il primo passo alzò il volume
il secondo imparò a ruotare all'esterno
al terzo restò a guardare il cielo
il quarto decise di fermarsi lì a pensare
quinto comprese come tornare indietro
il sesto fu il più difficile perchè rimbalzò
e rimbalzò senza fermarsi mai, poi capì come
al settimo comprese di dover arrivare sempre dal lato debole, da dove nessuno se lo aspetta
l'ottavo venne l'inverno
il nono si sciolse la neve intorno
il decimo lo portò allo scoperto e vide il nemico in faccia
l'undicesimo passo lo condusse al riparo dal vento, e quando smise di soffiare
mosse guerra, con urla risonanti, percuotendosi il petto
selvaggio
il dodicesimo prese aria e si tuffò nel profondo, a guardare l'abisso e fu preda di mostri
il tredicesimo tornato in superficie, si lasciò andare, al mare e alle onde e fluttuò
il quattordicesimo, fu anch'egli, infine, onda
il quindicesimo passo lo fece sulla riva, la sabbia era calda e non sapeva se altri passi lo stessero aspettando, tantomeno dove lo avrebbero condotto, così si sedette, sorrise, prese il taccuino e ne scrisse di quindici.
on air
radiohead & i.zion: : fifteen steps
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20 novembre 2008
12 maggio 2008
I'm gonna call my home
co NO scenza
cosc I enza
come dire che tra anima e cervello ci sono una piccola negazione ed un'espressione di sorpresa, ma che alla fine il prodotto siamo proprio NOI
on air/scarlett johannson : : anywhere I lay my head
cosc I enza
come dire che tra anima e cervello ci sono una piccola negazione ed un'espressione di sorpresa, ma che alla fine il prodotto siamo proprio NOI
on air/scarlett johannson : : anywhere I lay my head
24 aprile 2008
beato come rana su una foglia di ninfea
quiete estrema di un'attimo
lo stillpoint è un'entità invisibile. deve quindi essere definito come un'entità immateriale.
la quiete estrema fra due alternanze cicliche.
pensato materialmente, rappresenta il silenzio delle fasi di espansione e retrazione di tutto il sistema vivente
lo zero assoluto
ma in questo zero si nascondono diverse proprietà,
che sono biofisiche e con un estremo riserbo ci indica la strada da seguire. in questo modo, nella nostra rappresentazione, è il più alto e assolutamente unico legame tra silenzio e percezione.
esso rappresenta il vettore della comunicazione informativa
quale ponte di conoscibilità fra stimolo e risposta.
è il trasporto di una "risorsa" da un punto all’altro del sistema.
lui la vede così
..e a me piace parecchio
on air/my brightest diamond : : inside a boy
lo stillpoint è un'entità invisibile. deve quindi essere definito come un'entità immateriale.
la quiete estrema fra due alternanze cicliche.
pensato materialmente, rappresenta il silenzio delle fasi di espansione e retrazione di tutto il sistema vivente
lo zero assoluto
ma in questo zero si nascondono diverse proprietà,
che sono biofisiche e con un estremo riserbo ci indica la strada da seguire. in questo modo, nella nostra rappresentazione, è il più alto e assolutamente unico legame tra silenzio e percezione.
esso rappresenta il vettore della comunicazione informativa
quale ponte di conoscibilità fra stimolo e risposta.
è il trasporto di una "risorsa" da un punto all’altro del sistema.
lui la vede così
..e a me piace parecchio
on air/my brightest diamond : : inside a boy
10 aprile 2008
alta sopra la traversa
un vettore di forza che non si disperde nel movimento diventa materia.
un'emozione che non può diffondersi nella materia entra nello spirito.
clash covers compilation dedicata a daniele de rossi che alza le mani e abbassa la testa a fine partita, per ringraziare e scusarsi, non in segno di resa
kokolo : : the magnificent seven
afghan whigs : : lost in the supermarket
the fiery furnaces : : one more time
ed un podcast di coverville
captain tractor : : london calling
should I stay or should I go? : : living colour
junior murvin : : police & thieves
annie lennox : : train In vain
matthew ryan : : somebody got murdered
chumbawamba : : bankrobber
un'emozione che non può diffondersi nella materia entra nello spirito.
clash covers compilation dedicata a daniele de rossi che alza le mani e abbassa la testa a fine partita, per ringraziare e scusarsi, non in segno di resa
kokolo : : the magnificent seven
afghan whigs : : lost in the supermarket
the fiery furnaces : : one more time
ed un podcast di coverville
captain tractor : : london calling
should I stay or should I go? : : living colour
junior murvin : : police & thieves
annie lennox : : train In vain
matthew ryan : : somebody got murdered
chumbawamba : : bankrobber
27 febbraio 2008
flu
non è per il tuo magnetismo che mi affianco
solo
voglio conoscerti
e sapermi di più.
on air/
susanna & the magical orchestra : : condition of the heart
eugene francis jr : : poor me
alan cohen experience : : digital revolution
pulaski : : don't fade on me
laura reed : : what's goin on
infine visitate lei e vi manderà in mail il link per scaricare liberamente il suo intero EP, molto carino..
solo
voglio conoscerti
e sapermi di più.
on air/
susanna & the magical orchestra : : condition of the heart
eugene francis jr : : poor me
alan cohen experience : : digital revolution
pulaski : : don't fade on me
laura reed : : what's goin on
infine visitate lei e vi manderà in mail il link per scaricare liberamente il suo intero EP, molto carino..
12 febbraio 2008
(metem)psicosi
- perchè abbiamo così paura di morire?
- forse perchè c'è già successo?
on air/mark ronson : : just (rmx)
- forse perchè c'è già successo?
on air/mark ronson : : just (rmx)
13 novembre 2007
questions
cosa nasce da cosa?
ai suoi tempi mio padre avrebbe dato immediatamente la risposta giusta alla domanda quanto fa uno più uno ma il mio tempo non è lineare come la matematica che lo governa
e la domanda che mi si pone è invece quanto fa un cubetto di ghiaccio più un cubetto di ghiaccio
che se è inverno potrebbe pure fare due cubetti ma se fa caldo il risultato è un'unica pozzanghera.
dicono che secondo le leggi della meccanica non lineare il tessuto connettivo dell'organismo umano è autopoietico, ovvero che si fa da solo..
cioè non è qualcun altro che ci sta fottendo?
on air/
azeda booth : : dead girls
thao nguyen : : beat
ai suoi tempi mio padre avrebbe dato immediatamente la risposta giusta alla domanda quanto fa uno più uno ma il mio tempo non è lineare come la matematica che lo governa
e la domanda che mi si pone è invece quanto fa un cubetto di ghiaccio più un cubetto di ghiaccio
che se è inverno potrebbe pure fare due cubetti ma se fa caldo il risultato è un'unica pozzanghera.
dicono che secondo le leggi della meccanica non lineare il tessuto connettivo dell'organismo umano è autopoietico, ovvero che si fa da solo..
cioè non è qualcun altro che ci sta fottendo?
on air/
azeda booth : : dead girls
thao nguyen : : beat
19 giugno 2007
till next stillpoint
quiete
con la "q" di "squalo"
non con la "c" di "scuola"
forse perchè è sfuggente come una preda
o perchè nessuno te la insegna
on air/art in manila : : the sweat descend
con la "q" di "squalo"
non con la "c" di "scuola"
forse perchè è sfuggente come una preda
o perchè nessuno te la insegna
on air/art in manila : : the sweat descend
28 ottobre 2006
thru
quel che conta è il viaggio interiore
ed è così che andiamo scansando buche
alla luce di una luna eventuale.
a discrezione delle nuvole.
o del vento che le muove.
on air/the black keys::grown so ugly
ed è così che andiamo scansando buche
alla luce di una luna eventuale.
a discrezione delle nuvole.
o del vento che le muove.
on air/the black keys::grown so ugly
26 ottobre 2006
l'evoluzione naturale dei pesci
impara a credere
impara a scordare
impara a guardare
la luce
impara a nuotare
queste poche righe campeggiano al centro della prima pagina della mia tesi di osteopatia sui liquidi, il materialismo, la teleologia, riassumendone il contenuto e tracciando le linee successive del mio percorso.
nel bene così come nel male.
e non scrivo di lui perchè è un mio amico o perchè ha sposato un'amica mia che è tra le donne più belle e divertenti dell'universo.
nè perchè ho la fissa della musica "altra",
è proprio perchè lui scrive canzoni come nessuno.
ed è dal primo giorno di questo blog che il suo sito è tra i links qui accanto
ed ora ha anche uno spazio su myspace.
gli auguro tutto il bene possibile..
nell'aria a commuovermi ancora/filippo gatti::l'evoluzione naturale dei pesci
impara a scordare
impara a guardare
la luce
impara a nuotare
queste poche righe campeggiano al centro della prima pagina della mia tesi di osteopatia sui liquidi, il materialismo, la teleologia, riassumendone il contenuto e tracciando le linee successive del mio percorso.
nel bene così come nel male.
e non scrivo di lui perchè è un mio amico o perchè ha sposato un'amica mia che è tra le donne più belle e divertenti dell'universo.
nè perchè ho la fissa della musica "altra",
è proprio perchè lui scrive canzoni come nessuno.
ed è dal primo giorno di questo blog che il suo sito è tra i links qui accanto
ed ora ha anche uno spazio su myspace.
gli auguro tutto il bene possibile..
nell'aria a commuovermi ancora/filippo gatti::l'evoluzione naturale dei pesci
13 ottobre 2006
cosa trattiene le spire di kundalini?
certe idee costeggiano di notte, di nascosto, strade comunque poco battute.
per definizione, quando peschi nel torbido non sai mai cosa viene fuori.
on air/steven dunston::360 degrees
per definizione, quando peschi nel torbido non sai mai cosa viene fuori.
on air/steven dunston::360 degrees
10 ottobre 2006
fulcrum
sospeso tra terra e cielo
e se il cuore è un ponte
meglio non portare macigni
on air/manuok::untitled n°1 (vaka) sigur ròs cover
e se il cuore è un ponte
meglio non portare macigni
on air/manuok::untitled n°1 (vaka) sigur ròs cover
3 agosto 2006
senza (soluzione di) continuità
- Due sistemi nervosi regolano la nostra esistenza, uno volontario e l'altro, si dice, fuori dal nostro controllo. Dissociati da più della metà di noi stessi senza renderci conto di quello che ci succede. Quando ci si accosta ad una possibilità di ascolto e si comincia a sentire qualcosa, se ci si è disabituati a sentire, se si è diventati impenetrabili, presuntuosi, protetti da una corazza di convenzioni e abitudini, diventa pericoloso. Può succedere di sentirsi in compagnia di persone che non solo non capiscono e non comprendono, ma che anzi ne sono terrorizzate, e ciò può essere, come minimo, imbarazzante. Se non si è più in contatto con i propri sentimenti se ne perde il controllo. Quanto più ci si accosta a questo sentire, tanto meno i sentimenti sono sotto o fuori controllo. Sono e basta.
Quello che sente tanta gente è la paura di uscire, temono di farsela addosso, le governa il terrore che ad un certo punto le loro budella sfuggano al controllo e che gli venga un attacco di diarrea, oppure di inspirare l'aria e di non riuscire più a tirarla fuori, oppure che gli giri la testa dall'ansia e che cadano per terra. Ad alcuni di noi succede. E cosa ci danno? Ci danno i tranquillanti. Non ci danno attenzione, terapia.
Naturalmente questo accade quando uno spostato va da un altro spostato che ha la laurea in medicina.
La consapevolezza del nostro cuore, del respiro, nel profondo, delle nostre emozioni e dei nostri pensieri, dei nostri dolori nel rapporto con gli altri, fa sì che si apra tutto un mondo davanti a noi. È quello che ho scoperto nella mia vita, avevo perso quel contatto e cercavo di ristabilirlo misticamente, sessualmente. Ma talvolta è più importante l'interruzione del contatto tra il seno e la bocca, se lo svezzamento è stato precoce, e ancor di più il contatto interrotto con la madre prima ancora che essa sia diventata qualcosa di diverso da sé stessi, il taglio del cordone ombelicale prima che sia pronto per essere tagliato, perchè c'è un'altra puerpera da seguire e bisogna liberare la sala parto o perchè il ginecologo ha i biglietti per i Knicks al Madison e non vuole far tardi. Così, pochi secondi di differenza possono costituire una discriminante per tutto il resto della vita, un'inconscia minaccia al proprio cuore e alla propria respirazione, la causa di un continuo terrore.
Possiamo tornare indietro verso tutto ciò prestando attenzione al nostro respiro, al nostro cuore, alle nostre sensazioni. Forse sentiremo il nostro stomaco che si trova in uno stato di shock ombelicale, duro, teso, il cuore che sobbalza al minimo rumore e per quanto tranquillo sia il nostro respiro, in fondo ad esso sempre quel terrore. Da questo si può arrivare a molte cose: si può arrivare all'ulcera o all'ipertensione. -
Il dottor Cooper era un vecchio leone, ancora forte, capace di rimettere in piedi il paziente più depresso della costa est. E Mel non lo era di certo, non ancora. Erano seduti uno di fronte all'altro su vecchie e comode poltrone di pelle, la luce soffusa, le pareti piene di libri che aumentavano la convinzione dei pazienti, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, riguardo l'autorevolezza del vecchio psichiatra. Una barbetta bianca e curata faceva contrasto con la sua bocca ancora carnosa, vivida, gli occhi azzurri, si posavano sul viso di Mel a cercare in maniera discreta i segnali non verbali del disagio che aveva richiesto il suo intervento.
- Tu, mio caro Mel, hai cominciato a sentire. - continuò il dottor Cooper. - sei all'inizio di un percorso fatto di sofferenza, comprenderai quanto tu sia inadeguato, quanto tutto sia irrilevante, infine troverai il modo, anche giorno per giorno ed ogni volta diverso, per non vivere più questo terrore. Vedi Mel, - riprese – mia moglie sta morendo, ed io non trovo un motivo per non cercare il meglio per me. Non è egoismo, ma solo se riesco ad alzarmi al mattino e realizzare di esserne felice, posso esserle d'aiuto. Posso starle vicino come merita, farla ancora sorridere, posso darle terapia. E questo può essere solo grazie al contatto con la vita, all'ascolto dei miei sentimenti, dei miei desideri. - Mel prese una sigaretta dalla scatola offertagli dal dottore, l'accese, poi cominciò parlare..
il dialogo del dottor cooper è un libero adattamento di questa cosa qui
un pensiero di ringraziamento a sandro gindro, mio insegnante di filosofia in prima liceo, anche se solo per pochi mesi..
accompagnandolo sottobraccio in un'altra classe durante il cambio dell'ora, si accorse della mia tensione pre-interrogazione dell'ora successiva semplicemente ascoltando il battito accelerato del mio cuore attraverso il contatto..forse è grazie a lui se.
..già..!
nell'aria/4tet::iron man (black sabbath cover) via berkeleyplace
Quello che sente tanta gente è la paura di uscire, temono di farsela addosso, le governa il terrore che ad un certo punto le loro budella sfuggano al controllo e che gli venga un attacco di diarrea, oppure di inspirare l'aria e di non riuscire più a tirarla fuori, oppure che gli giri la testa dall'ansia e che cadano per terra. Ad alcuni di noi succede. E cosa ci danno? Ci danno i tranquillanti. Non ci danno attenzione, terapia.
Naturalmente questo accade quando uno spostato va da un altro spostato che ha la laurea in medicina.
La consapevolezza del nostro cuore, del respiro, nel profondo, delle nostre emozioni e dei nostri pensieri, dei nostri dolori nel rapporto con gli altri, fa sì che si apra tutto un mondo davanti a noi. È quello che ho scoperto nella mia vita, avevo perso quel contatto e cercavo di ristabilirlo misticamente, sessualmente. Ma talvolta è più importante l'interruzione del contatto tra il seno e la bocca, se lo svezzamento è stato precoce, e ancor di più il contatto interrotto con la madre prima ancora che essa sia diventata qualcosa di diverso da sé stessi, il taglio del cordone ombelicale prima che sia pronto per essere tagliato, perchè c'è un'altra puerpera da seguire e bisogna liberare la sala parto o perchè il ginecologo ha i biglietti per i Knicks al Madison e non vuole far tardi. Così, pochi secondi di differenza possono costituire una discriminante per tutto il resto della vita, un'inconscia minaccia al proprio cuore e alla propria respirazione, la causa di un continuo terrore.
Possiamo tornare indietro verso tutto ciò prestando attenzione al nostro respiro, al nostro cuore, alle nostre sensazioni. Forse sentiremo il nostro stomaco che si trova in uno stato di shock ombelicale, duro, teso, il cuore che sobbalza al minimo rumore e per quanto tranquillo sia il nostro respiro, in fondo ad esso sempre quel terrore. Da questo si può arrivare a molte cose: si può arrivare all'ulcera o all'ipertensione. -
Il dottor Cooper era un vecchio leone, ancora forte, capace di rimettere in piedi il paziente più depresso della costa est. E Mel non lo era di certo, non ancora. Erano seduti uno di fronte all'altro su vecchie e comode poltrone di pelle, la luce soffusa, le pareti piene di libri che aumentavano la convinzione dei pazienti, se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, riguardo l'autorevolezza del vecchio psichiatra. Una barbetta bianca e curata faceva contrasto con la sua bocca ancora carnosa, vivida, gli occhi azzurri, si posavano sul viso di Mel a cercare in maniera discreta i segnali non verbali del disagio che aveva richiesto il suo intervento.
- Tu, mio caro Mel, hai cominciato a sentire. - continuò il dottor Cooper. - sei all'inizio di un percorso fatto di sofferenza, comprenderai quanto tu sia inadeguato, quanto tutto sia irrilevante, infine troverai il modo, anche giorno per giorno ed ogni volta diverso, per non vivere più questo terrore. Vedi Mel, - riprese – mia moglie sta morendo, ed io non trovo un motivo per non cercare il meglio per me. Non è egoismo, ma solo se riesco ad alzarmi al mattino e realizzare di esserne felice, posso esserle d'aiuto. Posso starle vicino come merita, farla ancora sorridere, posso darle terapia. E questo può essere solo grazie al contatto con la vita, all'ascolto dei miei sentimenti, dei miei desideri. - Mel prese una sigaretta dalla scatola offertagli dal dottore, l'accese, poi cominciò parlare..
il dialogo del dottor cooper è un libero adattamento di questa cosa qui
un pensiero di ringraziamento a sandro gindro, mio insegnante di filosofia in prima liceo, anche se solo per pochi mesi..
accompagnandolo sottobraccio in un'altra classe durante il cambio dell'ora, si accorse della mia tensione pre-interrogazione dell'ora successiva semplicemente ascoltando il battito accelerato del mio cuore attraverso il contatto..forse è grazie a lui se.
..già..!
nell'aria/4tet::iron man (black sabbath cover) via berkeleyplace
28 giugno 2006
japanese drops
il dramma dell'acqua è una storia senza fine, dalla singola cellula all'intero universo
deve restare in costante movimento
non fermarsi
senza mai ristagnare
semplicemente scorrere
masaru emoto_la risposta dell'acqua
on air/cornelius::point of view point
deve restare in costante movimento
non fermarsi
senza mai ristagnare
semplicemente scorrere
masaru emoto_la risposta dell'acqua
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