Tornò in porto stanco, le ultime luci dei locali andavano via via spegnendosi. Un ubriaco poggiato all'unico lampione che a malapena illuminava la banchina, sembrava assorbirne tutta la luce. Il tempo di ormeggiare la barca, scaricare la cassa di pesce e le bacinelle coi palàmiti e l'ubriaco s'afflosciò a dormire ai piedi del lampione. Cos'è che decide di un pesce, restare a nuotare in un porto puzzolente oppure abboccare ad un'amo in acque libere?
si sedette su una cassa ed il lampione esalò il suo ultimo respiro come ogni notte..
on air/13&god::man of station
la domanda sul pesce fa pensare..puzza e vita o libertà e morte?e dove davvero decidiamo?e poi chi decide?
RispondiEliminameglio per me oggi ancorarmi al divano, non resisto appena vedo un amo.
zumal..questo è un post al contrario, ho scritto prima l'epilogo ma partendo da quella domanda. io non resisto alle acque libere, non più.
RispondiEliminatra il prologo e l'epilogo ci dovrebbe essere una storia..provo a scriverla per sacripante! chissà come viene..
RispondiEliminanon riesco mai a resistere alla tentazione di andare a sbirciare le ultime righe, lo so è un brutto vizio, ma non posso farci niente!
RispondiEliminaIn libreria inizio a guardarmi intorno, sfoglio qualcosa e di questo leggo prima l'epilogo e poi il prologo, se mi attirano compro il libro e corro a casa a sbranarmi la storia... Scrivila dai!
l'avevo capito quale era il tuo epilogo. pensavo a me..
RispondiEliminanautike..scrivere per me è davvero difficile, mi vengono di getto i prologhi e gli epiloghi, quel che c'è nel mezzo resta sempre nascosto chissaddove..
RispondiEliminazumal..sospettavo che avessi capito, sei molto psicologo :-D
la storia è già tutta dentro il foglio, non bisogna far altro che metterlo in controluce e... leggerla
RispondiEliminaAmico stillpoint...è l'effetto dello straniamento che ci provoca questo mondo per il quale non siamo mai della forma adatta...o troppo piccoli o troppo grandi...o troppo dritti o troppo storti...o magari devo smetterla con la psilocibina... ;-)
RispondiEliminaFacciamo una via di mezzo? La droga dei passanti?
RispondiEliminaio da piccola invece (ma anche un pò adesso)
RispondiEliminanon sapevo iniziare e non sapevo finire.
però nel mezzo ci mettevo sempre un mucchio di roba.
vorrà pur dire qualcosa...
Chissà quali strani anticorpi della nostra società abbiano agito in modo tale da far sì che l'ovvia relazione spazzolino elettrico-progressismo sfiduciato, passasse in sottotraccia? ;-)
RispondiEliminaAnche a me viene sempre in mente l'inizio e la fine delle storie, quello che c'è in mezzo è terreno melmoso e infido.
RispondiEliminaCiao, Zyga