"impara a credere, impara a scordare, impara a guardare la luce, impara a nuotare, è l'evoluzione naturale dei pesci"
bagna scogli taglienti e spiaggie che accolgono
scivolando in mille rivoli
o pian piano s'assorbe
lasciami la luce accesa
quella delle stelle mi ferisce
e la luna è troppo lontana per chiarire qualcosa
sogni agitati
promesse di passaggi a nord-ovest
tra i ghiacci del cuore
e le schegge affilate del desiderio.
sacche di resistenza nei sobborghi dell'anima.
"perchè non spero di tornare più, perchè non spero di voltarmi più
scoprire tra i tanti una sagoma nuova
trovare, amare e poi dimenticare
perchè ritornano le verità perchè ritorna tutta la banalità e buca le tempie il più crudo ricordo..
e quando qualcuno si cambierà d'abito
io resterò qui
e quando qualcuno si volterà indietro
io non ci sarò più"
prendo in prestito i testi di Filippo Gatti, vorrei avere una chitarra elettrica appesa al collo e saltare piegando le ginocchia stordito da wattaggi esagerati, oppure sudato su un campo di pallacanestro scappare in contropiede..o solamente non fare più i sogni di questa notte.
...meglio fare brutti sogni, che non sognare affatto. Felice giorno.
RispondiElimina...brutto sogno...brutta realtà...dove è il confine??? Gli occhi inondati di lacrime al risveglio, un sorriso che fa capolino "per fortuna era solo un sogno"... voltare lo sguardo... "...è la realtà!!"
RispondiEliminaRimbalzo, apertura, contropiede. Facevo così. Anche coi sogni. Sono sempre due punti, credimi. Segnati diretti o ai liberi, ma fai sempre due punti... e il sogno se ne va.
RispondiElimina1 contro 1 a metà campo?...
RispondiEliminadài..palla a te e chi segna riattacca, s'arriva a 10, rivincita e bella a 20.
OT: la mia canzone preferita dall'adolescenza è "One"... sono commossa! :-)
RispondiElimina