31 dicembre 2006

strange days


da quella storia anche senza portare gessi ne ero uscito comunque con le ossa rotte.
nuvole scure m'inseguivano nella corsa verso il mare, in gioventù ero solito leccarmi le ferite emotive durante lunghe passeggiate sulla spiaggia, e spingendo sull'acceleratore sentivo già il dolore mordere con meno accanimento.
in più erano giorni che quel motivetto nella testa non mi abbandonava.
un motivetto conosciuto ma non riconosciuto, camminando per la strada lo fischiettavo persino, sperando me ne sovvenisse il titolo, e così forse, ad occhi disattenti, sarei anche potuto apparire spensierato, se non addirittura felice. ma dentro sentivo il rumore sordo di qualcosa che continuava a spezzarsi, in maniera irreparabile, sotto la spinta di una forza misteriosa e troppo grande per opporvi resistenza.
qualcosa sembrava giocasse a confondere i miei sensi, vedevo lampi di luce sul mare, quando invece le nuvole erano rimaste indietro, su verso le montagne e l'autostrada, e la sabbia, gelida già dopo il tramonto, era al contrario brace sotto i miei piedi. cosicchè quella che nei miei programmi sarebbe dovuta essere una passeggiata, divenne infine una corsa feroce verso il paese, la prima osteria, il primo bicchiere di rosso.
avrei continuato a fischiettare il motivetto stonato dall'alcool, ma con l'anima anestetizzata, almeno.
improvvisamente da una mescita elegante, uno di quei locali che infestano i tanti centri storici dei paesi sulla costa, uscì ridendo una donna, brilla ed alquanto incerta nel passo ma risoluta nel guardarmi dritto negli occhi ed affrontarmi.
rimasi sconcertato quando mi chiese se per caso ricordassi come faceva l'aria della carmen.
mi baciò lasciandomi sulle labbra l'aroma del vino bevuto, riconoscente per avergliela canticchiata. 
grazie a lei, finalmente ricordavo cos'era quel motivetto.
e grazie a quel bacio mi sentii meglio.

on air/beirut::postcards from italy
          beirut::mount wroclay (idle days)

28 dicembre 2006

hello everyone


il dibattito di fine anno riguardo il rapporto tra mercato musicale e web già iniziata con un post di el rocco, si è poi acceso dopo l'iniziativa della EMI di contattare alcuni blog che si occupano di musica, per promuovere il disco dei the good, the bad and the queen.
e mentre partono critiche ben argomentate da parte di inkiostro sulla goffa modalità di approccio, 24574 e il blogdelladomenica, bocciano severamente l'iniziativa come tanti altri bloggers e commentatori,  wittgenstein titolando il post realtivo all'accaduto incoraggiare, incoraggiare forse punta ad una tregua tra web2.0 e industria discografica 1.1, la stessa che attraverso la RIIA continua ciecamente a combattere il P2P e gli m-blogs.
io per conto mio, mi chiamo fuori e posto il secondo, nuovo lavoro dei tryad::listen, anch'esso, come il primo, rilasciato con licenza creative commons.
qui l'intero album in formato mp3, compresso

e per chi ne vuole solo un po'

tryad::you are god
tryad::beauty



nei comaneci mi ero già imbattuto cercando materiale per l'intervista agli amycanbe con i quali condividono la cantante, francesca, che per i comaneci suona anche la chitarra acustica.
andrea alla chitarra elettrica e jenny al violoncello completano un gruppo al quale l'aggiunta di una sezione ritmica rischierebbe di rompere le atmosfere sognanti create con delicatezza.
un EP nel 2005 al loro attivo e molti molti concerti che impressionano positivamente pubblico e critica, qualche brano prestato alla colonna sonora di provincia meccanica, un lorospazio ed un nome che è un omaggio alla più grande, elegante, aggraziata ginnasta mai esibitasi in un'olimpiade. (la foto è di concertinalive)
comaneci::I didn't think the same



"Hello everyone…
Our record is done and mastered!
It’s called Neon Bible"
così win butler scrive sul sito degli arcade fire, gruppo canadese che tanto spazio e tanti elogi ha ricevuto su questo blog (e su molti, molti altri) nel 2004.
un'intervista su BBC-1 ha permesso anche di far ascoltare un primo assaggio del nuovo disco, la canzone è intervention, già sentita dal vivo sulla KCRW in versione semi acustica.
In quella da studio è cambiato un po' il testo e l'inizio d'organo, poi il glonkenspiel, la batteria ed infine tutto il resto della band è in puro stile springsteeniano. ed è già il brano dell'anno, per me.

arcade fire::intervention (live on KCRW)


si chiude con l'EP natalizio dei diaframma, scaricabile dal loro sito. ed è un bel regalo.
specie questa cover di una canzone dei dik-dik targata 1972.

diaframma::viaggio di un poeta

evvabbè.. mi pare abbastanza, buon anno nuovo. allora.

26 dicembre 2006

lo splendore di un respiro


alberto è un giovane medico, studente di osteopatia.
e questo ai miei occhi lo rende una persona particolare, ovviamente, ma quando un po' di tempo fa, avendo saputo di questa mia manìa musicale, mi regalò il disco degli ammuina, il gruppo nel quale suona e canta (soprattutto), anche alle mie orecchie è sembrato molto speciale.
qualcuno li ha accostati ai mogwai, altri definiscono la loro musica post-rock di chiara derivazione radiohead.
io, da utente viscerale qual sono, posso solo dire che i suoni caldi, i moog e la voce talvolta sfacciata nell'essere così "tanta", mi ricordano le cose che ascoltavo attento e rapito accoccolato sul divano, coperto da un plaid durante le feste natalizie quand'ero adolescente.
"tutto lo splendore di un respiro" è un concept album come se ne facevano una volta, e athos, marco, vittorio e antonello, insieme al già citato alberto, coniugano talento e progettualità, doti rare di questi tempi.
la loro musica è un po’ come la storia del posto in cui suonano, ovvero un container dentro un cimitero di auto, ed emblematicamente loro stessi dicono che "la nostra musica prende forma dove la vita dei motori finisce".
da sentire ripetutamente..

ammuina su myspace

on air(in streaming)/ammuina::lacrima verde

24 dicembre 2006

non capirai mai se non rallenti

Ero sul punto di chiedergli se mi avesse raccontato frottole, ma poi mi resi conto che non lo avrei mai fatto. Sono stato convinto a crederci e questo era l’unica cosa che contava. Fino a che c’è qualcuno che ci crede non esiste storia che non può essere vera.

un racconto di natale di auggie wren::paul auster

on air/robertina & gatto ciliegia::nessuno

23 dicembre 2006

the big chill

incontro casuale tra due ex-compagni di scuola al centro commerciale sotto le feste:

madonna! quanto tempo è passato..
ma te lo ricordi il professore di greco, quello che veniva a scuola in bici col fiasco di vino legato sul portapacchi?
e quando qualcuno segò il bastone di quella di scienze che poi s'è sfracellata per le scale..

(mi diede biologia a settembre quell'anno) penso tra me

e l'autogestione? l'eskimo, la tolfa, le finte clarks

(ricordo che alle manifestazioni portavamo un limone..credevamo fosse utile contro i lacrimogeni)

e che fai adesso, eh?

sto 'ncazzato paro paro a prima..te invece come mai qui?

mia moglie vuole tanto un plasma da 42 pollici sotto l'albero quest'anno..


on air/albanopower::jingle bells

se vi piace andate qui e scaricatevi l'intero EP natalizio, e buone feste. ecco.

20 dicembre 2006

.net (riscritture)



picchiare le dita sulla tastiera al ritmo della musica scelta, lasciar fluire le parole
è come fare una passeggiata sugli scogli con la testa tra le nuvole
non e' importante dove vai ma il ritmo che ci metti
ogni volta una sporgenza differente
evitando di cadere
senza rallentare
tutto li', in quell'attimo
quel solo secondo in cui potresti scivolare e farti davvero male
il tempo di realizzare che le dissonanze che infastidiscono in questa playlist sono in realta' toniche dominanti col potere di accendere
e mi ci abbandono in maniera molto poco zen, convinto fin dal profondo che sia comunque irrilevante

playlist di natale/

the red faced laughter::clouds came
cedars::black book
takka takka::we feel safer at night
greater explosives::ante mortem
john vanderslice::trance manual

foto di kappa

18 dicembre 2006

stringimi cullami e lasciami andare

in cuori di ghiaccio
mantengono promesse
sulle punte di scarpe griffate
danzano l'apocalypso

art by::davor bakara
on air/kunek::coma

17 dicembre 2006

pomiparlanti & faterosicone

c'erano una volta
un seme sul prato
il caso in agguato
un corvaccio s'un ramo
di molto affamato
e i corvi si sa, distruggono i semi col loro becco ignorante, e mentre l'oscuro volatile spiegava le ali per planare giù, un maialino selvatico parimenti digiuno, lo anticipò e ingoiò il seme tuttintero.
il giorno dopo il porcello pascolava tranquillo in una radura nel bosco quando all'improvviso gli scappò di fare cacca..

scelse un posticino niente male e via! in men che non si dica si liberò.
e insieme a tutto il resto c'era anche il piccolo seme, sano&salvo, quantunque puzzolente.

la terra grassa della radura unita al concime naturale, alla pioggia e al sole e alle vibrazioni d'ammore proprie del luogo, fecero sì che nascesse e crescesse la pianta più bella del bosco.

ma facciamo un passo indietro..

il maialino, ancora affamato il giorno che rubò il seme, continuando a girovagare per il bosco si ritrovò sul sentiero che portava a casa della strega turchina..

vogliamo fare insieme un altro passo indietro? massì facciamolo

la strega turchina in realtà non era sempre stata strega, un tempo stimata e benvoluta fata dei boschi, aveva presto commesso un unico ma terribile errore: quello d'innamorarsi del principe, figlio del sovrano del reame di ....
un brutto giorno, (per celestina, lapislazzuli, o come cavolo si chiamava!) il principe, caduto da cavallo, venne soccorso e curato da Egle.

Egle era una giovane e bella contadina dalla chioma corvina e gli occhi cilestrini e, come spesso succede in certe situazioni, i due prontamente si piacquero e s'innamorarono.

l'ancora fata, turchina per via dei capelli naturalmente, prese molto male la cosa e ancor più cieca d'amore per il giovane prence, uscì di senno.
così si rintanò nella sua casetta nei boschi a pensare e riflettere e tramare e leggere e studiare vecchi, polverosi manuali di magìa, finchè non ne uscì completamente trasformata nell'aspetto ma soprattutto nelle intenzioni.
così andò nel bosco in cerca di erbe rare e insetti, rospi e pipistrelli, acque di fonti maledette e funghi dalle strane proprietà, insomma una quantità di stranezze di natura presenti in quei luoghi in grande abbondanza.
tornata a casa, accese il fuoco sotto il pentolone e cominciò a preparare una pozione magica che avrebbe trasformato i due sventurati amanti in fattori di tragedie.
il terribile preparato della neo-strega avrebbe trasformato il figlio del loro amore in orrido mostro, terribile drago o assassino seriale, questo a turchina ancora non era completamente chiaro, così come non fu chiara la sua vista, essendo cieca d'amore, ricordiamo, nella lettura e interpretazione di quei libri tanto magici quanto ragnatelati.
fu così che scambiò le quantità degli ingredienti, mettendo infatti due prese di caccole d'occhio di pipistrello e solo una di funghetto gnè-gnè, sbagliò il tempo di cottura e addirittura girò e rigirò col mestolo in senso inverso a quello dovuto..
sbagliò la pronuncia della formula magica e sternutì spargendo nel pentolone milioni di germi felici come lemmings che precipitano in gaia compagnia.
e la pozione, come talvolta fanno le mayonnaises (ma anche le polente, credo), impazzì.
il risultato fu che la strega in erba dovette buttare tutto nel secchio dei rifiuti organici, quello del compost, appena fuor di casa.
a margine del sentiero..

il maialino, reso intrepido dalla fame si avvicinò quatto quatto e nottetempo frugò e grufolò tra l'immondizia contaminata dai patogeni della corizza e dalla pozione cialtrona.

il seme, nei visceri del giovane suino, si ritrovò immediatamente circondato ed immerso in un'atmosfera magica (un po' come quando entri all'olimpico durante l'inno di venditti), e si sentì subito diverso,
non più...
oppure meno...
differente. ecco.

la pianta cresciuta e pasciuta nella radura, nata da un seme fata-lmente modificato, cominciò a dare i suoi frutti.
erano pomi rossi più grandi, lucidi e presumibilmente dolci degli altri. chiunque passasse di lì, uomo o animale, era incantato alla vista di siffatte mele e nel tentativo di afferrarne una rimaneva agghiacciato nel sentire il frutto cominciare a parlare e dire cose irripetibili.
mele magiche parlanti.
ecco cosa aveva prodotto l'unione di un seme con l'errore umano, anzi, fatale.
"come se non bastassero gli uomini a dire scemenze", pensò turchina passando un giorno per la radura e rimanendo meno turbata degli altri, essendo lei abituata a misurarsi con cose soprannaturali.
così si allungò verso il ramo più vicino e, dopo aver afferrato la mela più rossa, lucente e impertinente dell'albero, diede un morso profondo.
d'improvviso gli uccellini smisero di cantare, nuvole grigie velarono il sole, un vento fresco si levò a scompigliare i capelli della strega, già improbabili nel colore.
un'improvvisa e invadente dolcezza si fece strada nella sua bocca e da lì si sparse moltiplicandosi per le membra e il corpo tutto, trasformandosi infine in un senso di diffusa bontà.
poi una specie di magìa fece sì che i capelli diventassero finalmente di un morbido biondo cenere, tanto di moda a quei tempi, al posto degli stracci un vestito di vago sapore vintage color prugna si materializzò,  le guance lievemente arrossirono e le labbra lievitarono come in preda ad impeto siliconico. le scarpacce nere furono le uniche a mantenere una certa somiglianza, si modificarono appena prendendo le fattezze di lucidi anfibi, perfetti per gironzolare per boschi ma anche per pogare con un certo style ad un eventuale rave di folletti e gnomi.

le mele magiche parlavano, indicibili improperi, certo, ma solo per tenere lontani gli immeritevoli e i fifoni. gli scettici viceversa, che avessero avuto l'ardire di assaggiare il frutto cianciante sarebbero entrati in un magico mood di bellezza & bontà, kalòs kai agathòs, come diceva omero, intruppando agli spigoli e inciampando nel guinzaglio del suo cane per ciechi.

il frutto rendeva più buoni, forse per le vitamine, chissà, ma non tutti potevano mangiarne, perchè se tutti diventassero buoni, i cattivi che fine farebbero?
e senza un cattivo cui paragonarsi, chi potrà dire che sei davvero buono?
ma soprattutto per una questione di perpetuazione della specie
o per motivi evolutivi
perchè magari dall'unione di un buono e un cattivo viene fuori un giusto.

le mele magiche crescono per caso, per corvo e per maiale, in una radura nascosta nel bosco, se le mangi diventi buono, come la strega che adesso fa la pierre al congresso dei maghi o agli eventi al castello, sorride sempre e per tutti ha una parola gentile.
anche per Egle che, dopo quattro figli, ha mezz'ettaro di schiena coltivato a culo, e per il principe fedifrago, ormai abbrutito dal menàge, al quale riserva anche una strizzatina d'occhio.

le mele magiche, bimba mia, naturalmente non esistono, tantomeno le fate.
certi principi poi fan cose che è meglio lasciar stare.
chissà..forse conviene imparare a dosare meglio gli ingredienti.
chè i buoni a questo mondo non hanno vita facile, tantomeno così lunga.


on air/comaneci::our truth

15 dicembre 2006

è solo un giro di do (ma me ce 'ntruppo..)

1968::la memoria libera::fermati non guardare::aliante e sono quattro rasoiate acustiche che aprono l'anima recidendo di netto ogni resistenza, ogni tensione, in un crescendo di armonie scarnificate, dove e quando ancora possibile. alla disarmante raffinatezza dei testi, anch'essi essenziali, si accompagna una voce infine matura ma ancora ruvida, per fortuna. una voce rock vera, autentica, che può anche permettersi il lusso di cantare ballate irlandesi rallentate e incupite come nessuno mai, e canzoni popolari romane.
il set acustico di filippo gatti al tumbler è un concerto familiare, per una cinquantina di persone contente di essere lì, attente ed infine emozionate. profondamente colpite dalla bellezza semplice delle canzoni del nuovo disco (in particolare rigenerazione suonata insieme a giorgio baldi), dagli arrangiamenti di quelle vecchie e dalla intensissima all along the leashore di david crosby. filippo densifica atmosfere con sapienza che infine alleggerisce con l'intro ad una splendida versione del cielo in una stanza in duetto con raffaella misiti, cantante degli acustimantico, con la profetica frase che dà il titolo al post ..il resto è solo un lungo, lunghissimo applauso.

13 dicembre 2006

..mette il dito qua sotto


domani sera al tumbler di san lorenzo, c'è filippo gatti che suona.

chi vuol venire con noi..

foto::yakanama

10 dicembre 2006

(pillow) fight club

mezza goccia a volte è più potente di un bicchiere intero, omeopaticamente parlando, e sarà la malattia, ma sono diventato più sensibile alle armonie semplici, magari chitarra, voce e pochi fronzoli, piuttosto che ai prodotti perfetti, intendendo con questo certo lo-fi studiato ad arte.
questo penso sentendo "I believe in a few things" di matan in streaming, il primo pezzo sul suospazio..
poi arrivo a "the stone", la terza traccia, e quello che lui definisce folk diventa jazz tinteggiato di pop, dove emergono le tante sfumature vocali del giovane romano.
poi leggo che calvino e gadda sono tra i suoi scrittori preferiti, scopro che è stato uno degli organizzatori della battaglia dei cuscini di primavera, combattutasi a roma quest'anno in trastevere,  infine questa sua coraggiosa mail in risposta alla redazione del costanzosciò..
ce n'è a sufficenza per una segnalazione su questo blog, in bocca al lupo matan.

8 dicembre 2006

one (love)


la one è l'ennesima net label che, proprio perchè vive in rete, risulta poco condizionata da distanze geografiche. gli artisti che promuove provengono un po' da tutte le parti del globo, e quel che li accomuna, oltre l'amore per la musica elettronica, è la CC con la quale licenziano i rispettivi lavori.
arivai a conoscerla, non mi ricordo grazie a quali strani giri, già più di un anno orsono quando mise in download libero il bellissimo cold reflect di paranerd, ora plosive riunisce in un unico album i suoi remix di singoli dei musicisti più apprezzati di questa etichetta americana. da sentire e perdersi in milioni di bit...

on air/paranerd::caught your tumble

6 dicembre 2006

canzoni dalla svezia


cake on cake è la band della 25enne helena sundin. nata e cresciuta in svezia, suona diversi strumenti fin dall'infanzia, periodo al quale resta insolubilmente legata, almeno stando alle copertine dei suoi dischi e alla grafica del suo sito. anche gli arrangiamenti sono molto semplici, evolvendosi attorno ad un unica linea melodica con un pianoforte delicato ed infantile, flauti e la sua voce che si sdoppia e si rincorre.
cake on cake è un solo-project ma gli amici talvolta la aiutano con gli strumenti che lei non può suonare.
helena suona, registra e produce la sua musica da sola nella sua casa.
ascoltatela a riposo, è un'ottima colonna sonora per prendersi una pausa, un po' come sta facendo questo inverno che da queste parti proprio non ne vuol sapere..

on air/
cake on cake::lonely song
cake on cake::I see no stars

5 dicembre 2006

let the children play

nel corridoio della scuola ogni bambino ha il suo attaccapanni contrassegnato non dal suo nome ma da una figurina adesiva.
appendono il cappotto su un piccolo leone o una ranocchia, lasciano le sciarpette su una nave o un aereoplano.
margherita è una barchetta.

margherita non è dolce come il suo nome.
una mamma ancora troppo giovane e papà spesso fuori per lavoro. quando la pediatra decise che era ora di toglierle il ciuccio, nacque suo fratello a sottrarre le attenzioni di cui aveva ancora tanto bisogno.
prepotente e a volte anche violenta con i compagni, bugiarda e manipolatrice con genitori e maestre.
un venerdì fu l'ultimo giorno di scuola per lei, trasferendosi il padre in un'altra città e insieme a lui l'intera famiglia.

-margherita, saluta tutti i tuoi compagni..- la invitò la madre
-non li vedrò mai più, vero mamma?- riuscì a chiedere margherita prima di abbandonarsi ad un pianto via via sempre più disperato, come solo i bambini riescono a fare.

nel corridoio della scuola, oltre l'orario d'entrata, c'è sempre un bambino accompagnato da un padre, una madre o un nonno trafelato, arrivati in ritardo.
ogni mattina quel bambino appende gli abiti sulla sua figurina dell'attaccapanni e gli dispiace un sacco di vedere una barchetta
da sola
in balìa di un mare agitato di cappottini e sciarpette.


dedicata a sofia che ogni giorno m'insegna qualcosa
kama::ostello comunale

4 dicembre 2006

beati gli ultimi

il cardiologo ebbe un infarto, all'oncologo scoprirono un cancro e il fabbro, più fortunato, si diede una martellata su un dito.
il ciabattino dalle scarpe buche pestò una merda e si sentì quasi sollevato.

tre mesi dopo che enrico di sporcoimpossibile mi ha chiesto cosa pensassi de eildentroeilfuorieilbox84 posso rispondere..
energia subito manifesta, grott-rock (autodefinizione), intelligente ma non immediatamente intellegibile, muscolari, potenti anche se in pieno controllo e dal vivo spaccano!!
quando mercoledì scorso, dopo aver indossato cuffie e occhialetti hanno presentato l'ultimo pezzo urlando "nuoto liberooo!" col pugno alzato, io e paolino patanè (compagnucci di piscina all'hobby club), c'ha scossi un brivido.

volume appallaaaa!
box84::buchi rosa

grey anatomy (nulla è solo bianco o nero)

ho finalmente preso consapevolezza che le mie difficoltà relazionali affondano le loro radici essenzialmente nello scarto culturale esistente, quando il mio interlocutore, dopo dotta citazione durante una dissertazione sulle possibili implicazioni viscerali nelle lombalgie mi ha chiesto.."e chi sarebbe il dottor house?"

il fegato è nobile e ancora misterioso nelle sue molteplici funzioni biologiche e metaboliche, molte delle quali ancora non perfettamente conosciute.
le relazioni che il rene stringe con l'intero organismo lo rendono decisamente imprescindibile, dell'importanza di cervello o cuore è quasi inutile parlare.
di tanti organi perchè così coglione?

nell'aria due cose bellissime
E42::ex flowback
giuliano dottori::alibi
grazie a brassy per quest'ultimo


upgrade..prossime merende con nuovi compagni

30 novembre 2006

tutto (amy compresa) può essere


che niente è come sembra gli anni passati veloci me l'hanno insegnato e scritto addosso, ad evitare la disillusione l'ho imparato da solo, per compenso. ed è così che certe emozioni ancora riescono a scuotermi nel profondo, mescolandomi. gli amycanbe in concerto senza chiedere permesso e niente moine vanno giù, a cercare sul fondo tutto il miele mai sciolto.
come un cucchiaino.
a girare e girare.
è un'alchimia elettrica e magnetica che cresce piano, brano dopo brano, quella creata dal vivo da marco, mattia e paolo, altro da quanto puoi prevedere ascoltando il disco.
chi si aspettava atmosfere di pomeriggi uggiosi passati in casa sorseggiando una tazza di tè, come il sottoscritto, si è ritrovato all'improvviso nel parco della sua infanzia per mano al nonno, in una mattina di luce.
perchè se chiudi gli occhi e non li guardi suonare, puoi vedere cose, dentro.
poi decido di spalancarli bene e perdermi affascinato dalla naivete motoria di francesca, a tratti inquietante forse, guardandola lasciare andare il suo corpo ai suoni che l'attraversano, ancorata al microfono, alla sua voce.
e m'appiglio anch'io a girare e girare.
come tè attorno a un cucchiaino.

28 novembre 2006

dissociato

come le maniglie senza amore
una finestra appena pulita e poi non piove
in motorino senza il solito stronzo parcheggiato in doppia fila
che ti apre lo sportello sulla faccia.
come un porco senza piede.

a rincollarmi/joanna newsom::only skin (live)
joanna newsom::be a woman (live)

26 novembre 2006

don't throw the pasta, wait (ovvero l'intervista agli Amycanbe)

Dopo esserci rincorsi invano per qualche giorno, riesco ad incrociare via messenger Mattia Mercuriali degli Amycanbe per una sorta di intervista commissionatami da sporcoimpossibile..
un destino beffardo e baro voleva che il pli-plin plo-plon dell'avvenuto contatto coincidesse proprio col plo-plof della pasta che cade nell'acqua bollente e questo avvenimento avrà poi conseguenze irreparabili sulla lucidità dell'intervistatore.
inizialmente avevo pensato di archiviare questo post sotto il tag "volevo fare il giornalista"..
rileggendo credo che il tag più appropriato sia "braccia strappate all'agricoltura".
vedete un po' voi



(20:15:34) Mercu  : eccomi!
(20:15:47) stillpoint: ehilà
(20:15:49) stillpoint: ciao
(20:16:13) stillpoint: ho sentito i due brani nuovi da polaroid
(20:16:18) stillpoint: mooolto bbbelli
(20:16:36) Mercu  : grazie mille..non abbiamo suonato così bene.... :(
(20:16:54) stillpoint: personalmente preferisco le imperfezioni
(20:17:17) stillpoint: quelle sfumature dalle quali emerge anche un po' di umanità
(20:17:28) Mercu  : diciamo così che è meglio..
(20:20:52) Mercu  : stasera non riesco a scrivere..
(20:21:03) Mercu  : sarà il vinello rosso che ho bevuto a cena
(20:21:06) stillpoint: non ti preoccupare che poi ricorreggo
(20:21:11) stillpoint: cominciamo?
(20:21:35) Mercu  : VAI!
(20:21:50) stillpoint: sarà un'intervista a cipolla ossia partiamo dalle stratificazioni più esterne, che bada bene, non è detto siano le più superficiali.
partiamo dal nome.. amy può essere?

(20:22:15) Mercu  : EVVAI! uno dei primi che c'è arrivato!!!dopo quasi 2 anni!!!
(20:22:27) stillpoint: grazie!
(20:22:43) Mercu  : si vede che "sei studiato"...
(20:23:59) Mercu  : Non c'è un senso nel nome, è aperto a tutto come (spero) il nostro modo di suonare.....can be!
(20:24:49) stillpoint: parlami della copertina che pare sia stata notata ed apprezzata in ogni recensione che ho letto.siete entrati anche voi nel progetto grafico o avete preferito lasciare carta bianca ad altre persone?
(20:25:59) Mercu  : Inizialmente tutto era gestito da marco (la copertina è sua infatti) poi man mano diversi amici ci hanno aiutato..ed è stato molto gratificante..puoi vedere un po' di lavori (con relativi autori) sul NSspace.
(20:26:39) stillpoint: questa domanda non era preparata:
(20:26:54) stillpoint: perchè non riesco a vedere il vostro sito in flash?
(20:27:00) stillpoint: :-)
(20:27:15) Mercu  : ahahahahahaha..perchè il ns sito è tutto li!!!!
(20:27:25) stillpoint: ...appunto...
(20:27:30) stillpoint: :-D
(20:27:33) Mercu  : Ci sono stati problemi tecnici..ma sarà pronto a breve.
(20:27:45) stillpoint: è comunque molto particolare
(20:28:11) Mercu  : dovrebbe venire un bel lavoro. io ho visto l'embrione ed era molto carino.
(20:28:26) stillpoint: andiamo finalmente alla musica..
what I'm missing/cosa ci stiamo perdendo?

(20:29:01) Mercu  : Se venite ai nostri concerti non vi state perdendo niente!!!!!!ahahah
(20:29:21) stillpoint: bella risposta..
(20:29:46) Mercu  : un po' sbruffoncella.....
(20:30:13) stillpoint: vabbè ma mica è un'intervista seria questa..
(20:30:18) stillpoint: cioè
(20:30:21) Mercu  : infatti..
(20:30:51) stillpoint: tanto più che stanno scolando la pasta dalle mie parti
(20:31:02) Mercu  : ah...bene....amatriciana?
(20:31:09) stillpoint: (spaghetti con le vongole, asparagi e zucchine..ndr)
(20:31:26) Mercu  : :p
(20:31:55) stillpoint: dimenticherò la bava sulla tastiera e
(20:32:01) stillpoint: tornerò alla musica
(20:32:05) Mercu  : ok
(20:32:07) stillpoint: personalmente "my ring" in loop per quasi un pomeriggio mi ha convinto della bontà del prodotto..
(20:32:20) Mercu  : ????????? ma  bravo!
(20:32:30) stillpoint: anche se è una canzone fuori dai canoni classici e dagli standard radiofonici è riuscita a fare breccia.
chi è che scrive?
è un processo creativo democratico e partecipato o c'è un leader tra voi?

(20:32:44) Mercu  : era stata concepita proprio per quello...come fai a saperlo?
(20:33:21) Mercu  : è una pseudo democrazia, principalmente è marco, alcune volte io, gli arrangiamenti sono di tutti.
(20:33:43) stillpoint: i testi in inglese sono una scelta che paga in termini di composizione e di sicuro vi danno maggiore visibilità fuori dall'italia. avete in progetto di scrivere canzoni anche in italiano?
(20:34:28) Mercu  : Ma..io spero..ma non è il nostro pane...(anzi non è il pane della francesca.. a volte prova...ma sembriamo ridicoli!!!chissà perchè succede così.
(20:37:54) stillpoint: suonate cover dal vivo?
(20:38:08) Mercu  : Fin ora solo una...guarda caso in italiano...
(Amarsi Un Po' di Lucio Battisti n.d.r.)
(20:38:28) stillpoint: quelle che invece suonate per voi in cantina?
(20:39:02) Mercu  : Ahimè non ce ne sono...cioè..ogni tanto scherzando delle stronzatelle se ne fanno..ma giusto un accenno di accordi..3-4 battute...
(20:39:19) Mercu  : beatles, flaming lips, vasco rossi ;)
(20:39:42) stillpoint: le influenze musicali sono sul vostro mySpace, io aggiungerei, nel senso che ascoltandovi mi sono venuti in mente..(dimmmi giusto o sbagliato)
elvis costello
cocteau twins
david sylvian
calexico
(20:39:57) Mercu  : ma come? non le abbiamo scritte!!!!!
(20:40:06) Mercu  : come mai costello?
(20:40:16) stillpoint: ci sono ci sono ...
(20:40:28) Mercu  : non è vero!!!
(20:41:14) stillpoint: mi sembrava di averle lette
(20:41:34) stillpoint: o magari le ho lette su qualche recensione e ve le sto appioppando :-P
(20:42:31) Mercu  : elvis costello, lo ascolto, ma non mi pare abbia molta influenza.. (magari avrà 2 linee..un po' di febbre..)
(20:42:52) Mercu  : cocteau twins non mi fanno impazzire
(20:43:11) Mercu  : david sylvian lo conosco poco, ma mi piace.
(20:43:26) Mercu  : calexico...qui dovrebbe rispondere paolo
(20:43:34) Mercu  : comunque mi piacciono..e si sente ;)
(20:44:36) stillpoint: costello, come ebbi a scrivere sulla prima recensione sul mio blog, me lo avete ricordato con yellow suit
(20:44:55) stillpoint: la tromba senza vibrato alla chet baker su shipbuilding
(20:45:19) Mercu  : ah..ricordo!
(20:45:38) stillpoint: l'hai letta?
(20:45:57) Mercu  : certo!!! le leggo tutte!
(20:46:02) stillpoint: :-)
(20:46:48) stillpoint: allora..suo vostro mySpace si parla di aphex twins, beatles, smiths e cat power..
(20:47:11) stillpoint: altre cose che vi piacciono adesso?
(20:47:20) Mercu  : Posso rispondere per me?
(20:47:26) stillpoint: certo
(20:47:29) Mercu  : ma ADESSO ADESSO?
(20:47:34) stillpoint: sissì
(20:47:51) Mercu  : Io sto ascoltando allo sfinimento i beatles..come quando avevo 14 anni,
(20:48:11) Mercu  : Poi i radio dept, thom yorke, starligh mints
(20:48:43) Mercu  : Wilco
(20:49:02) Mercu  : Tunng
(20:49:07) Mercu  : Beck
(20:49:08) stillpoint: graaandi!!!
(20:49:12) Mercu  : Dalla
(20:49:13) stillpoint: i tunng
(20:49:32) Mercu  : Sparklehorse
(20:49:41) Mercu  : Brian Wilson
(20:49:54) stillpoint: i gusti degli altri?
(20:49:57) stillpoint: te la senti?
(20:50:28) Mercu  : errrrr...potrei dire delle castronerie..cmq so che francesca ultimamente ha ascoltato parecchio Micah P Hinson.
(20:50:34) stillpoint: ??
(20:50:43) Mercu  : !!
(20:50:57) stillpoint: me la cerco su google o the hype..
(20:51:07) Mercu  : A me non fa impazzire.
(20:51:27) Mercu  : marco è nel periodo yann Tiersenn  poi non saprei..
(20:51:32) stillpoint: ho visto che avete molti amici nella myspacesfera..quali sono i gruppi che vi piacciono di più della scena italiana? ossia dacci qualche dritta :-)
(20:51:52) Mercu  : Ma sicuramente ne sapete più voi di me.
(20:52:06) Mercu  : cmq a me piacciono I man avec, mr milk.
(20:52:35) Mercu  : poi boh?
(20:52:49) stillpoint: bene..adesso mi confesso
(20:53:21) stillpoint: non avevo mai fatto un'intervista
(20:53:52) stillpoint: e ho passato un po' di tempo a documentarmi e studiare quelle "serie"
(20:54:10) Mercu  : eheheh.....
(20:54:30) stillpoint: ma evidentemente è stato tempo sprecato perchè alla fine vi ho chiesto quello che interessava a me
(20:54:49) Mercu  : meglio no? almeno a qualcuno sarà utile!!!!! ;)
(20:55:24) stillpoint: spero sia utile per farvi conoscere..per fare un altro po' di rumore intorno a voi
(20:55:46) stillpoint: eppoi mi porto appresso due cognati al vostro concerto
(20:56:01) Mercu  : addirittura 2?
(20:56:09) stillpoint: e qualche blogger
(20:56:31) stillpoint: dài meglio di un calcio su uno stinco
(20:56:57) stillpoint: mattia..
(20:57:05) Mercu  : dimmi!
(20:57:11) stillpoint: è stato bello per me
(20:57:19) stillpoint: davvero mi sono divertito
(20:57:25) Mercu  : già finito? ma che è pronto lo spaghetto?
(20:57:35) stillpoint: un profumo...
(20:57:42) Mercu  : grrrrrrrrrrrrr
(20:57:49) stillpoint: vuoi aggiungere altro?
(20:57:58) Mercu  : aò! me devi 'na forchettata per quando veniamo!
(20:58:01) Mercu  : Fuori dagli emergenti io amo i perturbazione
(20:58:13) Mercu  : ecco..per quel che riguarda i gruppi utaliani.
(20:59:23) stillpoint: dài un motivo, ai miei pochi ma selezionatissimi lettori, per il quale dovrebbero venire al circolo degli artisti mercoledì sera..
(20:59:38) Mercu  : Perchè siamo bellissimi?
(21:00:04) Mercu  : perchè chissà quando ricapitiamo a Roma, con la fatica che si fa al giorno d'oggi a suonare in giro...
(21:00:17) stillpoint: questo è un ottimo motivo
(21:00:58) stillpoint: sarò felice di offrirvi una birra e chiacchierare con voi mercoledì sera..
(21:01:29) Mercu  : non vedo l'ora! non dimenticare lo spaghetto!!! ;)
(21:01:35) stillpoint: giammai
(21:04:45) stillpoint: vabbè vado a scollare (*) la pasta :-D
(21:05:01) stillpoint: un saluto grande e un in bocca al lupo
(21:05:07) Mercu  : ottimo!!!
(21:05:10) stillpoint: e ci vediamo mercoledì..

(*) no..non è un refuso, la pasta era già stata scolata da un pezzo

appuntamento con gli Amycanbe (ma anche Carpacho!, eildentroeilfuorieilbox84 e Sanantonio stuntmen) mercoledì 29 al circolo degli artisti..
sarà buio ed io, come jake & elwood, sarò vestito di nero, avrò gli occhiali scuri e  mezzo pacchetto di sigarette.

22 novembre 2006

(P)TVB


foglie morte
scaldano e colorano l'asfalto
ancora oggi non resisto a camminarci sopra

passando dal naso è stato un vero e proprio documentario quello girato nel mio stomaco.
sivvabbè, tutto il personale giovane e carino, un ospedale davvero d'eccellenza..
non dico le coccole ma almeno una sigaretta dopo avermi gastroscopato.

qualcuno la paragona a goldfrapp, io ci sento debbie harry dei blondie e forse un po' di madonna.
michele wylen è giovane e brava, molto brava, e se al posto di tastiere e computer ci fossero dei veri fiati, questo sarebbe un gran pezzo.



on air/michele wylen::loopy

17 novembre 2006

ci vediamo lì..

di questa storia ne ho scritto un paio di mesi fa, e più recentemente qui..
i gruppi sono intriganti e se inkiostro ed enver scommettono sui carpacho
io la penso come polaroid..

on air/huma::feels like I'm walking

15 novembre 2006

amore cieco

pelle d'oca
pensieri in braille
basta una carezza per leggerli


on air/prince faster_filippo gatti::no guru  remix

9 novembre 2006

tutto bene

- come va?
- ..domanda di riserva?

uno studio medico con almeno i quadri in sala d'attesa non appesi tutti storti.

è uno che non guarda se una donna ha un bel culo, o delle belle tette.
anche tutte e due le cose insieme.

provando gorgheggi e vibrati stamane durante la rasatura quotidiana, pensavo che bisognerebbe profittare di certe tracheiti di stagione...qualcuno ha bisogno di un cantante per una tom waits cover band?


on air/josh ottum::it's allright

6 novembre 2006

I don't like sunday (tell me why)

dovevo aspettarmelo
saperlo
anche semplicemente nutrire un sospetto
quando ci si allontana dal quotidiano
dalle sicurezze
dalle consuete comodità.
avrei dovuto intuire
dovevo aspettarmelo
sapere cosa si sarebbe potuto approssimare
una volta notato lo strappo della carta igienica rivolto verso il muro, nel bagno dell'albergo.


..er cicala, rallentati i ritmi, affinatosi nei gusti, consiglia di zompettare asincroni, inciampanti e intrupponi con

on air/muggs::rain

3 novembre 2006

RIOTtoso

c'è stato un tempo di scontri
e roghi
e non è bastato
c'è ancora chi si difende con le unghie
dagli artigli del rapace
e chi stasera ha bisogno di scaldarsi vicino a un fuoco.


on air/rainer maria::artificial lights

28 ottobre 2006

thru

quel che conta è il viaggio interiore
ed è così che andiamo scansando buche
alla luce di una luna eventuale.
a discrezione delle nuvole.
o del vento che le muove.


on air/the black keys::grown so ugly

26 ottobre 2006

l'evoluzione naturale dei pesci

impara a credere
impara a scordare
impara a guardare
la luce
impara a nuotare

queste poche righe campeggiano al centro della prima pagina della mia tesi di osteopatia sui liquidi, il materialismo, la teleologia, riassumendone il contenuto e tracciando le linee successive del mio percorso.
nel bene così come nel male.
e non scrivo di lui perchè è un mio amico o perchè ha sposato un'amica mia che è tra le donne più belle e divertenti dell'universo.
nè perchè ho la fissa della musica "altra",
è proprio perchè lui scrive canzoni come nessuno.
ed è dal primo giorno di questo blog che il suo sito è tra i links qui accanto
ed ora ha anche uno spazio su myspace.
gli auguro tutto il bene possibile..



nell'aria a commuovermi ancora/filippo gatti::l'evoluzione naturale dei pesci

supersonic

c'era un tempo in cui, dopo aver messo su il vinile, non avevo la presunzione di poter dire se un disco mi piacesse o meno se non dopo averlo ascoltato per l'intero pomeriggio. mentre studiavo lasciavo che i suoni mi attraversassero lasciandomi dentro frazioni, atomi del disegno globale, del loro senso compiuto, finchè pian piano qualcosa dentro mi diceva che quel disco era bello davvero.
i milanesi ellissi nel cerchio mi hanno riportato con la memoria a quei giorni insieme all'esigenza di riprendere tempo e fiato.
non aspettarsi nulla dal primo ascolto è l'unico approccio possibile, solo lasciar fare.
alle esplosioni sonore, ai controtempi, ad una voce immatura, forse, ma dalle grandi potenzialità. 
solo dare il tempo di emergere a piccole scintille nascoste nei testi

schiva tutti i colpi inferti dal destino
vedi di trovarti un angolo
magari in uno sgabuzzino
non avvicinarti mai ad un'eiaculazione
costa fatica
movimento
forse un'umiliazione
onestamente credo che l'attrito dia soddisfazione
meglio magari raschiare
rischiare
un'abrasione

dentro lunghi brani progressive.
forse sbaglio o esagero, ma questo disco è un piccolo gioiello.

on air/ellissi nel cerchio::interferenze

23 ottobre 2006

stop the pigeon

segnato nel volto da profonde occhiaie, si affacciò alla finestra immergendosi nella quiete serale di bar, agenzia scommesse e mercato rionale, tutti rigorosamente chiusi.
la signora del piano di sopra, terminata la cena, al solito sgrullò la tovaglia fuori dalla finestra.
si ritrovò il capo ricoperto di molliche ed un piccione si avvicinò cautamente.
l'immondo volatile avrebbe anche potuto pasteggiare tra i suoi capelli, quella sera.

il blog compie due anni, trascorsi tra facezie e cose serie, celie e psicodrammi, in compagnia di pesci rossi, cani e gatti, casalinghe col sinale e mariti che si grattano il culo, lestofanti, piccoli spacciatori e rapinatori sfigati, vigilesse laziali, piccoli tifosi della roma ed un giovane perditempo con le cuffiette nelle orecchie ma un cervello ben funzionante tra quest'ultime.
e poi la musica, tanta e si spera gradita, un blog che ancora non ha deciso cosa vuol fare da grande anche perchè forse non lo diventerà mai, perfettamente in linea col suo curatore..

questo pensò

poi fece un cartuccetto con un foglio del venerdì di repubblica, la pagina della posta del cuore della aspesi, prese la cerbottana e ritrovato il sorriso mirò al piccione..

alzate il volumeeeee/the ettes::no more surprises

20 ottobre 2006

la prima regola è..

..se ti senti stronzo, lo sei.

l'inizio del ritornello attira la mia attenzione mentre sofia trova la scusa per rallentare i preparativi prima di andare a scuola

"non le voglio sentire le parolacce, eppoi quella cosa lì la dice sempre lorenzo che non lo sopporto proprio" dice stringendo le manine sulle orecchie

"aspetta.."
le dico inutilmente
"sentiamo le altre"


seconda regola evita il mistico,
ci sarà un momento per rincorrere le religioni e lo supererai,
la terza regola è tu  puoi dire quello che vuoi,
la quarta regola parla poco in pubblico,
ci sarà un momento per confonderti agli idioti
e lo rimpiangerai

sono in quattro, intelligenti, ironici e romani, i carpacho suonano un pop semplice e divertente,a tratti stralunato, forse.
musica ggiovane per i ggiovani..direi.

scrivono di loro stessi:
la batteria non tiene il tempo, il cantante è sempre malato, ma le ragazzine si innamorano come nespole e gli altri due non ne approfittano.

non hanno ancora il potere taumaturgico di guarire mia figlia dall'asilosi..


on air/carpacho::regole per un cervello (il link porta al loro myspace)
altre notizie su sporco impossibile

18 ottobre 2006

morning lights

con estrema accuratezza sofia tiene il polsino della maglia tra le dita e il tallone della mano mentre la aiuto ad infilare il grembiulino.
non sia mai che si debba andare poi a risalire la manica fino al gomito per risistemare le cose con, inevitabilmente la mattina presto, le dita fredde.
mi riporta all'infanzia, e un po' mi emoziona, è un gesto che contiene molta poesia.
credo.


altra infanzia e poesia nell'aria/maya de luna::je suis une fèe

17 ottobre 2006

propoli e contropoli

Louis Pasteur diceva che il microbo non è niente. Il terreno è tutto.
..adesso mi spiego la sensazione di avere tanti piccoli trattori all'opera nella mia gola.

on air/EHMA::pizzicato

13 ottobre 2006

cosa trattiene le spire di kundalini?

certe idee costeggiano di notte, di nascosto, strade comunque poco battute.
per definizione, quando peschi nel torbido non sai mai cosa viene fuori.

on air/steven dunston::360 degrees

12 ottobre 2006

AmyCanBe

sporco impossibile è "una struttura permanente di management temporaneo" ossia un progetto che promuove gruppi emergenti selezionandone ogni tre mesi due dall'area romana e due dalla scena nazionale. ne amplifica la presenza ed il seguito in rete avvalendosi del blog e della collaborazione di blog amici (come questo). organizza infine una serata live in un locale romano che riunisce bands e pubblico.

 



la tromba senza vibrato all'inizio di yellow suit mi ha subito riportato alla mente l'atmosfera di shipbuilding di elvis costello feat. chet baker, e forse per aver fatto leva su questo mio imprinting decido per ripetuti ascolti. e pian piano cresce la convinzione che il loro primo EP sia un prodotto maturo e originale. il disco degli amycanbe suona delicato come i colori della copertina, educato e a modo come il font utilizzato sulla stessa ma con una personalità ben strutturata e la capacità di portare chi ascolta in territori non facili da evocare.
da sentire.

on air (in loop)/amycanbe::my ring

11 ottobre 2006

due cose

blogsoup

c'è chi scrive di america meritando attenta lettura, chi invece rovista tra le bozze  e tira fuori style forse un po' sgualcito, ma che a me piace ancora di più.
chi vuole chiudere, o mi auguro solo rimescolare un po' le carte e chi scatta foto sempre più belle.
io pare che comincerò a scrivere di musica insieme a lui lei e questo strano pesonaggio, o, tuttalpiù, coltivare cipolle rosse di tropea non si sa bene dove.

stillradio

ho raggruppato in una playlist le canzoni più carine che mi ero segnato sul biglietto del tram, sull'agenda, il notes del cellulare e su un kleenex usato. tutta musica da jamendo, creative commons.
poi se non vi piace vi mando un barattolo di marmellata di cipolle rosse che insieme al pecorino di fossa e un dito di passito di pantelleria vi aggiusta la giornata..

10 ottobre 2006

fulcrum

sospeso tra terra e cielo
e se il cuore è un ponte
meglio non portare macigni

on air/manuok::untitled n°1 (vaka) sigur ròs cover

6 ottobre 2006

mmh..

certi uomini fanno la storia
poi la storia si fa tutti gli altri

on air/vavrek::peace on earth

the wire cd: rip. sample. mash. share.

5 ottobre 2006

Aj'& oio

volevo scrivere un post sul web 2.0, il social bookmarking, myspace, jamendo, il diritto d'autore e tutte queste cose qui, ma le ricerche, le letture ed una certa mia naturale predisposizione mi hanno messo fame.
quindi scriverò per la prima, e forse unica volta, di cucina.
per motivi tassonomici, folkonomici e di semplicità di preparazione scodellerò (daje..) tutte le mie competenze nella preparazione degli ormai noti in tutto il mondo "du' spaghi".
occorrente:
una pila d'acqua
sale q.b.
spaghettini o vermicellini più indicati con sughi minimali a base d'olio
olio (quello buono, contadino e franto a freddo)
peperoncino seccato intero
aglio


preparazione:
prima di mettere la pila sul fuoco, pranate l'acqua.
ehm..sì come dimostrato dagli studi e dalle foto di masaru emoto, vengono meglio.
ringraziatela, anche solo con l'intenzione, e ditele che l'amate, poi, sembra brutto ma non lo è, mettete la pila sul fuoco.
una presa e mezza di sale marino grosso e coprite la pila, che bolle prima.
l'olio invece in una terrina insieme all'aglio che non avrete spellato, ossia l'aglio va messo sul ripiano del lavandino, uno o due spicchi, e percosso con un pugno secco con tutta la buccia, che così mantiene meglio l'aroma.
anche l'aglio, in quanto composto d'acqua andrebbe ringraziato..se avete difficoltà in questo pensate ai vampiri, poi dategli una crocca e mettetelo nell'olio, che nel frattempo avrà cominciato a sfrigolare.
ora, i maschietti stiano bene attenti a mettere i guanti o usare un canavaccio (o cencio come direbbe scantini) per sgretolare il peperoncino nell'olio con l'aglio, oppure facciano la pipì prima di tale operazione e se per caso non avessero soddisfatto alcuna di queste regole comportamentali, si ricordino almeno di farla da seduti. per il proprio bene.
lasciate andare a fuoco allegro l'olio fin quando l'aglio non comincia ad imbiondire. (no, non come il colore del tevere, vuol dire che l'aglio è andato a male..ricominciate daccapo)
quando l'acqua bolle buttate la pasta, la scolate al dente e la condite in una scifa (quella di plastica no..vi prego).

questa è la base dalla quale potrete sbizzarrirvi anche in audaci, scoppiettanti e fantasiose varianti:
io ad esempio ci grattugio sopra un po' di pecorino, ma potrete aggiungere all'acqua di cottura dei broccoli, ricchi di magnesio se siete stressati, oppure unire qualche pomodoro pachino, mezzo limone spremuto e cacio pecorino (che la vitamina C fa bene al tessuto connettivo).
fate voi, ma fatelo sempre con amore che è la cosa più importante. buon pranzo..


on air/tim fite::away from the snakes

4 ottobre 2006

ipnotico solare sofferto intenso

si parte con naferone, ti rimbomba dentro di echi soul, recitativo circolare, sale e t'assale e annoda la gola, commovente, consapevole. finisce brutale in crescendo.
shal'um è africa, caldo umido ma impossibile restare col piedino fermo.
con ak'an friso, di voce acidula che ricorda i cypress hill, continua la corsa nella foresta tropicale.
lo stop arriva con oyu'mande, ipnotiche le voci che fanno la ritmica, jazz minimo e rallentato come nel migliore trip-hop d'oltremanica, e la splendida wouan de sono ali che si aprono ad un vento lieve...il resto di questo gran disco scopritelo da soli, ma senza fretta.


CraZyH rt Jèzinho::premis n°1 su jamendo

3 ottobre 2006

iskra

nodi che al pettine scioglievano il profumo dei suoi capelli.

on air/arthur cravan::mi dispiace devo andare

(arthur cravan su jamendo)

joe strummer, louis armstrong & la tromba (*)

in un tardo pomeriggio di primavera,‭ ‬di quelle che stordiscono la città di profumi e farfalle variopinte, due uomini seduti fianco a fianco dividevano la panchina sulla riva del laghetto nel parco.
c'erano cani impermeabili al richiamo del bastone lanciato dai rispettivi padroni a causa dell'estro di cagnette vagabonde e ‬con la lingua fuori scorazzavano insieme, ansimanti, confusi, tra mamme, joggers e passeggini.
"incantevole.."
disse il più giovane, arrotolando un pezzo del biglietto dell'autobus.
"non trova?"
"vero.." rispose l'uomo di colore più anziano.
davanti a loro passò una coppia teneramente avvinghiata. l'uomo più giovane abbassò lo sguardo e accese la sigaretta. Una voluta di fumo si alzò verso il cielo cangiante all'approssimarsi del tramonto.
"è un mondo meraviglioso.."
canticchiò il più giovane, viso rilassato, voce roca ed ispirata.
"anche di più, se passasse quella canna.." sospirò il più anziano.

(*) riscrittura di un incontro impossibile

on air/gautam sen::howrah station       (su jamendo tutto l'album)

30 settembre 2006

pubblico dominio




Tryad è una delle prime 'virtual bands' al mondo.

nata da Creative Commons e opsound.org, i membri di Tryad (vavrek, arna, rjmarshall, John Holowach, ed emma) si incontrano e creano musica interamente attraverso la rete.
nel 2005, dopo nove mesi di collaborazione solo tramite e-mail, esce il loro lavoro, una combinazione di trip-hop, alternative, rock, strumentazione classica ed elettronica, dal titolo Public Domain.

da sentire assolutamente..

29 settembre 2006

a volte ritornano (e non da soli)

traggo cattivi auspici anche se:
il camion della raccolta differenziata svuota i cassonetti del vetro alle 2 del mattino

o mi ferisco la lingua leccando il coperchio dello yogurt appena aperto

..certo, talvolta guardo anche a come si spreme il tubetto del dentifricio o se lo strappo della carta igienica è verso il muro

per non parlare di quando prudentemente mi porto il cordless in bagno e regolarmente poi squilla il cellulare, ma questa cosa è già stata ampiamente sviscerata da ubi

ma l'ultima, in ordine di eventi quotidiani psicopatologici premonitivi, è quando al mattino prendo il decaffeinato al bar di lucilla e me lo serve in quell'orrenda tazzina verde..


on air/beach house::master of none

er cicala invece zompetta co'
wax taylor::eye drink (clash tribute feat. infinite livez)

26 settembre 2006

it's only rock' n' roll..



..ma mme piace
(è sempre l'idioma)

the brian jonestown massacre::if love is the drug

sul suo sito tutta la discografia zippata in formato oggvorbis

e per l'i-pod der cicala

CraZyH et Jézinho::shal'um

se lo vedete ciondolare un po' di più vuol dire che gli piace, ditegli che qui ne trova ancora e che con Elga non c'è problema, è tutto CreativeCommons.

21 settembre 2006

YAN (yet another noir)

accucciato sul cornicione, vicino alla finestrella dell'ingresso, a meno di un metro dal suo viso, un altro gatto con un occhio solo lo guardava.
era un cortile pieno di gatti sopravvissuti da cuccioli a quella strana epidemia che se non li uccideva li lasciava poi orbi, dipendenti dalla gattara per il cibo e perdenti nel confronto coi randagi che di tanto in tanto si affacciavano lì in cerca di femmine in estro.
lo guardava fisso.
l'immagine di un uomo col passamontagna sul viso e una lunga lama nella mano si rifletteva in quell'occhio superstite. comprese la sensazione di freddo sentita alla gola un istante prima, mentre stava per aprire il portone.

on air/yttling jazz::mr. sophistication at the losers via swedesplease

16 settembre 2006

voce d'angelo, bocca di camionista

shannon campbell è reale, dice starfrosh, e nessuna promo agency vi racconterà particolari intimi della sua vita.
è una che se la canta e se la suona, come si dice qui da noi..e lei lo fa molto, molto bene.
sul suo sito tante cose da sentire.

on air(in modalità ripetizione automatica)/shannon campbell::creep up

13 settembre 2006

follow the day

3 video di light and day dei polyphonic spree..

questo è tutto bianco, tutto bello, tutto gioia
unico dubbio dov'è che crescono questi fantastici funghetti?
questo è un bel video
questo, invece, è dal vivo

somiglia a jim morrison o sbaglio?

10 settembre 2006

daje tutti

svolta consciousness nell'i-pod der cicala

neero feat. pably_P::precaraiot
narcosi::promo

more info 

(questo post splinder se l'era mangiato e lo ripropongo con upgrade artistico-murario dei lupetti)

9 settembre 2006

i lupetti e la volpe

c'erano giorni, poi, che il parco diventava teatro di malefici, come se un vento diabolico cominciasse a soffiare scompigliando i capelli dei piccoli ultras della roma, seduti su una panchina a mettere in pratica gli insegnamenti der cicala (identificazione dell'obiettivo, pianificazione dell'azione, elaborazione testo e acquisto bombolette spray).
infine un pomeriggio, il male si materializzò nelle fattezze di Elga, bionda, procace vigilessa, segretamente laziale.
- salve ragazzi.. - esordì con astio malcelato
- mmhh..- fecero i lupetti in coro
- mi chiedevo se qualcuno di voi, per caso, sapeva chi fosse l'autore delle scritte sul muro della scuola.. -
- perchè? ch'hanno scritto? - chiese il più piccolo con gli altri girati dalla parte opposta a ridere a crepapelle.
- più case meno lazziali ..sgrammaticato peraltro, ma io credo che voi sappiate chi ne sia l'autore -
insistette la vigilessa
- che male c'è..? er cicala dice che i muri sò le pagine bianche della nostra vita - rispose una vocina dall'interno di un agglomerato di pantaloni, maglietta e berretto giallorosso, tutti rigorosamente XXL.
- e che sta a noi riempirle - continuò
- quello era Mao, no er cicala - lo corresse subito un altro con le scarpe da basket slacciate.
-è vero..er cicala dice sempre che.. - cominciò a sbottonarsi il più piccolo, ma non riuscì a finire la frase che una gomitata del suo vicino in pieno plesso solare lo lasciò senza fiato.
Elga vista la malparata, attuando la strategia della malalingua principiò..
- vi hanno mai raccontato della volta che er cicala sbagliò a prendere l'autobus e si ritrovò per caso all'ikea? -

i bambini stringendosi l'un l'altro, rabbrividirono...


on air/polyphonic spree::light and day

7 settembre 2006

tex & the city

non sembrava proprio un randagio
di quelli che s'azzuffano coi gatti del cortile
o che rovistano nll'immondizia
il pelo lungo, ben curato, pulito
bel collare, sguardo fiero e lingua fuori
un incedere trotterellante ma non strafottente come quello di quei cani che poi pisciano sulla ruota della tua macchina appena uscita dall'autolavaggio.

- ..abbandonato dal padrone prima delle ferie - pensò er cicala, ma non fece in tempo ad avvicinarsi che un sasso o chissà cos'altro colpì il cane su una zampa non appena questo si fermò ad annusare l'asfalto.

l'uomo dalla punto gialla incrociò lo sguardo attonito del giovane perditempo
- ner dubbio, mena! -
disse masticando e con intento pedagogico, un nuovo osso nella mano dominante ed una busta di prugne nell'altra.


qui un prologo
qui da chiaraaa (e nei relativi commenti) l'origine del titolo


nell'i-pod der cicala/the dirty dozen brass band::what's goin on  via jefito

5 settembre 2006

niente fritti!

estrazione di due biglietti per il concerto dei TV on the radio, scoprire di essere solo in sei a partecipare e riuscire a non vincere.

ripiegare con famiglia e coda (ripiegata) tra le gambe verso manifestazione per bambini con laboratori artistici, musicali, fiabe e fumetti.

mamme isteriche, polvere, bimbi capricciosi, stand assicurativo con polizza vita per padri ipocondriaci in promozione (!)

farsi due palle tante (gesto)

sulla strada del ritorno riuscire ad incrociare tunde adebimpe ed altri due membri della band su ponte casilino (angolo vecchia serono) recantisi a piedi verso il circolo degli artisti, dove di lì a qualche ora avrebbero suonato, gran concerto.. mi si dice.

consolarsi e ridere di molto ripensando al cammeo di giorgio tirabassi su buttafuori di venerdì (titolo post)

sperare che la nuova serie del dottor house sia all'altezza della prima.
e comunque
io
sabato sera
i TV on the radio li ho visti..


on air/polyphonic spree::lithium  via  muzak
          eliane elias::jammin  via  culturebully
          nouvelle vague::pride  via  false45th

3 settembre 2006

er cicala, i lupetti e la morale

- ..e così mamma capra raggiunse il lupo che si era addormentato, ormai sazio, sulla riva del fiume e con un sol colpo delle sue corna gli aprì la pancia dalla quale uscirono le caprette sane e salve.. -
er cicala seduto sulla panchina del parco raccontava favole per tenere buoni i piccoli tifosi della roma, quando:
- ..a cicà..e la morale? -
chiese a bruciapelo un piccolo ultrà
- la morale? -
chiese di rimando guardandolo fisso negli occhi
- masticare sempre bene. -
concluse laconico.
poi infilò le cuffie nelle orecchie, le mani nelle tasche e se ne andò.


in video/regina spektor::samson
(lei è BELLISSIMA!)

24 agosto 2006

er cicala e la formica

passare l'estate senza fare un cazzo fuorchè canticchiare appresso all'i-pod passeggiando con le mani in apnea nei tasconi dei jeans extralarge, gli era valso il soprannome.
quando un giorno di fine agosto, mentre dinoccolato camminava per il parco, ondeggiando ritmico, biascicante un gramelot anglofono e hippopparo..

-ma vai a lavorare..-

lo apostrofò una formica alla quale aveva inavvertitamente distrutto una mollichina.

-mavvaffanculo..-

e la schiacciò.


on air/la lupe::fever e
the last town chorus::modern love

21 agosto 2006

quelli che

guidando hanno in mente solo Ka
oppure che un attimino
che smetto quando voglio
o nella misura in cui
quelli che portavano avanti il discorso
e che ora portano il mercedes
quelli che in 24 comode rate
la mia nuova suoneria
mi sento nudo senza
D&G a vista sotto il costume
pò-pò-ppò-ppò-ppò-pò-pòòòò de chi è?
quelli ke nn ò risp al msg xkè
macquali castelli!? ..'nnamo alla festa della birra
quelli che amare è esserci. sempre.
quelle che -è sua la smart in doppia fila?-  -sì..'n'attimino che finisco da fà la spesa..-
quelli che il bagno lo ristrutturo da solo
e che poi -macchevòi?..sò le 9..-  -sì, ma è domenica mattina!-

quelli che se pesti una merda porta fortuna


e se invece è un chewing gum?


(a non magra consolazione)
on air/richard hawley::it's over love (acoustic)

20 agosto 2006

testa di radio



on air/una luuunga sfilza di cover dei radiohead


the meditations::no surprises via knkisser
toots & the maytals::let down via motel de moka
mark ronson::just (il video) via speedrail
qui le cover di tutto the bends
qui, invece, tutto kid A, e tutti e due via motel de moka
infine qui dj gyngyvytus ne ha remixati una manciata di brani.
ammè me piaciono (è l'idioma..)

17 agosto 2006

ferragostana

interno notte: attorno ad un tavolo quattro parenti tra i più prossimi giocano a burraco, mentre mio padre russa molesto poco distante davanti ad un brutto programma televisivo.
mi stravacco alla ricerca di forze sottrattemi dalla lotta per addormentare la figlia, risoltasi in mio favore dopo mezz'ora di un'improbabile favola a base di bruchi parlanti, zebre imprudenti e leoni caritatevoli.
di questa giornata di vacanza ripasso mentalmente quanto fatto e soprattutto detto, meno quanto solo pensato, senza dimenticare l'odore della mentuccia in fiore che da queste parti riempie interi prati, le pesche appena cadute dall'albero, le piccole prugne selvatiche nè quanto fredda sia l'acqua del fontanile in cima al paese.
la cucina di mia madre
le chiacchiere in giardino
sigarette fatte a mano
le nuvole sul lago
e tutti quei grilli la sera
("quand'è che torni a casa che stiamo già cenando?")
"la vita è una ruota"
(che mi calpesta i coglioni)
e la mattinata trascorsa in visita alle grotte di val de' varri mi lascia un tipico indolenzimento nei polpacci da acido lattico e l'interrogativo.."se 3.500 anni fa uomini primitivi nostri antenati, scelsero di dormire qui dentro..chi cazzo c'era là fuori?"


on air/the puppini sisters::wuthering heights via inkiostro

13 agosto 2006

pure io..

..un pezzetto di vacanza




nelle orecchie/
TV on the radio::province                        
magyar posse::lansivayla                        
the sound team::movie monster                        
ray lamontagne::crazy

8 agosto 2006

piccoli bastardi

adesso qualcuno tirerà fuori la solita vecchia storia di un padre poco presente o una madre disattenta o entrambe le cose adesso diranno che la colpa è della societàtroppatelevisione la scuola che non fa il suo mestiere o della playstation e qualcuno dirà che non ci sono più le stagioni.
adesso tutto cambierà.
ho sempre voluto un cane, -non abbiamo un giardino- diceva la mamma..
-nemmeno un balcone- rincarava mio padre..
questo lo capivo anche se bambino ma
io
comunque
volevo un cane
non che mi sentissi solo o che avessi bisogno di un succedaneo materno
molto semplicemente
volevo un cane
di quelli grandi che ci potevi fare la lotta per terra o farti tirare quando li portavi fuori a pisciare.

a ferragosto con la città svuotata e le strade sgombre, bande di bastardi si facevano coraggio e scendevano nel quartiere, durante il resto dell'anno pascolavano vicino alla ferrovia, ma quando possibile, di notte si prendevano una vacanza pure loro e venivano a vedere da vicino il mondo degli uomini. coi gatti del giardino del mio palazzo ci si azzuffavano subito, poi, trotterellando coatti andavano a bere alla fontanella all'angolo e via a caccia di altre comunità feline, di cassonetti in cui rovistare, alberi sui quali alzare la zampa.
il gruppo del dopocena passava sotto le mie finestre ogni sera quasi alla stessa ora, finiva il telegiornale e io mi affacciavo per guardarli e c'era sempre in coda al gruppo un canuccio bianco con la macchia marrone sul muso, poco più di un cucciolo.
io allora fischiavo e lui si fermava, col naso all'insù mi cercava e faceva una specie di guaito, come un saluto.
certe volte nascondevo un pezzo di pane col sugo e glielo tiravo e allora sembrava che mi ringraziasse con lo sguardo.
era diventato lui il mio cane
anche piccolo
anche se non lo portavo al guinzaglio a pisciare
anche senza giardino
e nemmeno un balcone.

una sera sotto le mie finestre, la gattara lasciò una cartata di riso e carne per i gatti che la seguivano sempre. aveva con sè cibo in una busta del supermercato e un bastone per camminare.
solitamente passava alla sette di sera ma quella volta arrivò tardi, subito dopo che il canuccio bianco col muso marrone aveva svoltato l'angolo della fontanella, l'odore del riso con la carne, troppo forte, richiamò indietro il mio amico che correndo e abbaiando bloccò per un istante i gatti e come un lampo si gettò sul cibo.
nonstante l'età, l'anziana signora fu rapida ad alzare il bastone e spaccare la testa del cane, altrettanto lo fui io a farle cadere in testa il vaso col ficus che mamma teneva sul davanzale, e anch'io gliela spaccai.

io volevo solo un cane.
tutta colpa del giardino che non avevamo.
o almeno un balcone.


on air/damien rice::creep
           sophie koh::creep

3 agosto 2006

senza (soluzione di) continuità

-‭ ‬Due sistemi nervosi regolano la nostra esistenza,‭ ‬uno volontario e l'altro,‭ ‬si dice,‭ ‬fuori dal nostro controllo.‭ D‬issociati da più della metà di noi stessi senza renderci conto di quello che ci succede. Quando ci si accosta ad una possibilità di ascolto e‭ ‬si comincia a sentire qualcosa, se ci si è disabituati a sentire,‭ ‬se si è diventati impenetrabili,‭ ‬presuntuosi,‭ ‬protetti da una corazza di‭ ‬convenzioni e abitudini,‭ ‬diventa pericoloso.‭ ‬Può succedere di sentirsi in compagnia di persone che non solo non capiscono e non comprendono,‭ ‬ma che anzi ne sono terrorizzate,‭ ‬e ciò può essere,‭ ‬come minimo, imbarazzante.‭ Se‬ non si è più in contatto con i propri sentimenti‭ ‬se ne perde il controllo.‭ ‬Quanto più ci si accosta a questo sentire,‭ ‬tanto meno i sentimenti sono sotto o fuori controllo.‭ ‬Sono e basta.
Quello che sente tanta gente è la paura di uscire,‭ ‬temono di farsela addosso,‭ ‬le governa il terrore che ad un certo punto le loro budella sfuggano al controllo e che gli venga un attacco di diarrea,‭ ‬oppure di inspirare l'aria e di non riuscire più a tirarla fuori,‭ ‬oppure che gli giri la testa dall'ansia e che cadano per terra.‭ ‬Ad alcuni di noi succede.‭ ‬E cosa ci danno‭? ‬Ci danno i tranquillanti.‭ ‬Non ci danno attenzione,‭ ‬terapia.
Naturalmente questo accade quando uno spostato va da un altro spostato che ha la laurea in medicina.
La consapevolezza del nostro cuore,‭ ‬del respiro,‭ ‬nel profondo,‭ ‬delle nostre emozioni e dei nostri pensieri,‭ ‬dei nostri dolori nel rapporto con gli altri, fa sì che si apra tutto un mondo davanti a noi.‭ ‬È quello che ho scoperto nella mia vita,‭ ‬avevo perso quel contatto e cercavo di ristabilirlo misticamente,‭ ‬sessualmente.‭ Ma talvolta è‬ più importante l'interruzione del contatto tra il seno e la bocca,‭ ‬se lo svezzamento è stato precoce,‭ ‬e ancor di più il contatto interrotto con la madre prima ancora che essa sia diventata qualcosa di diverso da sé stessi,‭ ‬il taglio del cordone ombelicale prima che sia pronto per essere tagliato,‭ ‬perchè c'è un'altra puerpera da seguire e bisogna liberare la sala parto o perchè il ginecologo ha i biglietti per i Knicks al Madison e non vuole far tardi.‭ ‬Così,‭ ‬pochi secondi di differenza possono costituire una discriminante per tutto il resto della vita, un'inconscia minaccia al proprio cuore e alla propria respirazione,‭ l‬a causa di un continuo terrore.
Possiamo tornare indietro verso tutto ciò prestando attenzione al nostro respiro,‭ ‬al nostro cuore,‭ ‬alle nostre sensazioni.‭ Forse sentiremo‬ il nostro stomaco che si trova in uno stato di shock ombelicale, duro, teso,‭ ‬il cuore che sobbalza al minimo rumore e per quanto tranquillo sia il nostro respiro,‭ ‬in fondo ad esso sempre quel terrore.‭ ‬Da questo si può arrivare a molte cose:‭ ‬si può arrivare all'ulcera o all'ipertensione.‭ ‬-

Il dottor Cooper era un vecchio leone,‭ ‬ancora forte,‭ ‬capace di rimettere in piedi il paziente più depresso della costa est.‭ ‬E Mel non lo era di certo,‭ ‬non ancora.‭ ‬Erano seduti uno di fronte all'altro su vecchie e comode poltrone di pelle,‭ ‬la luce soffusa,‭ ‬le pareti piene di libri che aumentavano la convinzione dei pazienti,‭ ‬se ce ne fosse stato ulteriore bisogno,‭ ‬riguardo l'autorevolezza del vecchio psichiatra.‭ ‬Una barbetta bianca e curata faceva contrasto con la sua bocca ancora carnosa,‭ ‬vivida,‭ ‬gli occhi azzurri, si posavano sul viso di Mel a cercare in maniera discreta i segnali non verbali del disagio che aveva richiesto il suo intervento.
-‭ ‬Tu,‭ ‬mio caro Mel,‭ ‬hai cominciato a sentire.‭ ‬-‭ ‬continuò il dottor Cooper.‭ ‬-‭ ‬sei all'inizio di un percorso fatto di sofferenza,‭ ‬comprenderai quanto tu sia inadeguato,‭ ‬quanto tutto sia irrilevante,‭ ‬infine troverai il modo,‭ ‬anche giorno per giorno ed ogni volta diverso,‭ ‬per non vivere più questo terrore.‭ ‬Vedi Mel,‭ ‬-‭ ‬riprese‭ – ‬mia moglie sta morendo,‭ ‬ed io non trovo un motivo per non cercare il meglio per me.‭ ‬Non è egoismo,‭ ‬ma solo se riesco ad alzarmi al mattino e realizzare di esserne felice,‭ ‬posso esserle d'aiuto.‭ ‬Posso starle vicino come merita,‭ ‬farla ancora sorridere,‭ ‬posso darle terapia.‭ ‬E questo può essere solo grazie al contatto con la vita,‭ ‬all'ascolto dei miei sentimenti,‭ ‬dei miei desideri.‭ ‬-‭ ‬Mel prese una sigaretta dalla scatola offertagli dal dottore,‭ ‬l'accese, poi cominciò parlare..


il dialogo del dottor cooper è un libero adattamento di questa cosa qui

un pensiero di ringraziamento a sandro gindro, mio insegnante di filosofia in prima liceo, anche se solo per pochi mesi..
accompagnandolo sottobraccio in un'altra classe durante il cambio dell'ora, si accorse della mia tensione pre-interrogazione dell'ora successiva semplicemente ascoltando il battito accelerato del mio cuore attraverso il contatto..forse è grazie a lui se.

..già..!

nell'aria/4tet::iron man (black sabbath cover) via berkeleyplace