6 maggio 2005

le risposte del mare




Talvolta il mare parla, esprimendo concetti articolati, messaggi di senso compiuto.
Il mare delle isole greche parla da millenni, certi giorni canta accompagnato dai suoni che il meltemi produce sfiorando le funi e gli alberi delle navi al riparo in porti e rade.
Ghiorgos lo ascoltava sempre molto attentamente in barca durante le notti di pesca, suo unico sostentamento. Dopo aver srotolato metri e metri di lenza, e guardato affondare centinaia di ami innescati con pezzi di sarda, si concedeva un piccolo tempo in cui immaginare le parole del mare in risposta alla sua solita domanda, meglio restare qui al sicuro e con poche prospettive o partire, per cercare fortuna altrove?
Per lui il mare non dispensava solo la vita, diceva cose, dava risposte, ma si doveva essere attenti,  bisognava meritarlo, guadagnare la sua fiducia, conoscerlo a fondo. Le ore trascorse ogni notte in barca richiedevano poi riposo e lavoro a terra, il mare è fatica per chi ci vive, mentre agli occhi di un villeggiante estivo è solo una festa ininterrotta.
La mattina che la vide scendere dal traghetto inondava di sole il porto, il riverbero non consentiva a nessuno di guardarla negli occhi, evidente ed agitata come una ginestra fiorita sul ciglio di una strada. I bagagli pesanti non le impedivano di camminare elegante tra i turisti che arrivavano, sudati, eccitati. Spigliata ed esile, sbarcava vestita di incoscienza, leggera come i ragazzi quando escono al pomeriggio dopo aver fatto tutti i compiti.
I giorni delle sue vacanze trascorsero veloci, tra la spiaggia e il cafenion alla sera, si conobbero davanti ad un caffè greco, il pescatore la vide impacciata e spiegò con calma ed in inglese che il caffè ha bisogno di tempo, al contrario dell'espresso da buttar giù in pochi, rapidi sorsi o al caffè americano da portare con sè mentre si lavora. Il caffè greco vuole pace, tempo e quiete, la polvere fine decanta sul fondo della tazzina mentre si parla, si gioca, si guarda il sole che scende piano. S'innamorarono come è giusto che fosse, ma venne presto il tempo di ripartire, la fine delle vacanze. Un buon motivo per andare via con lei, un buon quesito da porre al mare che rispose quella notte con la pesca più fruttuosa di cui l'avesse mai gratificato.
Conobbi Ghiorgos anni dopo, durante le mie ferie estive e non sapevo niente del mare che parla. Una volta mi portò a pescare con lui e m'insegnò ad ascoltare, a slamare il pescato, a distinguere il pesce pregiato da quello da zuppa. Lei l'avrebbe preparata il giorno dopo nella loro piccola taverna bianca con le finestre azzurre, gatti e tavolini sotto un pergolato fresco dove stare in pace, aspettando con calma il tramonto, lasciando decantare la polvere fine di un caffè greco.
Io? sono solo un uomo di città poco avvezzo ad ascoltare chicchessia, impigliato negli eventi come un moscone tra le tende.
Qualche giorno fa ad Ostia, dopo pranzo, sono rimasto a guardare il mare dalla riva, ad oscillare insieme, onda dopo onda, con un'espressione perplessa sul viso forse dovuta a domande ricorrenti: quando arriva l'estate? verrà mai pubblicato un mio racconto? la digerirò la pasta con le cozze? Un'onda più lunga delle altre è arrivata fino ai miei piedi, e con i calzini fradici e le estremità ghiacciate sono tornato confuso al bar del ristorante, per cercare conforto in un caffè con la sambuca.
Quando parla, il mare esprime concetti articolati, messaggi di senso compiuto, certe volte però è difficile capire.

8 commenti:

  1. vabbè lo metto anche qui, l'ha fatto pure wos..

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  2. Be'... dopo che te l'hanno pubblicato io mi sento tra i super-privilegiati che l'avevano potuto leggere in anteprima!

    Bravo still, complimenti! :-)

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  3. ... che bello, non sapevo ti avessero pubblicato ... L'arte dello scrivere resta una delle più straordinarie, anche se la praticano in parecchi, pure bene, devo ammettere...


    Bello, molto toccante ed efficace.

    A presto


    A proposito, metti sul comodino anche Carne e Sangue di M. Cunningham

    ;o)

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  4. Belloo Still...mi ha fatto ripensare a "Mediterraneo" che ho tanto amato (la fuga poi per me è il tema dei temi), c'è poi chi ha il coraggio di rimanere, anche io sto provando ad averlo, però com'è dura! Ti faccio una carezza con manine di luce oggi in versione Vassilissa.

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  5. zygadena..mediterraneo resta uno di quei film che...sarebbe lunga da spiegare, è in cima alla mia lista, comunque.

    barbie..ho preso nota. piuttosto dovrei vincere la pigrizia ed aggiornare il comodino ed il lettore ciddì. prima o poi.

    alkanette..scrivere per me è fatica vera, e non sono mai sicuro del risultato. grazie per gli incoraggiamenti. davvero.

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  6. bene bene, sono proprio contenta di poter condividere carne e sangue con qualcuno. libera interpretazione.

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  7. Presto, magari lunedì posterò anche io qualcosa sul mare, un raccontino (dai così ti faccio un po' di concorrenza..!) vieni a leggerlo

    ciao Zyga

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  8. Molto bello davvero, complimenti. Mi hai ricordato il mare, i colori, il caffè della Grecia che da diversi anni è la mia meta estiva. Conosci Skiros?

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