From: marv luisetti
To: marylea
corro e non so dove cadere, già l'odore del mattino m'impedisce di dormire ed è ancora notte fresca. solo pazzo come le mie mani e le mie intenzioni, ma è follia che cura e mi regala talvolta distorte epifanie di dei ed antiche civiltà, luci che si riflettono sul lago lasciando intuire il respiro degli amanti sulle sue rive. alberi e fronde mi nascondono al cielo e al suo sguardo magnanimo, malaventura per chi si avvicina alle radici di quelle fatali verità chè nongià nascere, ma negarsi, è morire. pazzo come un uccello felice delle sue ossa cave e leggere, come foglia che implori il vento affinchè la porti via da un albero che non l'ama più, come l'acqua che salta e rumoreggia, come un granello di sabbia nel deserto che scopre di non essere il solo a non sopportare più tutto quel silenzio...tutto questo silenzio senza acqua nè sole, sono ancora il lupo che s'aggira di notte in cerca di droga, sono farfalla inutilmente inseguita da una foglia innamorata (in ultima analisi è la terra che l'attira) e che il vento non considera, sono il vento che illude la foglia di fughe d'amore, sono il bruco che ero e che di foglie si nutriva per poi volare via, sono la malìa dei colori delle ali di farfalle che innamorano foglie. non il vento le asciuga nè il mare conosce le mie lacrime benchè ne siano figlie, stesso sale a bruciare ferite così profonde che è difficile vedere. tutti i miei sensi a raccolta questa notte, per capire qualcosa, per carpire parole e suoni dall'universo e metterli qui, in ordine, a guardia del mio cuore, a parar devastazioni, barbare invasioni e cicliche, tornano e spasmi e urla e risvegli sudati e stanche mattine e notti di sogni che si sciolgono sul cuscino, acqua che scorre e rumoreggia il mio sangue nelle vene, sento che batte forte e puro malgrado l'aria che respiro, selvaggio, è questa la foresta e questo è l'orrore. corro pazzo di notte, volando di fiore in fiore, cadendo talvolta e lieve mi poso, per poi alzarmi violento a spazzare le onde del mare incuranti se piango...e quando il sole scompare, misteriose rivoluzioni, si leva il mio grido, alto a spaventare chi domattina si alzerà a malincuore ma lo farà comunque, chi non cambierà canale, chi avendolo accanto non farà l'amore. sono il bastone che il cane non vuole rincorrere, sono lo sguardo feroce del suo padrone che così non si diverte, sono le scarpe che
calpestano foglie, ne sono il rumore ed il divertimento, sono la scritta sul muro che nessuno cancella, sono la falce, sono il martello e sono ancora il lupo che s'aggira di notte in cerca di droga...
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