses
I'm sick of talkin' about blunts,
Sick of Versace glasses,
Sick of slang,
Sick of half-ass awards shows,
Sick of name brand clothes.
Sick of R&B bitches over bullshit tracks,
Cocaine and crack
Which brings sickness to blacks,
Sick of swoll' head rappers
With their sicker-than raps
Clappers and gats
Makin' the whole sick world collapse
The facts are gettin' sick
Even sicker perhaps
Stickabush to make a bundle to escape this synapse"
e ancora..
13 giugno 2007
chissà che fine ha fatto che su ebay mò se lo vendono a peso d'oro
ero piccoletto e c'avevo la febbre e per natale qualcuno mi aveva regalato il mangiadischi (il mio era gggiallo, come la punto che a giorni ahimè non sarà più..ma è tuttunaltra storia). la mia mamma tornò a casa con un 45 giri comprato sul banchetto al mercato, aveva la copertina tutta colorata e sembrava proprio un disco di favole indiane, mia madre forse per pigrizia non lesse il titolo, si fece intortare dai colori.
ricordo la sua espressione quando qualche ora dopo si accorse che su quel disco non raccontavano favole per bambini, ma cantavano una canzone dal titolo "alimò e taccitù". mio padre rimediò comprandomi "vengo anch'io, no tu no" di jannacci con "affida una lacrima al vento" di adamo sul lato b
..certe cose segnano.
domenica 17 al casale della cervelletta
eclettica 07
filippo gatti e riccardo sinigallia (l'unico che mi sia veramente piaciuto del concertone del primo maggio)
on air
con dedica a chi dico io
galopeira : : alimò & taccitù
e tanto per rimanere in tema una cover romanesca e mooolto greve del fenomeno sociologico del momento che va sotto il nome di "frangetta" o "milano is burning" (se non le sai le cose allora sàlle oppure cerca su vichipedia..oppure dagli di google o meglio ancora youtubba)
davide disko machine : : roma is burning
11 giugno 2007
mind
Marylea portava sempre orecchini di bizzarra fattura che, penzolando, raccoglievano anche le più minuscole stille di luce e le rimandavano brillanti tutto intorno.
pareva avesse un corto circuito perenne nella testa.
In effetti ai piani alti di TV corporation era considerata un vero vulcano e “mind”, il nickname che Grant il BOFH le aveva subito attribuito, era davvero appropriato.
La prima volta che aveva visto Marv era stato un pomeriggio di primavera tarda, lei fissava dalla finestra la gente che passeggiava per il parco quando trafelato era entrato Mel nel suo ufficio.
- dove cazzo sono le liberatorie per le interviste di stasera? - aveva urlato in preda all'ansia.
- Sono sulla tua scrivania da circa due giorni, Mel, e per favore calmati - aveva replicato lei, guardando oltre le sue spalle per inquadrare meglio l'omone entrato subito dopo di lui.
Marv era in preda ad un attacco di inadeguatezza fuori del suo ambiente naturale ed aveva preso a balbettare qualcosa come – tranquillo amico, ti stà dicendo che è tu...tutto a...a....a posto – smise di balbettare quando notò che Marylea lo stava fissando.
Mel, dal canto suo, smise di agitarsi non perchè rinfrancato dalla notizia delle liberatorie pronte, quanto sconcertato dall'improvviso silenzio del suo amico dietro di lui. Marylea riprese immediatamente possesso di quella imbarazzante dinamica e si presentò a Marv con un sorriso.
- oh..scusa Mary, lui è Marv, il mio amico che inchiostra devil alla marvel sulla quinta...ti avevo già parlato di lui? - fece Mel.
- non mi sembra ma è comunque un piacere conoscerti..Marv.- continuò a guardarlo negli occhi, e a spargere attorno scintille dal cranio. Marylea vedeva Marv fuori tempo e fuori luogo, di sicuro, ma quel ritmo unisono di neuroni lo sentiva oramai distintamente, come mai nella sua vita.
Con Mel aveva avuto una tresca leggera come pioggia d'estate, due anni prima, interrotta dalla tendenza di entrambi a guardarsi i piedi mentre camminavano equilibrandosi sulle rispettive vite, in poche parole la loro reciproca disposizione a cedere su alcunchè in favore della possibilità di qualcosa di duraturo era meno di zero. Qualcuno incolpa la città per questo, altri puntano il dito sulla voglia di emergere o sulla scuola che non insegna più nulla in merito a buoni sentimenti. entrambi sapevano di essere spiriti liberi e vogliosi di assaggiare il prelibato futuro ancora da cuocersi nel microonde della loro esistenza.
on air/melodium : : weird voices inside my head
pareva avesse un corto circuito perenne nella testa.
In effetti ai piani alti di TV corporation era considerata un vero vulcano e “mind”, il nickname che Grant il BOFH le aveva subito attribuito, era davvero appropriato.
La prima volta che aveva visto Marv era stato un pomeriggio di primavera tarda, lei fissava dalla finestra la gente che passeggiava per il parco quando trafelato era entrato Mel nel suo ufficio.
- dove cazzo sono le liberatorie per le interviste di stasera? - aveva urlato in preda all'ansia.
- Sono sulla tua scrivania da circa due giorni, Mel, e per favore calmati - aveva replicato lei, guardando oltre le sue spalle per inquadrare meglio l'omone entrato subito dopo di lui.
Marv era in preda ad un attacco di inadeguatezza fuori del suo ambiente naturale ed aveva preso a balbettare qualcosa come – tranquillo amico, ti stà dicendo che è tu...tutto a...a....a posto – smise di balbettare quando notò che Marylea lo stava fissando.
Mel, dal canto suo, smise di agitarsi non perchè rinfrancato dalla notizia delle liberatorie pronte, quanto sconcertato dall'improvviso silenzio del suo amico dietro di lui. Marylea riprese immediatamente possesso di quella imbarazzante dinamica e si presentò a Marv con un sorriso.
- oh..scusa Mary, lui è Marv, il mio amico che inchiostra devil alla marvel sulla quinta...ti avevo già parlato di lui? - fece Mel.
- non mi sembra ma è comunque un piacere conoscerti..Marv.- continuò a guardarlo negli occhi, e a spargere attorno scintille dal cranio. Marylea vedeva Marv fuori tempo e fuori luogo, di sicuro, ma quel ritmo unisono di neuroni lo sentiva oramai distintamente, come mai nella sua vita.
Con Mel aveva avuto una tresca leggera come pioggia d'estate, due anni prima, interrotta dalla tendenza di entrambi a guardarsi i piedi mentre camminavano equilibrandosi sulle rispettive vite, in poche parole la loro reciproca disposizione a cedere su alcunchè in favore della possibilità di qualcosa di duraturo era meno di zero. Qualcuno incolpa la città per questo, altri puntano il dito sulla voglia di emergere o sulla scuola che non insegna più nulla in merito a buoni sentimenti. entrambi sapevano di essere spiriti liberi e vogliosi di assaggiare il prelibato futuro ancora da cuocersi nel microonde della loro esistenza.
on air/melodium : : weird voices inside my head
8 giugno 2007
muri & puri
parte uno partono tutti
scamarcio 6 un sorco della madonna
basta paroloni fuori lame e bastoni
debbora lasciati portare dall'istinto
la ricreazione è finita blocco studentesco
parte uno partono tutti
attendo sperando che il primo se ne vada affanculo presto
on air
savath and savalas : : ya verdad
willy mason : :when the river moves on
scamarcio 6 un sorco della madonna
basta paroloni fuori lame e bastoni
debbora lasciati portare dall'istinto
la ricreazione è finita blocco studentesco
parte uno partono tutti
attendo sperando che il primo se ne vada affanculo presto
on air
savath and savalas : : ya verdad
willy mason : :when the river moves on
7 giugno 2007
a moveable feast
sofisticati ma non se la tirano, definiscono la loro musica anti-rock ma sono immediati e spontanei come nella migliore tradizione punk. The sharp things è un'orchestra pop sinfonica, da NYC. la risposta urbana agli arcade fire?
rivelazione.
sul loro sito è possibile ascoltare in streaming l'intero album.
on air/the sharp things : : an ocean part deux
rivelazione.
sul loro sito è possibile ascoltare in streaming l'intero album.
on air/the sharp things : : an ocean part deux
5 giugno 2007
hair (let the sunshine in)
al mattino ho la testa gocciolante ancora sogni sul cuscino, ci passo le dita in mezzo
li pettino
li spiccio
li riavvio indietro
così di notte ricominciano dall'inizio.
on air (con un pensiero al 40° anniversario di sgt. pepper)
all night radio : : daylight til dawn
holopaw : : cinders
heather duby : : love you more
li pettino
li spiccio
li riavvio indietro
così di notte ricominciano dall'inizio.
on air (con un pensiero al 40° anniversario di sgt. pepper)
all night radio : : daylight til dawn
holopaw : : cinders
heather duby : : love you more
1 giugno 2007
se, e sottolineo
se un locale mi chiedesse di mettere i dischi per l'aperitivo del sabato
metterei questa..
(e vedere di nascosto l'effetto che fa)
lasso the moon : : who the helter R U
metterei questa..
(e vedere di nascosto l'effetto che fa)
lasso the moon : : who the helter R U
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