27 giugno 2008

chat noir 3

- una cedrata col punt&mes se c'è, altrimenti un biancosarti con limone e ghiaccio -

il barista la guardò meglio, piccola ma bella, sensuale, seduta da sola da troppo tempo ormai e con gusti in fatto di aperitivi decisamente retrò. l'aveva notata subito, il modo in cui metteva gli occhiali da sole sui capelli come fossero un cerchietto, l'espressione divertita mentre ingannava il tempo leggendo un libro, accendere l'ennesima slim con un minerva, scuotere lievemente la mano per spegnerlo.

- perchè non sei venuto? cos'è un gioco? devo preoccuparmi per te? per me? - pensò buttando fuori il fumo lentamente dalle narici, finì il biancosarti ormai annacquato, fece guadagnare al segnalibro qualche posizione, si alzò e prima di andare via salutò il barista augurando la buona serata.

l'uomo che l'aveva urtata per sbaglio mentre scendeva le scale della metro se lo ritrovò seduto accanto nell'ultimo vagone, il profumo era lo stesso. ma il precedente contatto casuale non l'aveva scossa come adesso, che la sua coscia sfiorava quella dell'uomo.

- calore, puro calore -

e profumo, e voglia di abbandonarsi a quel contatto

- non sa cosa si è perso lo stronzo stasera a non venire all'appuntamento -

rivalsa, voglia, calore, puro calore e profumo. lasciò che la coscia si rilassasse del tutto, aumentò la quota di pelle che toccava i jeans del tizio, e aumentò il calore, cominciò a diffondersi, a salire lungo la coscia, su fino al bacino e alla pancia.


girl talk : : set it off

3 commenti:

  1. io tifo sempre per il meteorite, eh, che la violenza mi fa paura

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  2. miiii..eddiemac, non ci posso credere ;-)


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  3. cioè apophis è pure in anticipo?

    altro che trenitaglia!



    il biancosarti però è più maschile, la facevo una tipa da brancamenta...

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