6 maggio 2005

ora di pranzo

Un colpo secco e la testa volò via. "Neanche un filo di sangue, più accurata del canaro.." rabbrividì Cleo. La signora Ines prese le forbici trinciapollo e, appunto, cominciò una toracotomia poco delicata sul pennuto ormai decapitato e spiumato.
"magari ci scappa un polmone anche per me.." e la gatta si strusciò ruffiana tra le gambe del tavolo e quelle di Ines, provocandole un brivido ascendente.
"..ghh!..cough!" tossì wanda
"..gasp!.." gli fece compagnia gerardo.
"un pezzetto solo, però..capito?" fece Ines ad alta voce, come se la scarsa comprensione tra animali ed esseri umani si potesse ricondurre semplicemente ad un motivo di acustica. Lasciò cadere vicino alla gatta un pezzo di materia rossa e porosa, che in un battibaleno scomparve in un tripudio di denti aguzzi e lingua rasposa.
"Col resto ci faccio il sugo per domani.." programmò Ines, "er sugo co' le regajie de pollo, nonna me lo faceva sempre eppoi i cervelletti fritti..pora nonna mia.." sospirò.
Mise sul fuoco un battuto di cipolla e guanciale, un filo d'olio, il tempo di terminare la pulizia del pollo e per la casa si sparse un profumo di paradiso. Uno di quegli odori che senza filtri giungono all'archeocerebrum attraverso i recettori del nervo olfattivo, non per niente il primo dei nervi cranici. Uno di quegli odori che non sopporta di essere contenuto in una cucina, desideroso di conoscere il mondo esterno, impossibile da fermare. Fu come se una sferzata di elettricità attraversasse il condominio tutto.
"..hhhh!!.." gemette wanda.
"...coff..coff.." stravolto oramai gerardo.
Contemporaneamente un cane cominciò ad abbaiare, i gatti del giardino a miagolare, un bimbo pianse piano poi prese ad urlare inconsolabile, qualcuno fece cadere un piatto, un vecchio bestemmiò.
Ines si segnò mentre faceva scivolare piano il pomodoro nel tegame, lo sfrigolìo coprì i lamenti condominiali, cosicchè non seppe mai cosa aveva prodotto quell'odore nelle vite altrui.
Enrico, il marito di Ines, uscì dal torpore, scosso anche lui dal profumo del sugo, tendeva spesso a confondere gli odori prodotti dall'arte culinaria della moglie con i feromoni della stessa. Per non saper nè leggere nè scrivere le mise una mano sul culo ormai abbondante, Ines sbuffò, fingendosi infastidita.
"..Erì..fermete 'n po'..te le cionco le mani. Fà quarcosa de utile 'nvece..cambia l'acqua ai pesci rossi..và!" disse.
wanda ansimò : "...era.."
"..ora..!" completò gerardo.

11 commenti:

  1. Che ricordi!! Nonna mi dava i "rognoncini"..che poi a me piacciono anche le animelle, il polmoncino, la corattella, la trippa: Sono la regina daaa frattaja:)


    Mi posso autoinvitare dalla signora Ines?

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  2. PlacidaSignora..Ines cucina da dea, effettivamente.

    epiploon..regina daaa frattaja detto da un chirurgo fà un certeffetto.

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  3. Io adoro il fegato (che fa bene perchè contiene molto ferro..)

    ciao!

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  4. ..occhio a pulirlo bene il fegato, che se ti mangi per sbaglio la colecisti (soprattutto nel cappone, che ce l'ha piccola) è il caso di dire che sò cazzi AMARI..non per niente c'hanno fatto pure un film (che se la memoria non m'inganna era anche un pò zozzo:))

    "Luna di Fiele" :)

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  5. ...non puoi massacrarmi il piacere del fegato..ogni cosa buona possiede in sè un margine di "rischio"...

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  6. nonono il fegato è bono, chi te lo massacra, solo che la colecisti, se te la mangi è di un amaro che ti fa passà il piacere del fegato:)

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  7. fegato? hanno tentato di farmelo mangiare un volta, non hanno ottenuto un gran successo... dopo tanti elogi sembrerà impopolare ma... come si fa a mangiare quello schifo? ah no! schifo non si può dire, riformulo: come si fa a mangiare "quella cosa che non mi piace?

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  8. zygadena & epiploon..a volte bisogna prendere il rischio di mandare giù bocconi amari, bisogna avere fegato. insomma.

    nautikè..è con la cipolla tutta bella rosolata, insieme ad un taglio in fette sottili, che si ha la migliore riuscita. cinque stelle, sei forchette e bacio in fronte. da provare assolutamente.

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  9. Grazie del sostegno Still...il fegato è proprio la metafora della vita!

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