9 aprile 2005

prologo

Tornò in porto stanco, le ultime luci dei locali andavano via via spegnendosi. Un ubriaco poggiato all'unico lampione che a malapena illuminava la banchina, sembrava assorbirne tutta la luce. Il tempo di ormeggiare la barca, scaricare la cassa di pesce e le bacinelle coi palàmiti e l'ubriaco s'afflosciò a dormire ai piedi del lampione. Cos'è che decide di un pesce, restare a nuotare in un porto puzzolente oppure abboccare ad un'amo in acque libere? 
si sedette su una cassa ed il lampione esalò il suo ultimo respiro come ogni notte..


on air/13&god::man of station
 

12 commenti:

  1. la domanda sul pesce fa pensare..puzza e vita o libertà e morte?e dove davvero decidiamo?e poi chi decide?

    meglio per me oggi ancorarmi al divano, non resisto appena vedo un amo.

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  2. zumal..questo è un post al contrario, ho scritto prima l'epilogo ma partendo da quella domanda. io non resisto alle acque libere, non più.

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  3. tra il prologo e l'epilogo ci dovrebbe essere una storia..provo a scriverla per sacripante! chissà come viene..

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  4. non riesco mai a resistere alla tentazione di andare a sbirciare le ultime righe, lo so è un brutto vizio, ma non posso farci niente!

    In libreria inizio a guardarmi intorno, sfoglio qualcosa e di questo leggo prima l'epilogo e poi il prologo, se mi attirano compro il libro e corro a casa a sbranarmi la storia... Scrivila dai!

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  5. l'avevo capito quale era il tuo epilogo. pensavo a me..

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  6. nautike..scrivere per me è davvero difficile, mi vengono di getto i prologhi e gli epiloghi, quel che c'è nel mezzo resta sempre nascosto chissaddove..

    zumal..sospettavo che avessi capito, sei molto psicologo :-D

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  7. la storia è già tutta dentro il foglio, non bisogna far altro che metterlo in controluce e... leggerla

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  8. Amico stillpoint...è l'effetto dello straniamento che ci provoca questo mondo per il quale non siamo mai della forma adatta...o troppo piccoli o troppo grandi...o troppo dritti o troppo storti...o magari devo smetterla con la psilocibina... ;-)

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  9. Facciamo una via di mezzo? La droga dei passanti?

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  10. io da piccola invece (ma anche un pò adesso)

    non sapevo iniziare e non sapevo finire.

    però nel mezzo ci mettevo sempre un mucchio di roba.

    vorrà pur dire qualcosa...

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  11. Chissà quali strani anticorpi della nostra società abbiano agito in modo tale da far sì che l'ovvia relazione spazzolino elettrico-progressismo sfiduciato, passasse in sottotraccia? ;-)

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  12. Anche a me viene sempre in mente l'inizio e la fine delle storie, quello che c'è in mezzo è terreno melmoso e infido.

    Ciao, Zyga

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