terza ed ultima parte di angels in america: harper sulla terrazza, scalza e bagnata, davanti a manhattan dice a joe (all'incirca).."non sarà l'acqua, la gente rimane comunque a galla, il fuoco, sarà il fuoco il segno dell'apocalisse, l'inizio della fine"..sullo sfondo due profetiche torri gemelle non censurate. il dialogo finale della strana combriccola (un ex-profeta che da 5 anni sopravvive all'aids, un infermiere/angelo omosessuale di colore, il fidanzato ebreo dell'ex-profeta e la mamma mormona di joe) riguarda le aspettative vissute all'inizio degli anni novanta, la perestrojka, il crollo del muro..si conclude con la donna che ripone le sue speranze nella jugoslavia.
le ultime righe di "54" dei wu ming, pagina 666 val bene di sottolineare, recitano.."iniziato nel maggio '99, durante i bombardamenti NATO su belgrado. consegnato all'editore il 21 settembre 2001, in attesa dell'escalation."..
l'11 settembre 2001 ero completamente fuori dal mondo, mentre molti si affannavano a capire, o invocavano bombardamenti sulla striscia di gaza, comunque inghiottiti dall'orrore di quel giorno e di quelli che sarebbero seguiti, io preparavo la stanza di sofia, sarebbe stata dimessa dall'ospedale dopo 25 giorni in unità di terapia intensiva neonatale. ero di un altro pianeta, altri sentimenti, totalmente opposti a quelli della maggior parte del globo, mi nuovevano. e scrissi..
negli occhi l'acqua e il sole
nelle membra roccia
fuoco nel cuore
nuvole ad inquietarti
e vento
a disperderle presto
tutto non scorre sempre e comunque
alcune cose tornano
come onde
...onde..acqua...ma non sarà l'acqua, almeno a giudizio di harper.
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