27 aprile 2005

la sòra rosa

pranzo fuori in occasione del mio quarantatreesimo compleanno, avendo trovato inopinatamente chiuso il ristorante di fiducia, s'è ripiegati su una bettola niscosta (termine romanesco per nascosta) a via labìco, dalla sòra rosa...cheddire, bucatini all'amatriciana, sformato di patate, cicoria ripassata col peperoncino, patate al forno e acqua minerale, totale diciotto euri in tre. su prenotazione fanno anche pesce, volete il telefono?

ho preso un nuovo disco duro e una mezza chilata di memoria ad accesso casuale, prima di mettermi a smanettare devo ricordarmi di fare becàp...devo fare il becàp, devo fare il becàp, devo fare il becàp

25 aprile 2005

&20

le amiche di maria
sabato sera a teatro ho visto un musical dal titolo nunsense, gioco di parole tra nun (suora) e nonsense: cinque suore mettono su uno spettacolo per raccogliere fondi, e fin qui niente di strano..altre ben più famose storie si dipartivano dalla medesima premessa.
cinquantadue suore muoiono per colpa della suora addetta alla cucina rea di aver preparato un letale consommè a base di finocchio, la madre superiora, sopravvissuta casualmente insieme ad altre quattro consorelle acquista contemporaneamente 48 esequie e un proiettore per il convento, si rende successivamente conto che i soldi per le ultime quattro sepolture non sono sufficenti e non trova di meglio che sistemare temporaneamente i cadaveri delle sventurate nel congelatore..ma l'ufficio d'igiene incombe, servono subito i soldi per cavarsi d'impaccio. suor maria regina, madre superiora delle piccole sorelle del certosino zelo, ha un debole per le luci del palcoscenico, e per gli effetti di strane droghe nelle quali s'imbatte casualmente. suor maria uberta, responsabile delle novizie, gentile ma rigorosa, canta con voce possente e con venature soul. suor robertanna è la suora "di strada", sia perchè è la preferita dai ragazzini delle periferie suburbane, sia perchè è nata e cresciuta nelle strade, gran voce. suor amnesia, giunta al convento senza aver nessuna cognizione della propria identità, colpa di un crocefisso cadutole sulla testa, cerca di ricostruire il suo passato, cantando e duettando con un pupazzo-suora che anima da ventriloqua. infine suor maria leonella, la novizia, che attraverso la danza cerca di accostarsi a dio. questi i personaggi protagonisti di una commedia musicale off-broadway messa in scena nell'85 a new york, tradotta e rappresentata in più di venti paesi, in scena al flaiano di roma. io ho riso dall'inizio alla fine, sofia incantata e tutto il teatro s'è davvero spellato le mani per queste cinque talentuose ragazze. chissà se replicheranno a roma oltre il 30 aprile, e se riusciranno ad avere contratti da altre parti, si parla forse di milano, se così non fosse sarebbe un peccato perchè davvero meritano..

devils & dust
lo stup ha anticipato il mio regalo di compleanno facendomi trovare sotto una bottiglia di corona, birra da femmine, l'ultimo di bruce springsteen. che dire? m'è piaciuto, sia la birra che il disco, subito, al primo ascolto, al primo sorso. qualcosa di nuovo ed al contempo noto, blues che emerge prepotente tra note mascherate di country, voce inusualmente in falsetto, a tratti. atmosfere disegnate con una vecchia chitarra acustica, piccole pennellate d'armonica, un lavoro che non è di un folk singer, tantomeno di un rocker, non è tom joad nè nebraska, anche se nel medesimo filone acustico. al solito springsteen si apprezza di più se ascoltato in viaggio, aspetto quindi un ascolto su strada, più attento e ripetuto, aspetto i testi tradotti, per dare un giudizio completo, intanto è un bel lavoro,  da sentire bevendo una birra leggera e fresca.

devils & dust/2
i biglietti del concerto del 6 giugno costano un occhio, il palalottomatica (cambia il nome ma l'acustica è la stessa del terribile palaeur) non garantisce un ascolto decente. decido di rinunciare al boss, magari gli stessi soldi li investo per gli arcade fire a milano il 24 maggio.

25aprile1945
il rumore dei mezzi americani che arrivavano dalla tiburtina si sentiva dalle terrazze, innaffiate di sole, tra lenzuola bianche e stese ad asciugare. quel giorno bastò girare lo sguardo, rivolgendosi verso la piazza davanti la chiesa, per vedere l'ultima uniforme grigia di un soldato tedesco impaurito, sgusciare tra macerie e tavole di legno. in fuga, a piedi. finalmente. (da un racconto di mio padre piccolino)

23 aprile 2005

pubblicità

umore migliore col selenio corri a nascondere i tuoi capelli che imbiancano corri più veloce se stai leggero via tutte le idee i pensieri una nuova auto e desisteranno dal rincorrerti ancora più rilassato barba fatta il meglio di un uomo confuso tra uomini un caffè forte per essere meno confuso al mattino denti più bianchi per sorridere per tutto quel che c'è intorno sorriso incoerente con tutto quel che ho visto, fin'ora. quale paradiso accoglierà l'anima del commercio?
saltello veloce ed irrequieto come se avessi sabbia cocente sotto i piedi, come se il mio unico scopo fosse trovare un immediato refrigerio, mi ritrovo spesso sotto l'ombrellone sbagliato.

20 aprile 2005

ciprinidi

wanda: "...anche la basilicata al centrosinistra..."
gerardo "...al centrodestra solo il vaticano.."

19 aprile 2005

dita pe(n)santi su una tastiera

viaggio da fermo
mentre il resto intorno si muove veloce
mi siedo in preghiera tra un antifurto che modula come un muezzin e immondizie in loop  
cerco spazio
chiedo tempo
afferro pensieri per il bavero
parole che infine scorreranno in gesti che rimbalzano di echi.

on air/the frames::dream awake

16 aprile 2005

meccanogadda

Guardo ciò che la televisione disegna sulle pareti. Luci, colori e bagliori si alternano sui muri bianchi avventurandosi tra chiodi che non sostengono più quadri. Pensieri appesi ad un filo di Arianna tornano a casa dondolando, fuori di qui qualcuno grida in una lingua che non conosco, ma capisco la rabbia, comprendo il dolore. Piange di continuo la fontanella all'angolo, passa un cane che dopo aver bevuto lacrime corre via. Chiudo la finestra, spengo la tivvù e fà già meno freddo.



on air/a perfect circle::judith

14 aprile 2005

regina

ogni respiro
ogni battito del cuore
nelle pieghe del vestito
tra le ciglia
il vento lo agita
me ne porta l'odore
ne sento il sapore
quando mordi il cuscino
onda dopo onda
tra gemiti e tremori.
gocce imperlano la schiena
quali sussulti temi?


on air/queens of the stone age::little sister

12 aprile 2005

il cinema italiano

wanda: "..ma tu hai paura di colpi di coda del regime dopo le regionali?"
gerardo: "..come spieghi troppo belli, altrimenti?"
wanda: "..già.."

9 aprile 2005

prologo

Tornò in porto stanco, le ultime luci dei locali andavano via via spegnendosi. Un ubriaco poggiato all'unico lampione che a malapena illuminava la banchina, sembrava assorbirne tutta la luce. Il tempo di ormeggiare la barca, scaricare la cassa di pesce e le bacinelle coi palàmiti e l'ubriaco s'afflosciò a dormire ai piedi del lampione. Cos'è che decide di un pesce, restare a nuotare in un porto puzzolente oppure abboccare ad un'amo in acque libere? 
si sedette su una cassa ed il lampione esalò il suo ultimo respiro come ogni notte..


on air/13&god::man of station
 

7 aprile 2005

epilogo

..rimanevano solo stelle di solito, e un cielo nero. Un filo di fumo dopo la battaglia contro il vento, armato solo di minerva e una sigaretta tra le labbra.

6 aprile 2005

primavera di pesci rossi

gerardo: "abbiamo vinto le elezioni!"
wanda: "sì, ma è morto il papa.."
gerardo"..."
wanda: "..?.."
gerardo: "inutile, quindi, sperare di fare all'amore stasera.."

4 aprile 2005

namastè (pensieri sparsi)

chi ti ama davvero ti chiede se hai mangiato, se stanotte hai dormito bene o se sei felice. le cose fondamentali, insomma. tutto il resto meglio lasciarlo andare, certe volte.

 io e il mio lapislazzuli vibriamo insieme, stesse frequenze. scossi, autoalimentiamo la nostra agitazione.

l'album del nonno, vecchie fotografie sul tavolo (giovani sorridenti, ufficiali tedeschi davanti alla porta di Brandeburgo, donne abbigliate di sguardi maliardi ed il viso di un uomo, in borghese, fuori tempo e fuori luogo, forse un contadino figlio di contadini con quel viso a dire ma che succede? che succederà?). bisogna ricordare per non fare gli stessi errori, occorre memoria per farne di nuovi.

la paura di avere qualcuno alle spalle è solo perchè gli occhi sono davanti, ma è solo un'ombra quella che segue i tuoi passi, la tua.

on air/big country::just a shadow